Sarebbe impossibile nominare tutte le persone che, nel 2024, hanno lasciato il segno piccolo o grande nel mondo dell'agricoltura: agricoltori, tecnici, agronomi, ma anche tutti i professionisti che lavorano nelle aziende del settore, i ricercatori di enti e università, i professori e gli studenti, i rappresentanti delle istituzioni.

 

Abbiamo cercato in questo articolo di mettere in evidenza cinque nomi - o cinque ruoli, piuttosto - che a nostro modo di vedere hanno plasmato il settore nel 2024. 

 

Matteo Pagliarani (e tutti i giovani agricoltori)

Matteo Pagliarani, 30 anni, romagnolissimo e imprenditore agricolo, è vicepresidente del Ceja, il Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori che rappresenta circa 2 milioni di agricoltori under 35 da 22 Paesi europei.

 

Pagliarani incarna il dinamismo della nuova generazione: innovazione, visione e coraggio sono i valori che promuove per un'agricoltura sostenibile e competitiva.

 

La sua voce sottolinea il ruolo chiave dei giovani in agricoltura: il ricambio generazionale resta una sfida complessa ma cruciale per garantire il futuro del settore. Riuscirà a tradursi nella pratica? I tanti giovani entusiasti che abbiamo conosciuto alle fiere di quest'anno ci fanno sperare di sì.

 

Il commissario per il benessere animale

Salute dell'uomo e benessere degli animali: saranno questi i compiti dell'ungherese Olivér Várhelyi, nominato commissario per il benessere animale in settembre.

 

Una mossa che spariglia le carte dei commissari europei, slegando in parte il tema della sicurezza alimentare da quello della salute. Ora la sicurezza alimentare passerà sotto la guida del neo commissario all'Agricoltura Christophe Hansen, anche lui fresco di nomina, che su questo tema dovrà a sua volta confrontarsi con il collega Várhelyi.


Una valenza politica di rilievo va poi attribuita all'aver introdotto, questa la vera novità, gli obiettivi del benessere animale fra le responsabilità di un commissario europeo. Una scelta che riflette l'attenzione crescente dei consumatori sui temi del benessere animale.

 

Simona Rapastella, FederUnacoma e il successo di Eima

Che dietro una grande fiera ci sia una grande organizzazione è indubbio: grazie al lavoro di squadra portato avanti negli anni dal gruppo operativo di FederUnacoma l'edizione 2024 di Eima si può definire - senza timore di essere smentiti - un vero e proprio trionfo.

 

A Simona Rapastella, direttrice generale della Federazione, il particolare merito di aver portato una ventata di freschezza. Con positività, entusiasmo e determinazione ha condotto Eima International a un grandissimo passo in avanti e ad affermarsi come l'evento di riferimento nel settore della meccanica agricola europea appena dietro Agritechnica di Hannover.

 

Nel 2024 la conferma: affluenza da capogiro, innovazioni tecnologiche, robotica e soluzioni digitali hanno reso questa edizione un palcoscenico imprescindibile.

 

Nel nostro Speciale Eima 2024 puoi trovare tutti gli articoli dedicati alla kermesse bolognese.

 

Il nuovo commissario europeo all'Agricoltura

Christophe Hansen, lussemburghese classe 1982, già parlamentare europeo, è il nuovo commissario europeo all'Agricoltura e Alimentazione.

 

Tra le sfide che lo attendono: la Pac post 2027, il budget agricolo, l'espansione dell'Unione Europea a nuovi Stati membri e il cambiamento climatico.

 

Ce la farà a traghettare l'agricoltura europea verso un futuro più sostenibile, competitivo e resiliente, riuscendo nel contempo a garantire le giuste tutele e il giusto reddito agli agricoltori?

 

Francesco Lollobrigida, ministro

Contestato, combattivo, risoluto, presenzialista: nel 2024 si sono sprecati gli aggettivi per definire il ministro delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

 

È stato un anno burrascoso per il ministro, tra gaffe, tensioni politiche e contestazioni degli agricoltori: alcuni delle centinaia di trattori scesi in piazza a gennaio, lo ricordiamo, recavano striscioni contro il suo operato, percepito come troppo lontano dai bisogni reali degli agricoltori.

 

Ma nel 2024 Lollobrigida ha anche portato avanti molti temi a lui cari, e apprezzati anche da molti agricoltori: sovranità alimentare, tutela del made in Italy, lotta alla "carne sintetica", Piano Mattei per l'Africa fino al G7 Agricoltura di Siracusa, tenutosi in settembre e considerato un successo diplomatico dell'Italia.

 

Insomma, che si apprezzi o meno il suo operato, è innegabile che nel 2024 il ministro sia stato una figura di tutto rilievo nel plasmare il settore agricolo, tra battaglie più o meno ideologiche, uno stile comunicativo arrembante e la presenza costante sulle pagine dei giornali - e nei salotti della tv.

 

L'agricoltore che resiste

Fino a qui politici e professionisti di enti e organizzazioni agricole. Ma più cercavamo figure da aggiungere in questa lista, più ci rendevamo conto che in realtà la figura più importante del 2024, quella che ha davvero plasmato il settore agricolo, è un'altra.

 

L'agricoltore simbolo del 2024 non ha un nome e un cognome precisi, ma ha il nome e il volto di tutte quelle persone che abbiamo conosciuto nel 2024. Ai nostri occhi loro incarnano le sfide di chi lavora la terra in un anno segnato da eventi estremi, con forza, dignità e determinazione.

 

È il coltivatore dell'Emilia Romagna che ha visto i suoi campi sommersi da un'altra alluvione devastante e ora si chiede cosa fare. È successo in settembre e poi di nuovo in ottobre, ed è successo anche in Toscana, Calabria, Sardegna. È l'agricoltore che ha visto andare distrutti nel giro di un'ora gli impianti appena ripristinati dopo i disastri del 2023 e si chiede: "A questo giro si ripianta o no?"

 

È l'allevatore siciliano che ha visto le sue terre spaccarsi sotto il sole di una siccità senza fine, lottando per accaparrarsi un'autobotte per salvare colture e animali.

 

Questo agricoltore rappresenta tutti coloro che, divisi tra l'amore per la terra e la frustrazione verso istituzioni spesso assenti, si sentono soli di fronte a un clima sempre più imprevedibile.

 

Dopo la terza, si ripianta o no?

 

 


Fine anno, tempo di bilanci. AgroNotizie® non fa eccezione: abbiamo deciso di guardare indietro ai dodici mesi appena trascorsi per fare il punto sul 2024 e provare a indovinare quello che ci attende nel 2025.

Nel mese di dicembre faremo un viaggio in dieci articoli attraverso i momenti più significativi dell'anno. Combinando dati, storie e analisi, ogni articolo si concentra su un tema specifico per offrire un punto di vista diverso sul settore agricolo nel 2024.

Recap di fine anno: il 2024 in dieci notizie