Cereali, l'export cresce ma l'import di più
Gli arrivi dall'estero crescono sia in volume che per valore più di ciò che viene spedito. Saldo valutario in deficit per 462 milioni. Ancora fermi sui livelli del 2021 l'export di pasta

di Lorenzo Pelliconi
La tendenza al deficit è una costante per la bilancia commerciale cerealicola italiana, e per il momento, in misura maggiore rispetto al 2021. Secondo infatti i dati di Anacer, nel primo bimestre 2022 i movimenti valutari dell'import-export hanno registrato un esborso in valuta per l'import di 1.358 milioni di euro, in crescita rispetto ai 984,6 milioni di euro dello stesso periodo 2021. Sempre dal punto di vista del valore cresce anche l'export, ma in misura meno sostenuta rispetto all'import. Nel periodo gennaio-febbraio gli introiti delle vendite all'estero sono stati di 895,3 milioni contro i 623,5 del 2021. Conti alla mano, peggiora il saldo valutario netto, pari nel primo bimestre a -462,6 milioni di euro, contro i -361,1 milioni di euro nel 2021. A livello quantitativo, l'import cresce nelle quantità (+342.700 tonnellate, +11%), tirato in particolare dai cereali in granella (+231mila tonnellate), di cui +175.500 tonnellate di grano tenero (+27%), ...