Peronospora del carciofo: i fungicidi disponibili
Un patogeno alla volta: contro la peronospora del carciofo risultano al momento su Fitogest® 123 formulati autorizzati per 13 differenti sostanze attive
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FONTE DATI: Ismea Mercati
Varietà di carciofo con foglie carnose di colore verde con evidenti sfumature violette un gambo sottile e un sapore sapido e gustoso, caratterizzato dai capolini a forma cilindrica.
Varietà di carciofo da ovulo che viene raccolto a 90 giorni dal trapianto. La pianta spinosa produce carciofi di medie dimensioni e di forma ovaidale con brattee violette allungate e appuntite all'apice.
Varietà di carciofo Romanesco ibrido con ciclo di maturazione intermedio, destinato all'utilizzo nel mercato fresco e pianta con media vigoria. Capolino di forma globosa ed appiattita con dimensione medio-grande e colorazione viola.
Varietà di carciofo Romanesco ibrido con ciclo di maturazione medio-precoce, destinato al mercato fresco e pianta a medio sviluppo. Capolino di forma globosa, con dimensione medio-grande e colorazione viola intenso.
Fungicida.
Insetticida a base di spinosad. CODICE IRAC: 5
Promuove la resistenza delle colture agli stress termici (temperature elevate o troppo basse), idrici e salini. In particolare, anche in condizioni difficili, l’azione sinergica delle componenti preserva le funzioni cellulari, le attività enzimatiche della pianta e stimola la produzione di pigmenti fotosintetici.
Biostimolante creato per incrementare l’attività fotosintetica delle colture, favorendone un ottimale sviluppo vegetativo, migliorare l’assorbimento degli elementi nutritivi e promuovere le funzioni metaboliche più importanti per la pianta. Favorisce inoltre l’incremento delle rese e migliora le caratteristiche qualitative delle produzioni.
| Prodotto | Tipologia | Descrizione |
|---|
Cynara scolymus
Il carciofo (Cynara cardunculus L. subsp. scolymus (L.) Hegi) è una pianta orticola ed erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, adatta per uso alimentare e medicinale. Il frutto è un achenio (spesso chiamato erroneamente seme) allungato e di sezione quadrangolare, provvisto di pappo. Il colore varia dal marrone, più o meno scuro, al grigio con marmorizzazioni brune. Oltre al consumo fresco, il carciofo viene utilizzato dall'industria conserviera. E’ ricco di ferro, fibra, vitamine, sali minerali ed aminoacidi, ma anche di sostanze fenoliche che presentano proprietà benefiche per l'organismo. Ha inoltre una forte capacità antiossidante. In farmacia ed erboristeria il carciofo è utilizzato come coleretico, epatoprotettivo e diuretico. Il carciofo deve la sua azione coleretica principalmente alla presenza di cinarina, sostanza amara ed aromatica che stimola la secrezione della bile. Notevole è il sottoprodotto di foglie della carciofaia, che costituisce un ottimo alimento fresco per gli animali. Anche i residui della lavorazione industriale dei capolini hanno un impiego zootecnico, o vengono essiccati per preparare una farina di carciofo. Le varietà di carciofo sono classificate secondo diversi criteri: in base alla presenza e allo sviluppo delle spine (spinose e inermi), in base al colore del capolino (violette e verdi), in base al comportamento nel ciclo fenologico (autunnali o rifiorenti e primaverili o unifere). Fra le varietà più famose si annoverano il Brindisino, il Paestum, Spinoso sardo, il Catanese, il Verde di Palermo, la Mammola verde, il Romanesco, il Mazzaferrata di Cupello, il Violetto di Toscana, il Precoce di Chioggia, il Violetto di Provenza, il Violetto di Niscemi, Spinoso di Sicilia.
FONTE DATI: QdC® - Quaderno di Campagna®
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