Primo bilancio del primo semestre 2024 per l'andamento del settore cerealicolo italiano, che vede rafforzato quanto già visto nei primi mesi dell'anno, con una certa stabilità dei valori dell'export rispetto a un forte calo del valore dell'import, nonostante, in entrambi i casi, un trend positivo delle quantità. Infatti da questo controbilanciamento si registra un saldo valutario netto pari a 1.457,8 milioni di euro di deficit, contro i 1.991,00 dello stesso periodo 2023, con oltre 500 milioni di euro di passivo in meno.

 

Analizzando ogni segmento relativo al nuovo report di Anacer, sul fronte import l'aumento quantitativo di merce in arrivo dall'estero è stato considerevole (+14,7%, pari a oltre 1,6 milioni in più di tonnellate). Forte crescita del grano tenero (+695mila tonnellate), granturco (+588mila tonnellate) e anche il grano duro (+119mila tonnellate). Aumentano anche gli arrivi di mangimi (+6,6%) e prodotti trasformati (+16,5%) mentre scendono crusca e riso (rispettivamente -43% e -22%).

 

In aumento anche le quantità dell'export, con 269mila tonnellate più vendute sui mercati internazionali rispetto ai primi 6 mesi del 2023. Buone performance per le paste alimentari (+88mila tonnellate), oltre a farine di grano tenero (+11,9%), mangimi a base cereali (+5,6%) e prodotti trasformati (+125mila tonnellate). Cala l'export di cereali in granella (-9,6%) e di semola di grano duro (-2,3%).