La potatura dell'olivo è un'operazione fondamentale per mantenere piante sane, produttive e longeve. Questa pratica non si limita a dare ordine alla chioma, ma svolge un ruolo chiave nell'equilibrio tra crescita vegetativa e produzione di frutti. Un olivo ben potato non solo produce olive di maggiore qualità, ma riduce anche i rischi legati a malattie fungine e batteriche, come la rogna. Una chioma equilibrata facilita inoltre la raccolta, sia manuale che meccanizzata, rendendo il lavoro più efficiente.
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Per svolgere questa operazione nel modo corretto è essenziale utilizzare attrezzi specifici. La scelta delle attrezzature per la potatura dell'olivo dipende da diversi fattori: lo spessore dei rami da tagliare, l'altezza della pianta e le esigenze dell'operatore. Ma una cosa è fondamentale: la potatura è la voce di costo principale in olivicoltura e dunque, per ridurre le spese, occorre essere veloci, utilizzando uno o due strumenti che siano versatili e precisi, che non affatichino l'agricoltore e che siano in grado di gestire ogni tipologia di pianta.
Vediamo quindi quali sono gli strumenti più utilizzati, approfondendo pregi, difetti e modalità d'impiego.
Attrezzi per la potatura dell'olivo: una panoramica generale
L'arsenale di un potatore comprende principalmente forbici, seghe e motoseghe, ognuno dei quali ha caratteristiche e utilizzi specifici. Le forbici sono ideali per i rami più sottili e per interventi di precisione, ma bisogna limitarne l'uso, in quanto per risparmiare tempo bisognerebbe focalizzarsi su pochi tagli ben studiati, invece che su molti piccoli tagli che rendono la pianta 'bella', ma anche poco remunerativa.
I seghetti si prestano a tagliare rami più spessi e possono essere montati su aste telescopiche per raggiungere le parti alte della chioma. I potatori professionali prediligono questo strumento, molto versatile e preciso.
Le motoseghe, infine, sono utilizzate per interventi più impegnativi, come la potatura dei rami principali o di intere branche. In generale, sono utilizzate solo in casi eccezionali.
Oltre a questi strumenti principali non bisogna trascurare l'importanza dei Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi), che garantiscono la sicurezza dell'operatore.
Entriamo ora nel dettaglio di ogni attrezzo, analizzandone le tipologie, i vantaggi e i limiti.
Forbici: manuali, pneumatiche ed elettriche
Le forbici sono lo strumento base per la potatura dell'olivo, perfette per tagliare rami fino a 2 centimetri di diametro (ma anche di più, nel caso di cesoie elettriche di alto livello).
Si distinguono principalmente in tre tipologie: manuali, pneumatiche ed elettriche:
- Forbici manuali: sono leggere, maneggevoli e ideali per lavori di precisione su rami giovani. Tra queste, esistono forbici a doppia lama, forbici a lama singola (o bypass) e forbici a lama battente. Le prime garantiscono un taglio più pulito e sono meno traumatiche per la pianta, ma affaticano un po' il polso e le dita. Le seconde sono più semplici da usare, ma possono schiacciare un po' il ramo e devono essere regolate spesso. Si sconsiglia invece l'uso delle forbici a lama battente, in quanto schiacciano molto il ramo, danneggiandolo.
Esistono moltissime tipologie di forbici per la potatura dell'olivo
(Fonte foto: © Federico Magonio - Adobe Stock)
- Forbici pneumatiche: alimentate da un compressore trasportato dal trattore, queste forbici permettono di lavorare più velocemente e con meno fatica. Sono particolarmente indicate per potature di media intensità e possono essere montate su aste telescopiche per intervenire anche nei punti più alti della chioma. Tuttavia, necessitano di un compressore e di tubi collegati e questo può limitare la libertà di movimento.
- Forbici elettriche: negli ultimi anni le forbici elettriche si sono diffuse grazie alle batterie al litio, che offrono grande autonomia e libertà di movimento. Queste forbici sono dotate di motori potenti che permettono tagli precisi con il minimo sforzo. Sono ideali per potatori professionisti che devono lavorare su superfici estese, ma il loro costo è superiore rispetto alle versioni manuali.
In generale, le forbici manuali sono perfette per piccoli oliveti o interventi sporadici, mentre le versioni pneumatiche ed elettriche sono più indicate per gli oliveti più grandi, dove la velocità di esecuzione è un fattore chiave.
Un esempio di forbice elettrica
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Bisogna però sottolineare un concetto chiave. Le forbici devono essere usate solo per i tagli di rifinitura, ad esempio per asportare polloni e succhioni all'interno della chioma. Se si vogliono mantenere bassi i costi di produzione non bisogna perdere tempo con troppi tagli piccoli, di rifinitura, ma focalizzarsi sui tagli più grandi, che sono poi quelli che determinano la produttività della pianta e che di solito sono affrontati con il seghetto, quasi sempre montato su aste telescopiche.
Un paio di forbici a doppia lama
(Fonte foto: © Federico Magonio - Adobe Stock)
Seghetto: l'importanza dell'asta telescopica
Il seghetto, o segaccio, è indispensabile per tagliare rami di medio spessore, in genere tra i 3 e i 10 centimetri di diametro. I segacci moderni sono dotati di lame in acciaio affilate e spesso hanno denti progettati per facilitare il taglio in entrambe le direzioni.
Uno dei principali vantaggi del seghetto è la possibilità di montarlo su un'asta telescopica, che consente di raggiungere i rami più alti senza l'uso delle scale. Questa caratteristica non solo rende il lavoro più sicuro, ma permette anche di lavorare più velocemente e con meno fatica.
Un operatore al lavoro con il seghetto
(Fonte foto: © nito - Adobe Stock)
Tra i limiti del segaccio vi è il fatto che richiede uno sforzo fisico maggiore rispetto alle forbici o alle motoseghe. Inoltre, i modelli manuali sono meno adatti per tagli intensivi o su rami di grandi dimensioni. Tuttavia, per la potatura dell'olivo il seghetto è uno strumento versatile e affidabile, soprattutto quando si lavora su piante di altezza medio-grande. Non bisogna poi dimenticare che oggi esistono delle versioni elettriche che permettono di tagliare con facilità anche rami di grandi dimensioni, avvicinando concettualmente il seghetto ad una motosega.
Motosega: potenza e precisione per tagli importanti
La motosega è lo strumento più adatto per la potatura di rami di grandi dimensioni e per interventi di riforma della chioma o di abbattimento delle piante di olivo. Esistono modelli a scoppio, elettrici e a batteria, ognuno con caratteristiche specifiche.
Le motoseghe a batteria, grazie ai recenti progressi nella tecnologia delle batterie al litio, stanno diventando sempre più popolari. Sono più leggere, meno rumorose e producono meno vibrazioni rispetto ai modelli tradizionali a scoppio. Inoltre, non richiedono carburante e sono più facili da manutenere.
Tuttavia, l'uso della motosega richiede particolari accorgimenti. Essendo uno strumento molto potente può risultare pericoloso se non usato con la dovuta attenzione. La motosega deve sempre essere impugnata con entrambe le mani e, quando possibile, utilizzata da terra per evitare l'uso di scale.
L'uso della motosega deve essere limitato a pochi tagli importanti
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Sicurezza e manutenzione: aspetti fondamentali
La sicurezza durante la potatura è un aspetto cruciale. L'utilizzo delle scale è sconsigliato, poiché aumenta il rischio di cadute. Molto meglio affidarsi ad attrezzi con aste telescopiche, che permettono di lavorare in sicurezza direttamente da terra, anche se affaticano il collo. Nel caso non se ne possa fare a meno, è necessario usare scale solide, in alluminio, da poggiare saldamente al suolo e da assicurare ad una branca con corda e moschettone, in modo che si elimini il rischio che scivolando faccia cadere l'operatore.
Oltre agli attrezzi, è indispensabile dotarsi dei Dispositivi di Protezione Individuale, come guanti antitaglio, occhiali protettivi, visiere, tute antischegge e calzature antinfortunistiche. Per chi utilizza le motoseghe è fondamentale proteggere l'udito con cuffie o tappi auricolari. I potatori esperti utilizzano spesso caschetti con visiera, che proteggono la testa dalla caduta dei rami e il viso dalle schegge.
Inoltre va ricordato che, specialmente quando si utilizzano le forbici elettriche, la mano libera non va mai posizionata vicino all'attrezzo, in quanto con una semplice pressione sul grilletto ci si può tagliare un dito. Meglio dunque lasciare cadere a terra i rami e impostare la modalità progressiva della forbice, che permette di interrompere il taglio prima che la lama arrivi a fine corsa.
L'uso delle scale dovrebbe essere limitato
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Infine, la manutenzione delle attrezzature è un aspetto spesso trascurato ma fondamentale per garantire tagli puliti e sicuri. Le lame delle forbici, dei seghetti e delle motoseghe devono essere mantenute sempre affilate e lubrificate, mentre le superfici di taglio vanno periodicamente disinfettate con soluzioni a base di alcol o sali di rame per prevenire la diffusione di malattie.
Negli oliveti in cui è presente la rogna dell'olivo (causata dal batterio Pseudomonas savastanoi), sarebbe buona norma disinfettare la lama di taglio ogni volta che si cambia albero. Si tratta di un'operazione lunga e noiosa, ma indispensabile per evitare di diffondere la malattia all'interno dell'oliveto, con ripercussioni negative sulla produzione di olive.
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