L'applicazione di prodotti biostimolanti in agricoltura è una pratica oramai consolidata, sia per i benefici che questi prodotti apportano in generale alle colture in condizioni normali, sia per la loro capacità di contrastare gli effetti del cambiamento climatico in atto. Il tutto, garantendo una produzione di qualità elevata anche a fronte di stress abiotici, come per esempio quelli dovuti ai sempre più frequenti fenomeni siccitosi e alla crescente salinità. Queste due condizioni sfavorevoli sono sempre più spesso abbinate verificandosi con maggiore frequenza nei mesi estivi, come osservato nel corso del 2024 in molti areali dell'Italia meridionale e insulare.

 

Stress abiotici ed effetti sulle colture

In tali condizioni a soffrire è tutta la coltura. Se infatti la chioma perde visibilmente tono idrico, riducendo al contempo la capacità fotosintetica, le radici sono altrettanto ostacolate nello sviluppo. Ciò accade in special modo in caso di salinità elevata, condizione nella quale gli abbozzi radicali riducono notevolmente la propria crescita e, di conseguenza, l'estensione della superficie assorbente.


All'interno della gamma di Aifar SpA, due prodotti spiccano in particolare per la loro capacità di promuovere la crescita anche in condizioni sfavorevoli. Si tratta di Sprintene Plus, promotore della crescita e dello sviluppo radicale a base di sostanze naturali, e New Royal, osmoprotettore e attivatore del metabolismo. La loro applicazione, sia singolarmente sia in combinazione, si è infatti dimostrata efficace anche in prove eseguite in collaborazione con istituti universitari italiani.  

 

I risultati delle prove sperimentali

Nei test sperimentali lo stress salino è stato indotto utilizzando una soluzione di NaCl (80 mM), simile all'acqua marina, applicata per 5 settimane su pomodoro datterino coltivato fuori suolo. Le applicazioni di acqua salina sono iniziate alla terza settimana di crescita della coltura, osservando la risposta delle piante trattate con Sprintene Plus e New Royal, applicati a dosaggi di etichetta, a confronto con la tesi non trattata.


Già nelle prime settimane della prova, le tesi trattate con Sprintene Plus e New Royal hanno mostrato una minore inibizione della crescita, con le piante che hanno preservato una maggior capacità di sviluppo dello stelo e un maggior numero di foglie rispetto al testimone. Ciò è probabilmente da attribuire a una miglior capacità delle piante trattate di ridurre l'assorbimento di ioni fitotossici come il sodio. 


Risultati ancora più promettenti sono stati raggiunti nella prova di valutazione della resistenza alla siccità. In questo caso, piante all'ottava settimana sono state private dell'irrigazione, per simulare un'improvvisa carenza idrica, e poi mantenute in tali condizioni fino al punto di appassimento (rilevato con Li-Cor 6800). Solo quando si è giunti a tale condizione limite è stato effettuato una irrigazione di soccorso.

 

A seguito di ciò, le piante trattate hanno mostrato un miglior recupero dell'efficienza fotosintetica con un aumento del 30-40% rispetto al testimone. Un miglioramento misurabile tangibilmente anche nel prosieguo della prova, dimostrando come grazie all'applicazione di biostimolanti le piante fossero più robuste al momento dello stress indotto, quindi in grado di riprendersi più velocemente.

 

 

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Le somministrazioni di Sprintene Plus e di New Royal hanno apportato benefici alle piante sia in condizioni di stress, sia in condizioni normali (Fonte: Aifar)


Non solo stress

Tangibile infine l'effetto di Sprintene Plus e New Royal anche su piante non sottoposte a condizioni di stress. Rilevazioni effettuate a 28 e a 42 giorni dalla germinazione mostrano infatti aumenti di sviluppo sensibili, la maggior parte delle volte statisticamente significativi. I benefici apportati dai due prodotti sono stati soprattutto a favore dell'altezza dello stelo e del numero di foglie, probabilmente legati anche ad una maggior attività fotosintetica promossa dai trattamenti ripetuti nel lungo periodo. 


Analizzando infatti l'attività del PSII tramite fluorimetro, si nota un'efficienza della fotosintesi maggiore rispetto al controllo con aumenti fino al 50%. Notevole inoltre l'aumento della concentrazione dei pigmenti fotosintetici, specialmente clorofilla A e B, quantificati attraverso l'applicazione di un protocollo spettrofotometrico.

 

Dal laboratorio alle conferme di campo

La ricerca ha confermato ancora una volta ciò che quotidianamente gli agricoltori osservano sul campo. Ossia che le soluzioni Aifar proposte, correttamente applicate, possono essere un prezioso aiuto per migliorare la qualità della produzione e per incrementare la capacità di risposta agli stress.