Cereali, rimane contenuto il passivo di bilancio
Il deficit sfiora i 2 miliardi, in forte calo rispetto ai quasi 2,8 miliardi dei primi nove mesi del 2023. Continua il forte deprezzamento delle importazioni
Il deficit sfiora i 2 miliardi, in forte calo rispetto ai quasi 2,8 miliardi dei primi nove mesi del 2023. Continua il forte deprezzamento delle importazioni
Il mercato sta premiando i produttori con prezzi elevati ma occorre interrogarsi su come potrà evolvere il settore a fronte di produzioni in aumento e consumi stagnanti. Le analisi della situazione a livello globale nel report di Ismea
Secondo l'Osservatorio Uiv-Ismea, nei primi nove mesi del 2024 a fronte di 6 miliardi di euro di export, sono le bollicine a guidare la classifica delle vendite all'estero, con ben 528 milioni di bottiglie, seguite dai rossi (524) e dai bianchi (460)
I mercati internazionali iniziano a ripiegare, con un calo di oltre 12 euro alla tonnellata del Northern Durum negli Usa e la fine delle quotazioni del Cwad in Saskatchewan. Risultati dovuti alla chiusura dei porti americani sui grandi laghi
La produzione cerealicola dell'Unione Europea registra un calo complessivo, con grano e mais penalizzati. La Romania emerge come nuovo leader tra gli esportatori
Francia e Italia contrarie e si andrà al voto nel Consiglio Ue e all'Europarlamento. In corso manifestazioni del Copa Cogeca a Bruxelles contrarie all'intesa con i Paesi latinoamericani. Dubbi incombono sul nuovo testo, non ancora pubblico
Le quotazioni seguono il trend del periodo e mostrano qualche cedimento. Ampiamente positivo il confronto con lo scorso anno. Buone le performance dei principali formaggi che segnano ancora aumenti
La Turchia annulla l'asta all'esportazione per eccesso di ribasso, ma dal Canada giungono previsioni positive. In Italia lievi cali a Foggia, Roma, Napoli e Altamura. Stabili Bari, Milano e Bologna. Fermi i prezzi medi all'origine monitorati da Ismea
Dal 2000 persi, in Emilia Romagna, ben 30mila ettari coltivati a frutta e dimezzato il valore economico della produzione in soli dieci anni. Come fare per essere di nuovo competitivi?
In Italia calano le borse merci di Bologna e Napoli, ma c'è ancora stabilità a Foggia, Roma, Bari, Milano e Altamura. Le borse pugliesi continuano a non quotare i grani duri canadesi di qualità. Sulla piazza meneghina fermi tutti gli esteri
Grazie all'annata 2023-2024, l'olio italiano esportato cresce in volumi e valore, determinando un avanzo della bilancia commerciale di +5,2 milioni di euro. Ma la 2024-2025 si prospetta problematica per quantità prodotte e prezzi
Quello 2024 per l'Unione Europea è stato il secondo peggior raccolto degli ultimi dieci anni, con 10.207.000 tonnellate raccolte, -11% rispetto allo scorso anno. Occhi puntati anche sul comparto a livello globale alla tredicesima edizione di Interpoma
Restano ancora tanti nodi da sciogliere, da un'equa distribuzione del valore nelle filiere ad un più elevato livello di approvvigionamento di alcune filiere critiche come la foraggio bovini da carne o la frumento duro pasta. I dettagli del Rapporto Ismea
Mentre i valori dei prezzi Fob nordamericani crescendo si allineano tra 304 e 310 euro alla tonnellata, i prezzi in Italia languono, nonostante il ritardo nelle importazioni stimato dagli analisti canadesi e la scarsità di prodotto nazionale
Ieri, 19 novembre 2024, oli d'oliva non quotati a Milano, dopo che i prezzi dell'Evo d'importazione comunitario sono calati trascinando quelli dell'extravergine nazionale. Le aspettative di un incremento delle importazioni dalla Spagna, favorite dal calo della produzione nazionale, giocano d'anticipo