L'avanzata della peste suina (nei cinghiali)
Agli oltre cento casi fra Piemonte e Liguria si aggiungono quelli del Lazio. Fermare il virus richiede un forte impegno e scelte coraggiose nel contenimento dei selvatici che ne favoriscono la diffusione

di Angelo Gamberini
Sono arrivati a 119 i casi peste suina africana diagnosticati dallo Zooprofilattico di Torino nei cinghiali che si trovano fra Piemonte (71 casi) e Liguria (48 casi) e cresce la preoccupazione fra gli allevatori di suini.Tanto più dopo la conferma da parte dello Zooprofilattico dell'Umbria e Marche (Centro di referenza per questa patologia), del quarto caso fra i cinghiali nel Lazio, tutti concentrati nell'area della Capitale.La presenza del virus a così ampia distanza dai focolai iniziali dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la capacità di questo patogeno di spostarsi con facilità anche su grandi distanze.Come più volte ricordato da AgroNotizie, se il virus riuscirà a entrare in un allevamento di suini, le conseguenze sarebbero devastanti per tutta la filiera, dagli allevamenti alle industrie di trasformazione. I focolai di peste suina africana e l'area interessata dalle misure di contenimento dell'infezione in Piemonte e ...