Il frumento duro è una coltura con esigenze ambientali ben definite e una resistenza limitata a specifiche avversità. Il terreno, ad esempio, influisce molto sui risultati finali della pianta: nel Sud Italia si coltiva frumento duro su terreni argillosi e calcarei, poveri di sostanza organica ma con buona capacità idrica, mentre nel Nord Italia, si adottano terreni più profondi e alluvionali, con migliore struttura e drenaggio. I parametri considerati nei terreni sono quindi la fertilità e il drenaggio e si ricorre alla concimazione specialmente nei terreni sciolti. Il frumento duro è anche più adatto agli ambienti aridi e caldi, dove riesce a realizzare la migliore espressione di qualità rispetto al frumento tenero. Tuttavia, l'azione singola o combinata di condizioni improprie come freddo, umidità eccessiva, allettamento e mal del piede compromettono drasticamente la resa, sia in termini quantitativi che di qualità della granella.
In annate come quella appena trascorsa, inoltre, la siccità rappresenta una calamità dall'impatto sconvolgente, specialmente in regioni come Sicilia e Puglia dove nei mesi di luglio e agosto le riserve idriche di alcuni bacini sono rimaste a secco.
Per queste molteplici ragioni, le fasi fenologiche del post emergenza in Triticum durum, in particolare l'accestimento e la levata, devono essere seguite attentamente, con una concimazione che incrementi quanto possibile la dotazione non solo azotata, ma di tutti gli elementi nutritivi per supportare la notevole attività fotosintetica.
Di seguito sono riportate alcune informazioni utili a riguardo:
- accestimento: è preferibile quando contenuto, con 3-4 culmi, unito ad un investimento di circa 350-400 piante/m2. Gli effetti positivi in questa fase si ottengono grazie al miglioramento genetico, alla precocità e all'ottimo stato nutrizionale della coltura. Alte densità di semina e/o temperature e profondità di semina al di sotto dell'optimum hanno invece un'influenza negativa;
- levata: le temperature ottimali in questa fase sono 15-20 °C; se più basse si riduce l'allungamento degli internodi; si ha inoltre lo stesso effetto anche in carenza d'acqua. Anche la radiazione luminosa è molto importante: se è scarsa o vi sono semine troppo fitte, si riducono l'ispessimento e la tolleranza all'allettamento e viene favorito l'allungamento degli internodi più bassi.
Si intuisce così la necessità di un prodotto che supporti la coltura in queste fasi fenologiche e che agisca oltre che sui macroelementi (N, P e K), anche su meso e microelementi.
Da tempo è ormai nota l'azione dei microrganismi nel favorire l'assimilazione degli elementi nutritivi: Compo Expert ha sviluppato un prodotto a base di microrganismi sinergici accuratamente selezionati e isolati con questo scopo.
Il risultato è un nuovo "biofertilizzante" altamente tecnologico: Magna® Aktiv.
Questo prodotto si basa su un complesso di microrganismi registrati da Compo Expert (Lysobacter gummosus e Stenotrophomonas pavanii) che hanno lo scopo di aumentare notevolmente la disponibilità di tutti e tre i macroelementi, i meso e i microelementi presenti nel suolo e in atmosfera. Questi due differenti ceppi, infatti, svolgono un'azione per ogni singolo elemento nutritivo:
- azoto: Lysobacter gummosus ha un'importante attività nella mineralizzazione di azoto organico, mentre Stenotrophomonas pavanii è capace di fissare fino al 40% dell'azoto atmosferico;
- fosforo: i microrganismi Magna® rilasciano acidi organici, favorendo la reazione di solubilizzazione dell'elemento e rendendolo maggiormente disponibile;
- potassio: Lysobacter gummosus e Stenotrophomonas pavanii favoriscono entrambi il rilascio di potassio nella soluzione circolante del terreno, rendendolo disponibile per l'assorbimento radicale grazie al rilascio di acidi organici;
- meso e microelementi: tramite l'emissione di siderofori (molecole fortemente chelanti) da parte dei microrganismi Magna®, viene favorita l'assimilazione di elementi come ferro e calcio.
La solubilizzazione fornita da Magna® Aktiv per questi elementi è costante: viene perciò evitata la loro immobilizzazione nel terreno e al contrario favorita la maggiore e più efficiente assimilazione.
L'azione di questo formulato viene svolta a diversi livelli nel corso del ciclo colturale:
- rizosfera e suolo: vengono ottimizzati numerosi processi biochimici per una migliore struttura e capacità di ritenzione idrica del terreno;
- pianta: su di essa si compie una notevole attività di biostimolazione che consiste nel promuovere lo sviluppo radicale e la crescita vegetativa, aumentando così la resistenza a stress abiotici (siccità, salinità ecc.).
Il suo utilizzo è consigliato nei periodi di massimo fabbisogno nutrizionale della coltura (germogliamento, fioritura, fruttificazione, ingrossamento, ecc.) e/o in presenza di terreni con problematiche varie come salinità e/o mancanza di nutrienti. Magna® Aktiv si sposa quindi perfettamente con applicazioni in accestimento/levata su grano e consente una maggiore efficienza della concimazione, come dimostrato nella prova svolta tra la primavera e l'estate di quest'anno.
Effetti del trattamento con Magna® Aktiv su frumento duro
La prova è stata condotta in Puglia (Gravina, Ba) da un centro di saggio accreditato per la sperimentazione in agricoltura. Obiettivo della prova era di valutare l'efficacia anche in condizione di minori apporti nutrizionali dei microrganismi Magna® nel frumento duro varietà Core. La sperimentazione prevedeva l'applicazione di Magna® Aktiv in miscela con il diserbo di post emergenza in una parcella concimata con il 25% in meno rispetto alla concimazione standard.
(Fonte: Compo Expert)
Lo schema sperimentale prevedeva 4 repliche e 5 trattamenti (compresi quelli non trattati). Prima dell'inizio della prova, in corrispondenza della semina, l'intero appezzamento, compresa la zona di prova, è stato concimato con DAP (fosfato di diammonio) a 250 kg/ha. La tesi con Magna® Aktiv alla dose di 0,75 kg/ha in combinazione con nitrato ammonico ridotto del 25% (75 kg/ha) rispetto alla dose standard ha prodotto:
- una maggiore lunghezza delle spighe (cm);
- un incremento del numero di spighe/m2;
- una resa finale in t/ha superiore rispetto agli altri trattamenti.
In particolare, la strategia con Magna® Aktiv ha prodotto una resa alla raccolta di 4,4 t/ha, segnando un aumento del 26,4% rispetto al trattamento con nitrato ammonico (NA) a 100 kg/ha e del 13% rispetto al competitor. Anche in termini qualitativi la tesi con Magna® Aktiv è stata più performante; nel controllo non trattato è stato osservato un valore medio del 11,8% di contenuto proteico, mentre, nella tesi con Magna® Aktiv, il valore di proteine è stato di 12,5% (+6%).
(Fonte: Compo Expert)
Le migliori performance ottenute dall'applicazione di Magna® Aktiv sono da imputare ad un utilizzo efficiente dell'azoto, oltre ad una maggiore disponibilità per le piante di fosforo, potassio, meso e microelementi. Queste prove dimostrano infatti uno stato nutrizionale ideale per la coltura. I microrganismi contenuti in Magna® Aktiv agiscono valorizzando l'azoto organico presente nel suolo e svolgono un'attività di fissazione dell'azoto atmosferico. Essi consentono inoltre di solubilizzare il fosforo, mobilitare il potassio e migliorare l'assorbimento di elementi come calcio (promuove lo sviluppo della parete cellulare) e ferro (fondamentale per la fotosintesi). In questo modo, si limitano i problemi legati all'allettamento, molto pericoloso a fine levata in quanto ostacola l'assimilazione fotosintetica, o al mal del piede che causa invece un arresto dello sviluppo dei culmi di accestimento e quindi una riduzione del numero di spighe a m2.
(Fonte: Compo Expert)
Magna® Aktiv ha perciò consentito una diminuzione di nitrato ammonico nel trattamento e di conseguenza un minore quantitativo di nitrati dalla produzione alla raccolta. Se gli imprevisti climatici minacciano di limitare le produzioni dei cereali a paglia o di non raggiungere un contenuto proteico ottimale, Compo Expert ha trovato un valido alleato.
(Fonte: Compo Expert)
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Fonte: COMPO Expert Italia