Nato nel 1982, già parlamentare europeo, sarà il lussemburghese Christophe Hansen il nuovo commissario europeo all'Agricoltura e Alimentazione, secondo la nuova denominazione del portafoglio che fu del polacco Janusz Wojciechowski nella Commissione von der Leyen I.

 

Laureato in Geoscienze, Scienze Ambientali e Gestione dei Rischi, Hansen è sposato, con due figli. Parlamentare europeo dal 2018, in passato è stato assistente della deputata europea Astrid Lulling e dal 2019 è stato relatore al Parlamento Europeo per l'accordo commerciale e di cooperazione con il Regno Unito nella complessa partita innescata dalla Brexit.

 

In base a quanto dichiarato alla presentazione della nuova squadra di vicepresidenti esecutivi (sei in tutto, fra i quali l'italiano Raffaele Fitto che ha delega Riforme e Coesione e avrà anche l'importante compito di controllore del budget della Pac) dalla presidente Ursula von der Leyen, il commissario Hansen "avrà il compito di dare vita al rapporto e alle raccomandazioni del dialogo strategico", illustrato all'inizio di settembre.

 

Sarà quello il documento, con una visione improntata al colore verde, diciamolo, sulla base del quale il neo commissario "svilupperà una visione per l'agricoltura e l'alimentazione nei primi cento giorni del mandato". Entro la fine dell'anno, dunque, il mondo agricolo conoscerà le future ambizioni della Commissione in tema di agricoltura.

 

Le sfide, ampiamente note, riguarderanno temi come i cambiamenti climatici, il commercio internazionale, la digitalizzazione, la zootecnia, l'economia circolare e il benessere animale, la lotta all'antimicrobico resistenza, ma anche programmi pluriennali come la Pac post 2027 con l'incognita legata all'ampliamento dell'Unione Europea a nuovi Stati membri (dall'area balcanica all'Ucraina, seppure con tempistiche diverse) e, conseguentemente, al budget destinato a sostenere l'agricoltura e l'alimentazione.

 

Di sovranità alimentare, almeno esplicitamente, non si parla, anche se gli aspetti legati all'autoapprovvigionamento e alla sicurezza alimentare non potranno essere trascurati, in un mondo in cui gli equilibri globali sono in rapida evoluzione e, accanto a scenari di malnutrizione e denutrizione, scarsità di approvvigionamenti, si sommano tensioni di natura geopolitica, con blocchi contrapposti, sommariamente sintetizzabili in un blocco occidentale da una parte e un blocco di Paesi del "Sud del mondo", guidati dai Brics e fortemente caratterizzati da un sentimento antiamericano.

 

A livello europeo, se il commissario Hansen si occuperà di agricoltura e alimentazione, il confronto all'interno della Commissione von der Leyen sarà costante e abbraccerà anche altri settori, che comunque si intersecano con il comparto primario. Fra questi, la Digitalizzazione (commissario designato: la finlandese Henna Virkkunen), Transizione Verde e Concorrenza (Teresa Ribera, spagnola), Commercio e Sicurezza Economica (Maroš Šefcovic, slovacco), Clima e Crescita Pulita (Wopke Hoekstra, olandese), Ambiente e Resilienza Idrica (Jessika Roswall, svedese), Salute e Benessere Animale (Oliver Varhelyi, ungherese), Pesca e Oceani (Costas Kadis, cipriota), Energia (Dan Jørgensen, danese), Partenariati Internazionali (Jozef Síkela, ceco).

 

La strategia complessiva è stata rimarcata in conferenza stampa dalla presidente von der Leyen: "Tutti i commissari devono cooperare e coordinarsi tra loro, perché gli obiettivi strategici e cioè prosperità, sicurezza, democrazia, transizione verde e digitale, rilancio della competitività, sono tutti interrelati".

 

Dal mondo agricolo, intanto, i primi auguri di buon lavoro e la richiesta di guardare al futuro senza approcci ideologici, che potrebbero minare la redditività delle imprese agricole e la competitività del settore in chiave internazionale.