Europa - Attualità

L'Europa dà i numeri

Tramite una selezione di tavole e grafici, il volume dell'Eurostat Agricultural Statistics presenta una visione d'insieme degli sviluppi e della situazione nel settore agricolo dell'Unione Europea. 

Pubblicato in edizione tascabile, il volume propone i dati più recenti al momento a disposizione (riferiti per lo più agli anni 2007-2008) e riferiti alla situazione dei 27 Stati Membri e a livello europeo complessivo.

Il volume è disponibile in formato pdf sul sito dell'Eurostat.

E per il 2009 sono disponibili in formato excel i dati relativi ad agricoltura, silvicoltura e pesca. Disponibile in 3 lingue (inglese, francese e tedesco), Eurostat yearbook 2009 è scaricabile da questo indirizzo.

Fonte: Eurostat

 

Stati Uniti - Difesa e diserbo

Svelato il genoma della peronospora delle patate: il segreto del suo 'successo'

Un team internazionale di scienziati ha sequenziato il genoma della peronospora delle patate (Phytophthora infestans), un organismo che prospera nei climi freddi e umidi e causa la morte della pianta nel giro di una settimana. Oltre ad essere stato responsabile della grande carestia che colpì l'Irlanda a metà del XIX secolo, oggi costa agli agricoltori 6,7 miliardi di dollari (4,6 miliardi di euro) ogni anno in perdite dei raccolti di patate. 

Gli scienziati hanno sequenziato il genoma di P. infestans e lo hanno confrontato ai genomi di due muffe acquatiche sue "parenti strette" (P. sojae, che fa marcire le radici dei semi di soia, e il P. ramorum, che colpisce la quercia): è emerso che con 240 milioni di coppie di basi, il genoma del P. infestans è molto più ampio e ha inoltre una struttura insolita. La maggior parte dei 18.000 geni del patogeno sono raggruppati in regioni dense di geni che insieme costituiscono circa un quarto del genoma. La maggior parte di questi geni sono geni "casalinghi" che hanno subito pochi cambiamenti nel corso dell'evoluzione e sono responsabili della manutenzione giornaliera e della riproduzione del patogeno.
In contrasto, i restanti tre quarti del genoma consistono per lo più in lunghe strisce di copie multiple di segmenti di DNA. I pochi geni che si trovano in queste regioni ad alto contenuto di repliche sono fondamentali per l'abilità del P. infestans di infettare le patate e le altre piante.
"Le nostre scoperte suggeriscono un genoma "a due velocità", con parti che si evolvono a velocità diverse. Questa particolare struttura del genoma potrebbe consentire al P. infestans di adattarsi rapidamente alle piante ospiti mentre il nucleo centrale di geni rimane invariato"  ha spiegato uno degli autori principali dello studio, il professor Sophien Kamoun del Sainsbury Laboratory nel Regno Unito.
"Questo patogeno ha una straordinaria capacità di adattarsi e cambiare ed è questo che lo rende così pericoloso," ha commentato il dott. Chad Nusbaum del Broad Institute. "Adesso abbiamo una visione completa del suo genoma che rivela le insolite proprietà alla base della sua straordinaria adattabilità. Speriamo che queste conoscenze possano favorire nuovi approcci per diagnosticare e rispondere ai focolai di infezione."

Fonte: Usda

 

Mondo - Web & tech

Vecchie comunità, nuove comunicazioni

Il mondo sta cambiando e le nuove tecnologie di informazione e comunicazione (ICT) ricoprono un ruolo cruciale in questo cambiamento: sempre più persone accedono a nozioni e informazioni in modi mai usati in precedenza.

Tutto ciò è particolarmente vero per i coltivatori e gli altri operatori del settore, ai quali il Web 2.0 non permette solo l'accesso a semplici informazioni ma, anche e soprattutto, la possibilità di condividere esperienze e conoscenze all'interno di network e comunità virtuali. 

Al 19° European Seminar on Extension Education tenutosi ad Assisi (PG) dal 15 al 19 settembre 2009, si è discusso delle modalità di fruizione del Web da parte di coltivatori in tutto il mondo.

Negli Stati Uniti, per esempio, coltivatori, operatori, esperti e cittadini comuni discutono di temi legati all'agricoltura su Twitter ogni martedì dalle 20 alle 22. La chiamano "agchat", dal tag utilizzato per filtrare le loro conversazioni da milioni di altri tweet. Chiunque abbia una connessione internet a disposizione può seguire - o partecipare - al dibattito.

Nei Paesi Bassi una comunità si sta formando intorno a GUUS, uno strumento on line per aggregare e condividere link legati allo sviluppo rurale.

Ma gli effetti dello sviluppo tecnologico si fanno sentire positivamente anche nei Paesi in via di sviluppo: dal maggio del 2008, i coltivatori kenyoti hanno accesso a un servizio di informazioni che permette di scambiare informazioni su clima e temi agricoli tramite telefoni cellulari, utilizzando servizi interattivi e di risposta automatizzata.

Fonte: Common Sense

 

Gran Bretagna - Agrotecnologie

Mietitura: arriva il robot intelligente

I ricercatori del National Physical Laboratory (NPL) in Teddington hanno sviluppato una tecnolgia delle immagini che può essere usata in una mietitrebbiatrice "intelligente" e completamente automatizzata: in questo modo si potrà ridurre gli sprechi durante il raccolto e far fronte alla scarsità di manodopera che ha colpito le fattorie inglesi.

Scopo della ricerca è ottenere un robot che, tramite l'uso di radio frequenze, microonde, terahertz e raggi infrarossi, potrà svolgere autonomamente alcune azioni fondamentali: tra queste, "guardare" sotto uno strato di foglie, identificare differenti materiali e stabilire con accuratezza le dimensioni e la posizione di ciò che "vede" per poi procedere a raccoglierlo. 

NPL sta studiando i processi di identificazione e selezione del materiale da raccogliere nelle colture di cavolfiore, dove la difficoltà di questi processi è maggiore a causa della grande quantità di foglie che ricoprono il vegetale. 

I risultati fin'ora ottenuti i campo sono buoni, tanto che il progetto ha attirato l'attenzione (e il supporto commerciale) di G's, uno dei può grandi produttori di lattuga della Gran Bretagna.

Fonte: Science Daily

 

Stati Uniti - Attualità

 

Si è spento il padre della 'Rivoluzione Verde'

Norman Borlaug, il padre della "Rivoluzione Verde", è venuto a mancare il 12 settembre 2009, a 95 anni. Dal suo lavoro era nato un tipo di frumento resistente alle malattie che, grazie al suo alto rendimento, che aveva permesso di ottenere elevati raccolti in Asia e America Latina, scongiurando carestie fino ad allora endemiche in quelle aree. Grazie al suo lavoro milioni di esseri umani nelle aree più povere del mondo poterono evitare la morte per fame e malattie connesse alle carestie, tanto che nel 1970 gli fu assegnato il Premio Nobel per la pace.

Anche se recentemente la Rivoluzione Verde fu oggetto di critiche da parte di ambientalisti e sociologi che sostenevano che avesse creato più problemi di quanti ne avesse risolto, Borlaug ha sempre risposto che il vero problema non era nelle sue tecniche agricole, ma piuttosto nella crescita abnorme della popolazione che le aveva rese necessarie, invitando a non abbassare mai la guardia verso i problemi relativi alle forniture agricole mondiali.

Fonte: New York Times