I mercati internazionali del grano duro - dopo i cali di metà dicembre - vedono ora alcuni timidi rialzi in euro che sono per lo più alimentati dalla fase fortemente rialzista del dollaro Usa, spinto dall'insediamento del nuovo presidente americano, anche se i prezzi assoluti nelle valute americane restano dominati da un quadro debole. A rendere convenienti le importazioni di grano duro ci pensa il mercato dei noli, ormai finiti a tappeto. Nel complesso se ne ricava una situazione di prevalente stabilità, che viene intercettata in pieno dalle borse merci italiane, tutte stabili in questo esordio nel nuovo anno. I prezzi all'origine Ismea ieri non erano rilevabili a causa di un problema tecnico e se ne darà conto in un pezzo successivo.

 

Noli in caduta libera

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 8 gennaio 2025 - è sceso per il terzo giorno consecutivo, scivolando di circa il 4,8% e finendo così ai minimi da fine luglio 2023 a soli 966 punti, perché le tariffe sono sotto pressione in tutti i segmenti di navi. Rispetto all'ultima rilevazione di AgroNotizie®, effettuata l'11 dicembre 2024, quando l'indice era ancora attestato a 1.156 punti, si registra un calo complessivo di 190 punti (-16,43%). L'11 dicembre 2024 l'indice si era attestato su valori ai minimi di settembre 2023.

 

E dal 25 settembre 2024, quando il Baltic era ancora attestato a 2.016 punti, le perdite all'8 gennaio 2025 sono pari a 1.050 punti (-52,08%). Così l'indice - all'8 gennaio 2025 - su base annuale perde il 52,23% mentre l'11 dicembre scorso perdeva il 55,92%. L'indice Panamax, specifico per il trasporto di grano in navi da 60-70mila tonnellate, è ulteriormente calato a 1.037 punti.

 

Inoltre, una nota di Trading Economics diramata ieri, 8 gennaio 2025, afferma "Baltic Dry è sceso di 31 punti o del 3,11% dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza che traccia il mercato di riferimento per questa commodity". Inoltre, secondo la medesima fonte "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 956,92 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 846,05 tra 12 mesi" ovvero previsioni di ulteriori cali sia a breve che a lungo termine.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +0,41%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 7 gennaio 2025 si porta a 646,67 punti, quasi 6,47 dollari Usa per bushel, in crescita rispetto ad una settimana fa di appena 2,43 punti (+0,38%) e di 2,64 punti sull'ultima rilevazione di AgroNotizie® del 10 dicembre 2024 (+0,41%), quando aveva toccato i 644,03 punti.

 

Resta il dato che il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 22,19 punti (+3,55%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 7 gennaio porta il recupero a +39,10 punti (+6,43%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 7 gennaio, valorizzata al cambio dell'8 gennaio 2025 è pari a 237,72 euro alla tonnellata contro i 225,42 euro registrati con le quotazioni del 10 dicembre 2024, valorizzate al cambio dell'11 dicembre scorso. L'aumento di 12,30 euro alla tonnellata riflette per lo più la rivalutazione del dollaro Usa, passato da 0,95 euro per dollaro del 10 dicembre ad oltre 0,97 euro per dollaro dell'8 gennaio 2025, oltre all'incremento delle quotazioni in dollari Usa.

 

Deboli i prezzi Fob in Canada

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 1° gennaio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa alla tonnellata mentre non risultano quotati i contratti in euro, registrando così un calo di 5 dollari sull'ultima quotazione rilevata da AgroNotizie® il 4 dicembre scorso, pari a 320 dollari alla tonnellata.

 

Per quanto riguarda l'evoluzione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità nei contratti denominati in euro, le ultime quotazioni rilevate dalla Commissione Ue sono del 18 dicembre scorso e pari a 305 euro alla tonnellata, stabili sulle ultime monitorate da AgroNotizie® il 4 dicembre 2024.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 1° gennaio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 18 dicembre 2024 perdono 88 euro alla tonnellata.

 

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 7 gennaio 2025, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine non è rilevabile per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti della regione dei grandi laghi canadesi. Con la fine della stagione di spedizione per Thunder Bay, il grano duro canadese è ora limitato ai terminal sul fiume San Lorenzo e sulla costa occidentale fino alla prossima primavera.

 

L'ultimo prezzo rilevato è quello del 2 dicembre 2024, quando tale valore si era portato a 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso, quando invece si era verificata una flessione di 0,91 dollari sui 448,07 raggiunti il 18 novembre 2024, a seguito di una fase rialzista caratterizzata da sette settimane consecutive di aumenti a partire dal 23 settembre 2024.

 

Pertanto, la quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%). La quotazione del 2 dicembre 2024, valorizzata al cambio del 4 dicembre, era pari a 304,76 euro alla tonnellata, in aumento di 2,51 euro alla tonnellata su quella del 25 novembre valorizzata al cambio del 27 novembre 2024 a 302,25 euro alla tonnellata. Tale incremento di valore rifletteva sia l'aumento del prezzo Fob del Cwad in dollari canadesi, sia una rivalutazione della divisa nordamericana, pure rimasta intorno a 0,68 euro tra il 27 novembre ed il 4 dicembre 2024.

 

Prezzo Fob Usa sfiora i 300 euro per il superdollaro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 3 gennaio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2024 è di 307 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle precedenti quotazioni a partire dal 6 dicembre 2024, quando era stato registrato un calo di 13 dollari sulle ancor precedenti quotazioni registrate tra il 27 ed il 1° novembre 2024, quando si era registrata una crescita di 15 dollari sulle ancor precedenti quotazioni rimaste stabili dal 20 settembre scorso fino al 25 ottobre 2024.

 

La quotazione del 3 gennaio 2025 del Northern Durum, valorizzata al cambio dell'8 gennaio, è pari a 298,14 euro alla tonnellata, in crescita di 5,67 sui 292,47 euro della quotazione di pari importo in dollari Usa del 6 dicembre, ma valorizzata al cambio dell'11 dicembre 2024. In questo caso, la parità di quotazione in dollari Usa, è ancora più evidente come la rivalutazione del dollaro Usa, già illustrata nel caso dell'indice dei Future, pesi sull'aumento del prezzo Fob in maniera significativa.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in flessione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 7 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 327,02 dollari canadesi alla tonnellata, in flessione di 3,68 dollari canadesi sull'ultimo prezzo monitorato da AgroNotizie® il 9 dicembre 2024 e pari a 330,70 dollari canadesi alla tonnellata.

In pratica, dal 12 novembre 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione a Rosetown aveva raggiunto i 349,07 dollari canadesi, tale valore ha subìto perdite per 22,05 dollari.

 

In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha comunque guadagnato fino al 7 gennaio 2025 ben 32,70 dollari canadesi alla tonnellata (+12,36%).

Il 7 gennaio scorso, per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti della regione dei grandi laghi, non sono stati calcolati i corrispettivi export basis. L'ultima rilevazione dei costi di trasporto dagli elevatori canadesi ai porti dei grandi laghi risale infatti al 2 dicembre scorso, quando erano stati fissati in 118,76 dollari canadesi, in ulteriore aumento di 2,30 dollari sui 116,46 registrati solo il 25 novembre, quando si era verificato un ulteriore aumento di 8,28 dollari sui 108,18 dollari canadesi del 18 novembre 2024.

 

Quindi, l'aumento dei prezzi Fob del 2 dicembre scorso di 2,30 era stato dato dalla stabilità dei prezzi all'ingrosso all'esportazione più l'aumento dei costi di trasporto pari a 2,30.

 

Canada, prezzi all'origine di nuovo in lieve ripresa

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 7 gennaio 2024 è di 317,72 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,89 dollari sui 316,83 dollari canadesi rilevati da AgroNotizie® il 9 dicembre 2024.

 

Anche con questo valore, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 28,64 dollari (+9,91%). È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 69,28 dollari (-17,90%).

 

Infine, il 7 gennaio nei quatto territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - ad aprile 2025 - risulta essere di 320,17 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,70 sull'ultimo valore rilevato da AgroNotizie® il 9 dicembre scorso e pari a 314,47 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 7 gennaio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 30,54 dollari (+10,54%).

 

Grano duro canadese, l'export tocca 2,3 milioni di tonnellate

Secondo il rapporto del 7 gennaio 2025 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Le esportazioni canadesi di grano duro nella ventunesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state di 170mila e 600 tonnellate. Il totale della stagione è ora di 2,3 milioni di tonnellate. Nella ventesima settimana, le esportazioni di grano duro erano superiori del 79% rispetto all'anno scorso".


Canada, l'export verso l'Italia in ripresa

Secondo gli analisti della Commissione "La Turchia ha prorogato il divieto sulle esportazioni di grano duro fino al 31 maggio 2025". E da informazioni confidenziali filtrate dalla stessa Commissione canadese sembrerebbe che "il raccolto di grano duro russo del 2024 sia stato da record, con 1,9 milioni di tonnellate. Si dice anche che la domanda interna di grano duro russo di alta qualità sia cresciuta da 800mila tonnellate a 950mila tonnellate. La maggior parte del grano duro russo è considerata di classe qualitativa 3 o 4 e poco o nessun grano duro russo rientra nella classe 1 o 2 in un anno medio".

Per questa ragione, secondo la Commissione "il grano duro russo raramente raggiunge una qualità abbastanza elevata da poter competere con il grano duro canadese sul mercato italiano".

 

Intanto, sempre secondo la Commissione, le importazioni di grano duro italiane extra Ue da luglio a dicembre sono solo il 57% del volume dell'anno scorso fino ad oggi, ovvero 724mila tonnellate. "L'anno scorso, l'Italia importava grandi volumi di grano duro da Russia e Turchia. Quest'anno, le esportazioni di grano duro dalla Turchia sono soggette a restrizioni e le esportazioni di grano russo sono vietate dall'Ue. Il Canada ha ripreso piede come principale fornitore di grano duro all'Italia, con il 55% del totale da luglio a dicembre 2024 (rispetto al 18% dell'anno scorso).


Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 8 gennaio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 317 euro alla tonnellata sui minimi ed a 322 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni ribadite dal 4 dicembre 2024 in poi: in questa ultima data si era invece verificato un calo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 27 novembre scorso, fino a quando si era tenuto stabile sulle precedenti sedute fin dal 9 ottobre 2024.

 

Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, all'8 gennaio 2025 si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 7 euro alla tonnellata.

Dal 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 20 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 33 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2023, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna all'8 gennaio 2025 perdite per 138 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 8 gennaio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 4 dicembre 2024 in avanti, quando invece si era registrato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 27 novembre, fino a quando si era tenuto stabile sulle precedenti sedute dal 30 ottobre 2024 in avanti. Il grano duro fino sulla piazza di Roma con l'ultimo calo del 4 dicembre è tornato ai valori del 25 settembre 2024.


Ma tra il 3 luglio e l'11 dicembre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 15 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 280-285 euro.

 

Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 32 euro alla tonnellata sui minimi e di 37 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano all'8 gennaio 2025 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e a 130 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 7 gennaio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute sui valori del 3 dicembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro solo sui massimi rispetto alla precedente seduta del 26 novembre 2024, quando si era riscontrato un altro calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 19 novembre 2024.

 

Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 20 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 10 euro sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 7 gennaio 2025 perdite pari a 125 euro sui minimi e 135 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 7 gennaio 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 318 euro alla tonnellata sui minimi ed a 323 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 12 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sui valori di 320-325 che erano rimasti stabili dal 15 ottobre al 5 novembre 2024.

 

Al 7 di gennaio pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 8 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 7 gennaio 2025 sono stati invece bruciati 27 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 31 euro alla tonnellata.

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 7 gennaio 2025 perdite pari a 127 euro.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 7 gennaio non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi, quando si era verificato un ulteriore drastico calo di ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 novembre, quando era calato di altri 30 euro alla tonnellata. Dal 29 ottobre, quando ancora quotava 401-406 euro alla tonnellata, questo frumento aveva perso al 12 novembre 2024 ben 55 euro alla tonnellata. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 7 gennaio 2025 è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 18 dicembre 2024, quando invece si era registrato un calo di 2 euro alla tonnellata sulle quotazioni dell'11 dicembre.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 7 gennaio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 7 gennaio 2025 perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 7 gennaio 2025 pari a 105 euro alla tonnellata.

 

Il 7 gennaio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori stabili sulle precedenti sedute dall'8 ottobre in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre che chiudeva così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 7 gennaio a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 20 dicembre 2024 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 321 euro alla tonnellata sui minimi e a 326 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 29 novembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 22 novembre 2024, quando invece si era tenuto stabile sulla ancor precedente seduta del 15 novembre.

 

Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 20 dicembre 2024 si registra un aumento complessivo di 6 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 26 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 29 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 20 dicembre 2024 di 134 euro alla tonnellata.

 

Il 20 dicembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità risulta per l'ottava seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi e a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre 2024. Dal 20 settembre 2024, quando quotava 374-377 euro alla tonnellata, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 2 gennaio 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 315 euro alla tonnellata sui minimi e 320 sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 21 novembre 2024, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 15 novembre scorso. Fino a tale ultima data i valori del frumento duro fino si erano tenuti stabili sulle precedenti sedute dal 10 ottobre 2024 in avanti. In questa ultima data si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2024, ai cui prezzi di fatto torna.

 

I valori del 2 gennaio 2025 risultano in calo di 20 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 2 gennaio 2025 pari a 105 euro alla tonnellata.


Prezzi all'origine Ismea non rilevabili da AgroNotizie® l'8 gennaio 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti, ieri 8 gennaio 2025, non risultano rilevabili dai data base di Ismea per un problema tecnico dell'Istituto e pertanto non se ne può dare conto.

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 8 gennaio 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni dal 16 ottobre in avanti, quando invece si era rilevato un aumento di 5 euro alla tonnellata sul 9 ottobre 2024.

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 12 dicembre 2024.