La breve pausa è al capolinea e tornerà sulla scena italiana il maltempo. Nel weekend, infatti, è attesa una nuova colata d'aria fredda artica che porterà i propri effetti invernali su gran parte del Paese con piogge e nevicate fino a quote basse, talvolta fino in pianura. Per il periodo successivo avremo però delle incognite, in quanto andrà valutata con attenzione l'evoluzione del blocco anticiclonico in formazione sull'Europa.

 

Il quadro meteorologico europeo

In questi giorni l'Europa è teatro di una vivace dinamicità atmosferica dominata da un profondo vortice ciclonico posizionato tra la Norvegia e Regno Unito. Questo sistema, sebbene lontano, porta locali influenze fino alle latitudini più meridionali del continente, coinvolgendo anche Spagna e Italia. Tale configurazione va a favorire un richiamo di correnti umide e miti che, da alcuni giorni, interessano il nostro Paese favorendo cieli spesso grigi su molte regioni con nubi diffuse, associate di tanto in tanto a qualche piovasco.

 

La perturbazione dell'Epifania e gli sviluppi imminenti

Nel giorno dell'Epifania una perturbazione ha attraversato l'Italia spostandosi rapidamente dalle aree nordorientali verso il Centro Sud. Tale sistema depressionario ha ormai abbandonato il nostro territorio aprendo la strada ad un nuovo scenario meteorologico.

 

Nel corso delle prossime ore, fino ad almeno venerdì 10 gennaio, le correnti oceaniche continueranno a influenzare il contesto italiano. Avremo difatti una sostenuta ventilazione di Maestrale lungo le coste tirreniche e di Scirocco sul versante adriatico, portando quindi una fase di marcata variabilità caratterizzata da addensamenti con qualche fenomeno sparso, specie al Centro e al Nord. Tuttavia, non mancheranno momenti più asciutti, con temporanee schiarite.

 

Verso il weekend: nuova perturbazione in arrivo

Un nuovo peggioramento è atteso alle porte del fine settimana quando una perturbazione raggiungerà il Nord e alcune aree del Centro con piogge sparse. Nel frattempo le regioni meridionali e le due isole maggiori beneficeranno di un quadro meteo più stabile, accompagnato sempre da temperature nel complesso miti.

 

Cambiamenti in arrivo sull'Italia con gelidi venti nordorientali

Tra sabato 11 e domenica 12 gennaio l'Italia si troverà al centro di un'area di contrasto tra un promontorio anticiclonico in espansione dal Nord Africa verso il Nord Europa e la discesa di correnti fredde di origine artica sulle aree centrorientali del continente. Tali afflussi, una volta giunti nel Mar Mediterraneo, daranno vita a una circolazione ciclonica che porterà condizioni instabili di chiaro stampo invernale su tutto il Paese.

 

Temperature in sensibile calo

Nell'evento è attesa una significativa flessione delle temperature che interesserà tutto il territorio nazionale. Il calo sarà particolarmente sensibile al Sud e parte del Centro, ove fino a pochi giorni prima dominerà lo Scirocco; si stima infatti una diminuzione media di 6-8°C rispetto ai valori attuali.

 

Anche sulle regioni settentrionali il freddo si farà sentire portando estese gelate notturne. Durante il giorno il sole mitigherà le temperature le quali potrebbero rimanere sopra lo zero, ma con venti di Bora e Tramontana che contribuiranno ad esaltare la sensazione di freddo.

 

Fine settimana invernale con pioggia e neve

Il particolare assetto barico nel Mediterraneo porterà alla formazione del classico ciclone mediterraneo, localizzato sul Mar Tirreno. Questa dinamica darà il via da sabato 11 gennaio a una fase invernale con piogge intense che colpiranno soprattutto il Centro Sud e le due isole maggiori. Al contempo locali nevicate potranno interessare le aree pianeggianti e collinari del Nord Ovest.

 

La giornata di domenica 12 gennaio rappresenterà l'apice di questa ondata di maltempo. L'ulteriore flusso di aria fredda in quota intensificherà la fenomenologia, provocando nuove nevicate lungo il versante adriatico. Fiocchi raggiungeranno anche la pianura interna di Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, mentre nel Lazio, in Campania ed in Basilicata fiocchi potranno scendere fino a quote collinari.

La sostenuta ventilazione settentrionale che investirà gran parte della penisola farà calare ulteriormente i valori termici, portando freddo pungente.

 

Prossima settimana: tra anticiclone e correnti gelide

Nel periodo compreso tra il 10 e il 15 gennaio 2025 il panorama europeo sarà dominato da un potente blocco anticiclonico. Questo sistema di alta pressione si stabilirà con i suoi massimi tra la penisola scandinava, la Germania e le isole britanniche, influenzando significativamente il contesto atmosferico su vasta scala, Italia inclusa.

 

Inizialmente l'anticiclone avrà un asse inclinato da Sud Ovest verso Nord Est, una configurazione che non solo rappresenta un evento barico di rilievo, ma che favorirà anche il richiamo di masse d'aria fredde dalle regioni settentrionali ed orientali dell'Europa. Tale flusso arriverà alle nostre regioni settentrionali e parte delle centrali, ove registreremo una nuova flessione termica e condizioni tipicamente invernali.

 

L'evoluzione del blocco anticiclonico sull'Europa

Nei prossimi giorni il lato orientale dell'alta pressione che dominerà parte dell'Europa sarà teatro di flussi freddi provenienti da Nord Est. Queste masse d'aria di origine siberiana si muoveranno verso i settori centromeridionali dell'areale, con possibili infiltrazioni fin nel bacino del Mediterraneo, interessando quindi anche il Nord e il Centro Italia, ove le temperature resteranno inferiori alla media stagionale.

 

Il freddo si farà sentire meno lungo il margine occidentale dell'anticiclone, in quanto l'aria calda subtropicale in risalita mitigherà le condizioni. Questa configurazione creerà un netto disequilibrio termico sul continente: mentre le temperature si disporranno oltre la media su gran parte dell'Europa occidentale, valori più bassi caratterizzeranno l'Europa orientale, i Balcani e parte dell'Italia.

 

Secondo gli ultimi aggiornamenti dai centri di previsione, la temperatura a 850 hPa (circa 1.500 metri di altitudine) si manterrà quindi leggermente inferiore alla norma sulle ultime aree appena citate, anche se tuttavia non si prevede un'irruzione fredda particolarmente intensa, poiché la presenza dell'anticiclone permetterà ancora un certo margine di influenza.

 

Implicazioni per l'Italia

In Italia, l'impatto di questa configurazione barica sarà strettamente legato alla traiettoria dei flussi freddi. Il Nord e il Centro del Paese, come accennato, potrebbero sperimentare un periodo tipicamente invernale, mentre le restanti zone potrebbero rimanere più protette sotto correnti miti. L'evoluzione dell'anticiclone sarà cruciale per determinare l'intensità e la durata di queste condizioni.

 

La situazione richiede un monitoraggio costante, soprattutto per valutare possibili cambiamenti nell'assetto barico che potrebbero intensificare l'ingresso di aria fredda o alterare la distribuzione termica prevista.

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