A Bari il 27 novembre 2018 l'aula del Consiglio regionale della Puglia ha approvato in via definitiva il disegno di legge regionale n 887 contenente "Disposizioni per il trasferimento tecnologico, la ricerca, la formazione e la qualificazione professionale in materia di agricoltura di precisione".
 
"Abbiamo scritto una bella pagina politica, dimostrando di avere una visione di futuro da proporre ad uno dei segmenti fondamentali della nostra economia - ha dichiarato il consigliere regionale Domenico Damascelli (Fi), primo firmatario della proposta di legge che è stata unificata con un'altra.
"L'agricoltura di precisione - ha aggiunto - punta ad innalzare il livello di sostenibilità, contenendo i costi per salvaguardare il reddito degli operatori, con un'attenzione maggiore per la tutela delle risorse ambientali, la tecnologia e l'innovazione. Il testo, divenuto oggi legge regionale, sarà essenziale per accompagnare le nostre aziende in un percorso di sviluppo nuovo, governato e organizzato".

La nuova legge essenzialmente prevede tre fasi qualificanti: il Piano regionale per il trasferimento tecnologico, la ricerca e la qualificazione professionale in materia di agricoltura di precisione, che, elaborato dalle università della Puglia, dovrà essere operativo entro sei mesi; lo sviluppo di un Progetto pilota, volto alla promozione dell'agricoltura di precisione e sul quale sarà aperto un bando da mezzo milione di euro; infine l'adeguamento del sistema della formazione in agricoltura, che d'ora in poi dovrà contemplare anche l'agricoltura di precisione.
 

Il Piano regionale per l'agricoltura di precisione

L'articolo 3 della nuova legge prevede il Piano regionale per il trasferimento tecnologico che "costituisce atto di indirizzo per le attività di programmazione dei fondi europei e degli investimenti nella sperimentazione e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative nell'agricoltura di precisione". Con questa formulazione, Regione Puglia potrà così attingere sia al Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale che agli altri fondi europei, come il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale. 

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge la "giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, risorse agroalimentari, alimentazione, caccia e pesca e foreste, approva lo schema di accordo quadro di collaborazione istituzionale per l'elaborazione del Piano con le Università di Bari, del Salento e di Foggia ed il Politecnico di Bari". Ed entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge il Piano - frutto della collaborazione con il mondo accademico pugliese - dovrebbe essere pronto e, sentito il parere della Commissione consiliare agricoltura, la giunta dovrebbe approvarlo.

Il Piano, nel quantificare il sostegno all'innovazione tecnologica, da applicare in ambiti agricoli, zootecnici e forestali rappresentativi della realtà territoriale, in quanto finalizzato a consolidare livelli di competitività delle aziende del settore sul mercato globale, individua i criteri di adozione dell'agricoltura di precisione, tra cui il livello di adattabilità ad aziende agricole di tutti i tipi e di tutte le dimensioni;

Il Piano, in particolare, dovrà promuovere mediante l'agricoltura di precisione:
  • l'uso efficiente in ambito agro-zootecnico e forestale delle risorse naturali (biodiversità, acqua, suolo, energia);
  • il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza del fattore lavoro da parte degli imprenditori, nonché il miglioramento della qualità delle condizioni di impiego in agricoltura;
  • la promozione di metodi di produzione agricola conservativa a basso apporto di mezzi tecnici (concimi, antiparassitari, erbicidi) per la salvaguardia dell'ambiente e della sicurezza alimentare;
  • la promozione di metodi di gestione degli allevamenti zootecnici a basso livello di emissioni clima alteranti e impiego di farmaci per la salvaguardia dell'ambiente, del benessere animale e della sicurezza alimentare;
  • l'individuazione di linee prioritarie di ricerca, di azioni per il trasferimento tecnologico e la formazione professionale nell'ambito dell'agricoltura di precisione;
  • lo sviluppo di un sistema informatico integrato per il trasferimento tecnologico, l'analisi e il monitoraggio delle produzioni agricole, attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica, meccanica di precisione biotecnologia e bioinformatica; 
  • le modalità e le forme per l'affidamento della realizzazione di un Progetto pilota relativo alla promozione e allo sviluppo dell'agricoltura di precisione.
 

Il Progetto pilota per la promozione

L'articolo 4 della nuova legge, nella previsione di un'azione di sostegno per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione, tratteggia il Progetto pilota che servirà a promuoverla tra le imprese agricole mediante una vera e propria azione di divulgazione e aggiornamento professionale. Il Progetto pilota prioritariamente punterà a coinvolgere le imprese agricole in un percorso che consenta loro di adattarsi alle nuove tecnologie, le quali puntano alla gestione di spazi e tempi delle attività produttive attraverso l'elaborazione di dati raccolti da diversi sensori e tecnologie come supporto alle decisioni in agricoltura.

Il Progetto pilota prevede inoltre:
  • l'impiego di "macchine intelligenti" in grado di modificare la propria modalità operativa all'interno delle diverse aziende o comprensori di riferimento;
  • azioni di informazione e formazione degli operatori agricoli e tecnici per il trasferimento delle conoscenze e dei concetti basilari inerenti le tecnologie in uso in agricoltura di precisione;
  • valutazione dei benefici derivanti dallo sviluppo dell'agricoltura di precisione in termini di potenzialità produttive e di convenienza ambientale-economica, nonché di incrementi e sviluppo di nuovi sbocchi occupazionali;
  • realizzazione di campi dimostrativi presso le aziende agricole per la promozione dell'agricoltura di precisione;
  • individuazione di specifici fabbisogni di ricerca e innovazione per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione.
Il Progetto pilota è finalizzato alla individuazione di modelli gestionali per il supporto decisionale automatizzato e semi-automatizzato, basati su analisi dei costi-benefici delle soluzioni tecniche di agricoltura di precisione più idonee alle diverse realtà agricole regionali. I beneficiari del Progetto pilota sono partenariati costituiti da imprese agricole singole o associate, consorzi, università, centri e istituti di ricerca di comprovata qualificazione nel settore della ricerca agricola e agroindustriale e dell'innovazione tecnologica.
 

La formazione

Infine, l'articolo 5, delega alle associazioni di categoria e ai soggetti già autorizzati alla somministrazione di formazione in agricoltura anche la formazione in agricoltura di precisione, che, anzi, rappresenterà un "obiettivo qualificante" anche per "i gruppi operativi per l'innovazione, previsti nel Programma di sviluppo rurale".