Si è svolta oggi a Spagolle, con buona partecipazione di frutticoltori provenienti dall’alta e bassa Valsugana, la manifestazione "Porte aperte all’azienda de Bellat” dove gli esperti  della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige hanno fatto il punto sui monitoraggi e sui risultati delle prove sperimentali condotte nei frutteti.
Si tratta della seconda edizione dell’evento promosso dal Centro Trasferimento Tecnologico che ha puntato i riflettori su due particolari problematiche di quest’anno: ticchiolatura e scopazzi del melo.

Scopazzi del melo
Da alcuni anni a questa parte è diventato uno dei problemi fitosanitari più importanti e preoccupanti con cui la melicoltura della Valsugana deve confrontarsi. I consulenti del Centro Trasferimento Tecnologico, su incarico della Provincia autonoma di Trento, monitorano costantemente il territorio per valutare le dinamiche delle popolazioni degli insetti vettori e la diffusione delle piante colpite. Sono state richiamate le attività previste dal decreto nazionale di lotta obbligatoria agli scopazzi e dalla delibera di recepimento che definiscono i comportamenti obbligatori principali per la prevenzione e la difesa.

Ticchiolatura: il punto della situazione
In Trentino l’annata 2013 verrà ricordata tra le peggiori degli ultimi decenni. I fattori predisponenti il fungo, concatenatesi in particolare nel periodo di metà aprile, sono l’elevata piovosità, la continua bagnatura fogliare, l’impossibilità di effettuare i trattamenti, e l’elevato potenziale d’inoculo dell’anno precedente predisposto dalle forti piogge autunnali e dalle continue nevicate invernali. L’obiettivo da perseguire in questi ultimi mesi – hanno spiegato i tecnici – è stabilizzare la situazione, in particolare sui frutti, per poter portare in conservazione merce commerciabile e individuare sistemi agronomici di semplice applicazione per poter gestire in autunno l’inoculo presente nei frutteti della provincia.

Un altro momento della visita
© Fondazione Edmund Mach

La difesa: sotto la lente i prodotti inorganici
La revisione delle sostanze attive impiegabili nella protezione delle piante, in atto da alcuni anni, sta riducendo il numero dei prodotti disponibili. Alcuni prodotti di origine inorganica, quali zolfo, rame e polisolfuro, possono rappresentare un’opportunità nella difesa dalla ticchiolatura. Si è quindi discusso della possibilità del loro utilizzo analizzando le epoche e le modalità operative più idonee all’impiego, verificando l’efficacia verso ticchiolatura e gli effetti secondari verso altri patogeni e la fitotossicità.

Nuovi agrofarmaci: valutate tre molecole
Sono stati presentati i risultati di prove sperimentali che prevedevano la valutazione di tre nuove molecole fungicide per la difesa dalla ticchiolatura del melo. Si tratta di Fluopyram, Fluxapyroxad e Penthiopyrad, molecole appartenenti alla famiglia chimica delle carboxamidi e che saranno messe sul mercato a breve.

Distribuzione degli agrofarmaci
La bagnatura della pianta deve essere il più possibile omogenea. Sono stati evidenziati i vantaggi funzionali degli atomizzatori con convogliatori d’aria a torretta e gli aspetti tecnico-costruttivi che permettono di ottenere una bagnatura della pianta quanto possibile più omogeneo. Sono stati presentai i risultati di efficacia degli ugelli antideriva confrontati con quelli tradizionali.

Le prossime porte aperte sono programmate per giovedì 8 agosto a Mezzolombardo, a Maso Part, e giovedì 22 agosto, a Cles, a Maso Maiano.