Il tema della 53° edizione sarà “Nuovi itinerari di sviluppo dell'agricoltura italiana tra liberismo e localismo” con l'obiettivo di stimolare una discussione scientifica sul futuro delle produzioni agroalimentari. L'inizio lavori è previsto per le 14.30, nell'aula magna, alla presenza dell'assessora provinciale all'Università e ricerca, Sara Ferrari, mentre la giornata successiva, venerdì 23 settembre, si terrà alla Libera Università di Bolzano. E' la prima volta che il convegno si svolge a cavallo tra due istituzioni di due province diverse, ma ben collegate dal punto di vista agricolo.
I relatori porteranno il punto di vista di organizzazioni come Ocse e Unione europea. Accanto al presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè, ci saranno infatti Stefan Tangermann, professore emerito al dipartimento di Economia agraria e sviluppo rurale all'Università di Göttingen in Germania e Jonathan Brooks, responsabile dell' "Agri-Food Trade and Markets Division" all'interno della direzione Commercio e agricoltura di Oecd (Organisation for economic co-operation and development).
Il presidente Fem, Segrè, sottolinea: "Ribaltando il famoso concetto 'pensa globale, agisci locale', l'obiettivo della Fondazione Mach è quello di partire da esigenze del territorio per poi ampliare i ragionamenti adattandoli al contesto universale. 'Think local, act global' significa che ciò che viene studiato e applicato in Trentino, può essere lo spunto per risolvere problemi di più ampia portata. Sarà così anche per il convengo della Società italiana di economia agraria che metterà a confronto le esperienze locali del Trentino e dell'Alto Adige con il quadro globale".
I temi del congresso
L'agricoltura è al centro di un dibattito di portata globale su due questioni fondamentali e, per alcuni aspetti, contrapposte: i vantaggi generati dai mercati aperti e dal libero commercio da una parte e la tendenza alla qualificazione territoriale delle produzioni e dei consumi alimentari dall'altra. I consumatori prestano sempre più attenzione a “come e dove” viene prodotto il cibo che mangiano. Inoltre, i modelli globalizzati di produzione e di consumo del cibo sono criticati per la loro insostenibilità. Si pone di conseguenza l'interrogativo su quali cambiamenti siano richiesti nei modi di produrre, trasformare, trasportare e consumare il cibo per favorire una transizione verso un'economia più sostenibile. Il tema sarà ampiamente sviluppato in occasione di Sidea 2016. Si affronteranno anche i temi della regolamentazione del commercio internazionale e l'organizzazione dei mercati agricoli, le strutture di mercato locali verso domanda globale, le nuove frontiere di sviluppo organizzativo, la cooperazione e la creazione di reti, le innovazioni orientate alla produzione sostenibile e allo sviluppo del mercato, i modelli di consumo sostenibili, le politiche agricole dopo il 2020.
Il programma a San Michele
Nella prima giornata, a San Michele, si terrà l'assemblea dei soci Sidea e una sessione plenaria di carattere scientifico/istituzionale dal titolo “Prospettive per i mercati agricoli globali e le politiche alimentari” con la partecipazione di rappresentanti dell'Ocse e dell'Ue, nonché una sessione parallela all'interno della quale saranno presentati e discussi i contributi scientifici afferenti i topic del convegno.
Nella giornata successiva, venerdì 23 settembre, a Bolzano, è prevista una sessione plenaria/tavola rotonda di carattere scientifico dal titolo “Agricoltura tra globalizzazione e mercati locali”, due sessioni parallele e la riunione delle Associazioni internazionali.
Sabato 24 settembre sarà dedicato alla tradizionale visita di studio nelle zone rurali del Trentino e dell'Alto Adige e avrà una focalizzazione sul vino.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige