La prima visita a S.Michele è stata particolarmente intensa e questi tre giorni sono stati ricchi di impegni. Mercoledì il nuovo presidente ha incontrato i dirigenti del Centro Istruzione e Formazione, del Centro Ricerca e Innovazione e del Centro Trasferimento Tecnologico, mentre giovedì ha partecipato al convegno Ager melo, coordinato dalla Fondazione. “Nell’anno di Expo le occasioni per promuovere il modello dell’agricoltura trentina e valorizzare il territorio in un’ottica sostenibile saranno numerose e il mio impegno andrà tutto in questa direzione”, sono state le parole pronunciate giovedì davanti alla platea di ricercatori e studiosi della Cantina Rotari di Mezzocorona e ribadite in Consiglio. “Il ruolo di Fem, con le sue quattro funzionalità riunite sotto lo stesso tetto, è unico in Italia e forse anche nel mondo. La sfida che voglio intraprendere è quella di mantenere alto il valore di questa realtà, dando sempre più risposte concrete a chi lavora sul campo. Non ha senso avere un centro di eccellenza di questo livello se poi non sa dare le giuste risposte al contadino che lavora la terra”, ha ribadito durante il Consiglio di amministrazione, assicurando una presenza settimanale a S. Michele. “Mi vedrete spesso in Trentino; non interpreterò questo ruolo come una carica onoraria, non ho né i titoli né l’età per farlo. Mi sono riproposto di stare qui almeno due giorni a settimana; ovviamente dovrò sistemare l’agenda, ma è chiaro che non si può fare un nuovo piano strategico stando a Bologna”.
Venerdì pomeriggio Segrè ha cominciato la visita delle strutture. “Ho qualche idea per il prosieguo di Fem, sono desideroso di coinvolgere il Consiglio di amministrazione e la Giunta per un futuro partecipato”. Entro il prossimo mese Segrè ha messo in calendario una riunione plenaria con tutti gli ottocento dipendenti della Fondazione, per presentarsi ufficialmente e raccogliere spunti utili per il suo mandato.
Andrea Segrè è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, dove è attualmente direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari. È fondatore e presidente di Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna divenuto eccellenza nazionale ed europea per la prevenzione e il recupero degli sprechi alimentari. Dal 2010 promuove la campagna europea di sensibilizzazione Un anno contro lo spreco, per la quale ha ideato la Dichiarazione contro lo spreco alimentare.
Nel 2013 ha costituito con Swg Waste Watcher, il primo Osservatorio nazionale sugli sprechi alimentari domestici. Ha promosso la Carta per gli enti territoriali a Spreco Zero, cui aderiscono centinaia di sindaci delle metropoli e delle città italiane, costituitisi in associazione Sprecozero.net. Dall’ottobre 2013 è coordinatore del Piano Nazionale per la prevenzione degli sprechi alimentari – Pinpas istituito dal ministro dell’Ambiente. Nel luglio 2014 il ministro dell’Ambiente l’ha nominato presidente del Comitato tecnico-scientifico del Piano nazionale per la Prevenzione dei rifiuti. Da luglio 2012 è presidente del Centro agroalimentare di Bologna (Caab), dove ha ideato e promosso assieme al Comune di Bologna il Parco tematico agroalimentare Fico (Fabbrica italiana contadina) EatalyWorld-Bologna. È presidente del comitato scientifico del Fondo Parchi agroalimentari italiani che porterà alla costituzione di Fico-EatalyWorld Bologna.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige