Si è recentemente svolto a Verona, in occasione di Vinitaly, un convegno sul tema "Come migliorare la distribuzione dei fitofarmaci in viticoltura".
L'incontro, organizzato da Informatore Agrario e Veronafiere ed inserito nell'ambito dell'omonimo progetto del MIUR, ha permesso di esaminare i principali criteri per l'utilizzo delle macchine irroratrici nel vigneto.
I lavori sono stati moderati da Giovanni Rizzotti, direttore dell'Informatore Agrario, mentre Paolo Balsari (Universitá di Torino) ha presentato gli obiettivi del progetto ovvero:
- analizzare l'effetto dei diversi parametri di regolazione (volume d'acqua, portata d'aria, velocitá di avanzamento) sull'efficienza di deposizione impigando differenti tipologie di macchine irroratrici per vigneto;
- individuare, per ciascuno dei tre parametri, i valori operativi piú idonei.
I contributi operativi relativamente alla vite allevata a spalliera sono stati di:
- Emanuele Cerruto (Universitá di Catania) con l'intervento su "Come la portata del ventilatore puó influire sul deposito del prodotto".
- Giorgio Ade, Valda Rondelli (Universitá di Bologna) e Gennaro Giametta (Universitá di Reggio Calabria) con il contributo su "La scelta del volume di distribuzione e gella velocitá di avanzamento".
- Marco Vieri e Carlo Rimediotti (Universitá di Firenze) che hanno presentato i lavori svolti su "I criteri di taratura delle macchine a getti orientati".
I contributi operativi relativamente alla vite allevata a tendone sono stati di:
- Anna Guarella e Simone Pascuzzi (Universitá di Bari) con un lavoro su "Caratteristiche peculiari dell'allevamento a tendone e risultati dell'U.O."
- Mario Tamagnone (Universitá di Torino) che ha presentato i risultati di una sperimentazion e su "La taratura della macchina irroratrice in funzione della morfologia delle fogli di vite."
Gianfanco Pergher (Universitá di Udine) ha invece racchiuso in una sintesi operativa i risultati ottenuti da cui é chiaramente emerso che:
- c'è una scarsa variazione di deposito di miscela fino a volumi di irrorazione di 600 l/ha (volume ottimale non superiore a 200 l/ha/m altezza di parete fogliare);
- i volumi superiori di irrorazione portano a minore deposito per aumento del gocciolamento, anche se possono essere utili per trattamenti contro alcuni insetti o per trattamenti al grappolo;
- volumi inferiori a 150 l/ha/m aumentano le perdite di deposito per effetto della deriva provocata dalla eccessiva finezza delle particelle di miscela;
- per un buon controllo dei volumi é necessaria una buona e costante taratura delle macchine;
- le portate d'aria influiscono notevolmente sull'efficienza del trattamento ma sono estremamente variabili sulle macchine attualmente in uso;
- 20 prove su 22 hanno evidenziato una riduzione di deposito e di penetrazione con l'aumento della portata d'aria (portata d'aria ideale di 3-3,5 mc al secondo);
- la velocitá di avanzamento determina la capacitá di lavoro, il costo del trattamento ed una maggiore tempestività di intervento ma non sembra avere, fino a 8-10 km/h, effetti negativi sulla deposizione del prodotto.
Una sintesi delle relazioni sono pubblicate sul n. 10 di Informatore Agrario e la stessa rivista li mette gratuitamente a disposizione per i lettori di Agronotizie; chi fosse interessato puó richiederne la copia gratuita a abbonamenti@informatoreagrario.it riportando chiaramente l'indirizzo di residenza dove recapitare la copia cartacea.