Prezzi in calo nell’ultimo trimestre del 2015 per i principali tagli di carne suina all’ingrosso, con dei segnali di maggiore stabilità solo a dicembre grazie ad un’attività di macellazione più sostenuta. I ribassi sono stati comunque più contenuti rispetto alla forte flessione delle quotazioni nel comparto dei suini vivi. E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale di Unioncamere Emilia Romagna realizzata sul mercato delle carni suine in collaborazione con Borsa merci telematica italiana.
 
Tra i singoli prodotti, le cosce fresche (13-16 kg) destinate a prosciutti Dop hanno fatto segnare a dicembre un prezzo medio di 4,32 euro/kg (Borsa merci Modena), più basso del 3,3% rispetto a settembre ma comunque su valori più elevati (+10,9%) rispetto allo scorso anno.

Flessione ben più accentuata per le quotazioni della spalla fresca, scese a dicembre sui 2,30 euro/kg (Borsa merci Parma), in calo del 18,4% rispetto a settembre e del 19,6% su base annua.

Per i lombi (taglio Modena) l’ultimo trimestre dell’anno ha presentato una spiccata variabilità: i prezzi all’ingrosso, dopo essere scesi a novembre ai minimi degli ultimi 19 mesi (4,21 euro/kg, Borsa merci Modena), hanno messo a segno a dicembre un forte recupero mensile, risalendo fino ai 4,68 euro/kg, non sufficiente però a far tornare positiva la variazione anno su anno (-3,6%).
 
Nel comparto dei salumi, invece, l’ultimo trimestre dell’anno ha visto interrompersi l’andamento positivo dei prezzi all’ingrosso del prosciutto di Parma riscontrato nei mesi estivi, con il prodotto stagionato 16 mesi stabile sugli 11,65 euro/kg (+1% rispetto a dicembre, Borsa merci Parma), comunque in crescita su base annua (+9,9%). Salumi made in Italy per i quali si è confermato il buon andamento dell’export: le elaborazioni dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2015 mostrano una crescita su base annua dell’11% in quantità e del 7% in valore, con il fatturato attestato oltre il miliardo di euro.