Sin dall'antichità le siepi hanno formato parte del paesaggio agricolo europeo. Oltre a segnare i confini fra gli appezzamenti, proteggono le colture dal vento (e oggi anche dall'inquinamento), diminuiscono l'erosione perché le radici consolidano il terreno, intercettano i nutrienti dilavati dalle piogge e forniscono frutti e legna da ardere.
Le siepi multispecie offrono una serie di servizi ecosistemici, difficili da valutare in termini economici, ma non per questo meno importanti. La maggiore biodiversità di una siepe multispecie favorisce a sua volta la maggiore biodiversità della microfauna, specialmente gli insetti pronubi e i predatori dei parassiti delle colture. La presenza delle siepi di confine, in particolare quelle multifilari, favorisce la mobilità dei piccoli mammiferi e l'annidamento degli uccelli.
Le specie impiegabili per la realizzazione di siepi perimetrali sono numerose: la scelta varia in base alle caratteristiche del sito di impianto ed allo scopo (siepe per segnare un confine, siepe difensiva di arbusti spinosi, siepe ornamentale con fioriture ripartite su più mesi per appoggio all'apicoltura, siepe per produzione di legna da ardere).
Le siepi perimetrali possono essere gestite in due modi:
- a sviluppo libero, se non si effettuano potature di contenimento e le piante sono libere di svilupparsi in altezza e in larghezza;
- a sviluppo controllato (siepe formale), se si procede con periodiche potature laterali e/o sommitali, utilizzando un tosasiepi per contenere l'ingombro della siepe alle dimensioni desiderate.
Le siepi arbustive possono avere più scopi: abbellire una siepe da biomassa, produzione di miele, produzione di frutti eduli o ingredienti officinali. Le siepi di arbusti spinosi sono una variante da considerare per proteggere le colture ortive e i giardini dalle intrusioni (umane e di cervidi e cinghiali). La loro sequenza d'impianto può seguire uno schema regolare oppure casuale e la scelta delle specie dipende dall'ambito geografico e dalla gestione prevista.
Ad esempio, in ambito collinare sono adatte marruca, prugnolo e perastro o pero mandorlino. In pianura sono adatte il biancospino, lo spincervino e la rosa canina, quest'ultima consigliata a sviluppo libero, oppure sostituita dal prugnolo se invece si desidera una siepe formale. In ogni caso, è bene progettare le siepi con specie autoctone.
Proponiamo ai lettori un configuratore online di siepi autoctone italiane.
Questo semplice strumento facilita la selezione delle specie in base a criteri estetici (colori primaverili, estivi e autunnali), o per esaltare qualche aspetto produttivo (solo piante da frutto o mellifere, o entrambe, periodo di fioritura), oppure l'aspetto difensivo (solo piante spinose). Ogni voce dell'elenco generato in base ai filtri di selezione contiene i link alle schede botaniche e alle foto del Portale della Flora Italiana, e un testo di avvertimento per quelle specie ritenute officinali ma potenzialmente tossiche per chi non ha competenze specifiche di erboristeria.
Buon divertimento con il vostro progetto di una siepe naturalistica (configura in questa pagina la tua siepe) e buone ferie!
Bibliografia utilizzata per elaborare il configuratore online
(1) Veneto Agricoltura, Siepi Perimetrali, Settore Agroenergie e Fuori Foresta, Viale dell'Università, 14 - 35020 Legnaro (Pd).
(2) Acta Plantarum, Portale della Flora Italiana.
(3) Sardegna Foreste.
(4) Regione Piemonte, Alberi e arbusti. Guida alle specie spontanee del Piemonte.
(5) Veneto Agricoltura, Arbusti di pianura, Scheda Divulgativa.