Adattabilità del vitigno Barbera a nuovi portinnesti tolleranti lo stress idrico è la prima delle cinque azioni che compongono il progetto Resilvigna. Un'azione che ha il compito di valutare l'adattabilità del vitigno Barbera, la principale cultivar a bacca rossa dei Colli Piacentini, ai nuovi portinnesti di vite della Serie M, M2 e M4, noti per la tolleranza allo stress idrico, e promuoverne la diffusione.


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Le prove in campo e i risultati ottenuti

In un vigneto è stata allestita una prova comparativa che prevede quattro portinnesti largamente diffusi sul territorio (Kober 5BB, 420 A, 1103 Paulsen e SO4), e due appartenenti alla Serie M, una nuova selezione di portinnesti proposti per migliorare la tolleranza del vigneto agli stress abiotici. Nello specifico, nel vigneto erano presenti M2 (Foto 1) e M4.


Filare di viti innestate su M2
Foto 1: Filare di viti innestate su M2
(Fonte foto: Università Cattolica del Sacro Cuore)


Secondo l'ultimo Rapporto sul Clima (Ipcc, 2021), le temperature medie sono in progressivo aumento e la piovosità tenderà ad una distribuzione meno equa durante la stagione. In questo contesto, le scelte operate in fase di impianto assumono un ruolo fondamentale nel contenere l'esposizione del vigneto allo stress idrico negli anni.

Da alcune prove che sono state già effettuate in altri comprensori, in condizioni limitanti viti innestate su portinnesti della Serie M sembrano avere performance fisiologiche migliori rispetto a quelle innestate su portinnesti tradizionali. Sono anche state condotte delle microvinificazioni sperimentali (Vivai Cooperativi Rauscedo) su diverse cultivar di vite che confermano i buoni risultati dimostrati in campo.

La comparazione è stata condotta in un vigneto di Barbera presso l'Azienda Vitivinicola I Salici di Claudio Gazzola che si trova in località Donceto del comune di Travo, in Val Trebbia (Foto di apertura dell'articolo). La stagione 2021 è stata caratterizzata da scarse precipitazioni e siccità prolungata. Per quanto preliminari, i dati raccolti in campo confermano le migliori performance fisiologiche delle viti innestate su M2 e M4, le quali hanno esibito una efficienza d'uso dell'acqua superiore e un migliore stato idrico rispetto ai portinnesti tradizionali, in particolare SO4.

Le attività proseguiranno nella stagione 2022, quando le viti raggiungeranno la piena produzione. Verrà misurata la produzione per ceppo e la composizione delle uve alla vendemmia (Foto 2) e durante la stagione invernale verrà quantificato il legno di potatura.


Grappoli di Barbera su M2 al momento della vendemmia
Grappoli di Barbera su M2 al momento della vendemmia
(Fonte foto: Università Cattolica del Sacro Cuore)


I dati raccolti per tutta la durata del progetto produrranno una validazione sul territorio dei portinnesti M2 e M4, al fine di una successiva messa a disposizione di nuovo materiale genetico che possa rappresentare una soluzione per la progettazione dei vigneti in funzione della crescente frequenza e severità degli stress estivi.


Carta d'identità di Resilvigna

Tecniche di miglioramento di resilienza ed efficienza idrica per i vigneti dell'areale piacentino è un progetto dedicato alla viticoltura della provincia di Piacenza dove sono censiti circa 5.300 ettari di vigneto e dove la coltura della vite ha una lunghissima tradizione e oggi è praticata principalmente nelle aree collinari e pedemontane.

Partito ad aprile 2020 e della durata di due anni e mezzo, è finanziato nell'ambito della Misura 16.01 del Psr 2014-2020 della Regione Emilia Romagna e ha come fine quello di migliorare la resilienza idrica dei vigneti nell'areale dei Colli Piacentini.

Il progetto è coordinato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza e vede la partecipazione dell'Azienda Vitivinicola i Salici di Claudio Gazzola, dove sono state effettuate le prove relative a questa prima azione, della Tenuta Pernice Società Agricola, della Cantina Sociale di Vicobarone Società Cooperativa Agricola, e dell'Azienda Vitivinicola Villa Rosa di Illari Andrea. A Centoform Srl è invece affidata la parte legata alla formazione.


La formazione che è stata e quella che sarà

Durante il 2021, al fine di promuovere e svolgere al meglio l'attività relativa alla formazione, sono stati organizzati degli appositi incontri rivolti ai partner del progetto e a tutti quei soggetti esterni interessati al tema.

Il Corso startup in tecniche di miglioramento di resilienza ed efficienza idrica in vigneto, della durata di 19 ore, è stato suddiviso in cinque incontri ospitati dai partner di Resilvigna. Si è partiti lo scorso 18 novembre presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, con la lezione introduttiva, per arrivare all'ultimo in ordine di tempo dello scorso 2 dicembre presso la Cantina Sociale di Vicobarone Società Cooperativa Agricola.

Ogni incontro, che ha visto la partecipazione di diversi attori del comparto agricolo, produttori e tecnici e che si è concluso con il rilascio di un attestato di frequenza, si è concentrato su una tematica diversa e ha visto i protagonisti discutere di argomenti riguardanti le problematiche del vigneto e le relative possibili soluzioni.

L'attività di formazione però non finisce qui: altri incontri e visite guidate sono infatti previsti nel 2022. Rimanete sintonizzati per essere sempre aggiornati.

 


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Iniziativa realizzata nell'ambito del PSR Emilia Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del PEI per produttività e sostenibilità dell'agricoltura, Focus Area 4B – Progetto: Tecniche di miglioramento di RESILienza ed efficienza idrica per i VIGNeti dell'Areale piacentino. RESIL-VIGNA

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