La Regione Sardegna non aveva ancora inviato ad Agea gli aggiornamenti dei layer necessari al consolidamento e alla validazione delle Plt, Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento, e tale mancato invio non ha consentito l'aggiornamento della Carta dei Suoli Nazionale, determinando così il mancato pagamento a molte aziende agricole sarde dagli aiuti del Primo e Secondo Pilastro della Politica Agricola Comune sull'anticipo per la campagna 2024.

 

Le anomalie bloccanti - in pratica - sono state determinate dal mancato apporto di informazioni al sistema, che di per sé ha semplicemente riconosciuto i boschi - quindi aree non eleggibili ad aiuto comunitario - e non le Plt.

 

Pertanto Agea riaprirà una nuova sessione di validazione per l'aggiornamento nella Carta dei Suoli Nazionale dei layer precedentemente trasmessi dalla Regione Sardegna per il riconoscimento delle superfici di pascolamento nelle aree boschive dell'isola, ma che non erano stati successivamente aggiornati con i risultati dei controlli sul campo.

 

Ciò consentirà una definizione più completa delle cosiddette Plt e quindi il pagamento delle domande di aiuto della campagna 2024 rimaste al momento sospese a causa delle anomalie generate da tale mancato necessario aggiornamento.

 

È stato questo l'esito di una riunione tenutasi stamani in videoconferenza tra il direttore di Agea Coordinamento Salvatore Carfì, il direttore dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Sardegna Giorgio Cicalò e il direttore dell'Organismo Pagatore sardo (Argea) Gianni Ibba.

 

Agea fornirà supporto a Regione Sardegna

Le parti hanno concordato un cronoprogramma di interventi immediati che prevede l'effettuazione dei necessari controlli in campo da parte degli operatori della Regione a cui Agea fornirà la necessaria tecnologia geospaziale al fine di procedere più velocemente e automaticamente all'aggiornamento dei layer in questione.

 

"Si è trattato di un confronto più che positivo - ha dichiarato Salvatore Carfì, direttore di Agea Coordinamento - che ci ha consentito di fare chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità, con l'obiettivo comune di tutelare l'interesse primario degli allevatori sardi esclusi momentaneamente dai sostegni Pac".

 

"A noi - ha aggiunto - non interessano le polemiche che alcune associazioni di categoria hanno strumentalmente alimentato in questi giorni facendo ricadere su Agea responsabilità che francamente non ha e pertanto ci siamo resi disponibili a riaprire immediatamente una nuova sessione di validazione delle Plt proprio per venire incontro alle esigenze espresse dalla Regione Sardegna".

 

Carfì inoltre ha sottolineato: "La Carta dei Suoli ha infatti introdotto un nuovo e più efficace sistema di interpretazione dell'uso del suolo che ha reso automatici i controlli e snellito gli adempimenti burocratici a carico degli agricoltori. Tuttavia la realtà del suolo italiano è caratterizzata da numerose specificità che, come nel caso delle aree boschive sarde destinate al pascolamento, necessitano di verifiche e controlli sul campo per essere individuate, definite e interpretate con maggiore precisione. Tali verifiche sono demandate alle regioni e noi siamo contenti che la Regione Sardegna si sia resa disponibile nell'immediato ad aggiornare i necessari layer del Sian al fine di consentire allo stesso Organismo Pagatore sardo di procedere con i pagamenti dovuti".

 

"Questi aggiornamenti - ha concluso Carfì - resteranno consolidati all'interno del Sian ed arricchiranno ulteriormente un patrimonio di dati già notevole, e che la Regione Sardegna potrà utilizzare per programmare le proprie politiche territoriali anche oltre lo stesso ambito agricolo".

 

La storia recente delle Plt

Agea Coordinamento con una prima circolare (Circolare Agea n. 25772 del 6 aprile 2023) ha disciplinato la materia delle Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento (Plt) in vista dell'applicazione della nuova programmazione 2023-2027, passaggio che ha comportato alcune novità rispetto alla passata programmazione, rendendo necessario un più attento censimento delle aree boscate e di macchia dove si svolgono tali pratiche, come peraltro richiesto dall'Unione Europea, e apportando alcune semplificazioni, come per esempio l'unificazione della tara da sottrarre ai fini del computo degli aiuti al 30%, ma soprattutto attuando delle procedure di controllo in loco - demandate alle regioni e alle province autonome - in grado di ben identificare le Plt.

 

Con una successiva circolare - la n 97806 del 30 dicembre 2023 - Agea Coordinamento detta alle regioni le modalità operative per il consolidamento e la validazione dei layer sulle Plt, dettando anche una scadenza: il 30 gennaio 2024, data che con l'incontro di oggi viene derogata, per consentire gli aggiornamenti necessari.

 

Infine, oltre ai periodici aggiornamenti delle particelle già censite come Plt, le regioni e le province autonome possono anche individuare nuove Plt, esclusivamente a condizione che provvedano a delimitare e verificare ex ante le superfici con controllo in loco o con altri rilievi e dati almeno equivalenti, per verificare che effettivamente abbiano le caratteristiche proprie delle Plt e sia esercitata l'attività di pascolamento, così come previsto dall'articolo 2, paragrafo 1, lettera f, del Decreto del ministro dell'Agricoltura del 4 agosto 2023 n 410739 e recepito nella già citata circolare Agea del 30 dicembre 2023.