Dopo i cereali diamo una sbirciata anche al mercato del latte e dei latticini nell'Unione Europea.
Sempre da notare che i capi in produzione di latte nell'Unione Europea sono in progressiva riduzione: da 20,1 milioni nel 2023 ai 19,7 milioni stimati per il 2025. Per il 2025 si prevede (dati previsioni analisti Usda – United States Agricolture Dpt.) una produzione di 149,4 milioni di metri cubi di latte, con una lieve riduzione (-0,2%) rispetto alla stima del 2024.
Rispetto al passato, dunque, l'aumento delle produzione per capo non riesce a compensare completamente la riduzione del numero degli animali in produzione. Il progressivo calo dei margini per gli operatori assieme a una legislazione sempre più stringente, spinge tendenzialmente alla chiusura degli impianti più piccoli.
Il consumo di latte liquido nell'Ue è parimenti visto in diminuzione (-0,3%) passando nel 2025 a 23,5 milioni di tonnellate.
La produzione di foraggi rimane l'asse economico portante del settore nell'intera Unione Europea: la domanda interna è forte, l'esportazione in crescita.
Nonostante il calo della produzione di latte, la produzione di formaggi sarà infatti presumibilmente ancora in crescita passando a 10,8 milioni di tonnellate (+0,6%). L'incremento del consumo pare sia dovuto soprattutto al settore Ho.Re.Ca. mentre l'export privilegia soprattutto i formaggi di specialità, inclusi i prodotti Dop e Igp.
L'export Ue di formaggi per il 2025 è previsto in 1,4 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,4% rispetto all'anno precedente. La maggiore attenzione alla produzione di formaggi va a discapito del burro, per il quale è previsto un calo produttivo (2,1 milioni di tonnellate nel 2025; -1%). La riduzione produttiva è però minore di quella vista nel 2024 per effetto degli alti prezzi raggiunti da questa soft-commodity, che vede un minor consumo in territorio comunitario ma una buona esportazione (+4% stimato per il 2025).
In sintesi: segnali di debolezza del settore allevamento (soprattutto i piccoli), bene il caseario.