Bruciare paglia e legname è il modo più antico di produrre energia, ma anche il più “moderno”. Le biomasse vegetali – soppiantate negli ultimi due secoli da carbone, petrolio e sistemi idroelettrici – sono tornate ad essere una fonte energetica importante.
Trasformate in cippato facilmente combustibile o confezionate in pratici pellet, fermentate all’interno di digestori per la produzione di biogas o utilizzate per produrre alcoli oli combustibili per motori a scoppio e motori diesel, le materie prime vegetali sono divenute una risorsa fondamentale per l’economia di ogni Paese.
L’impiego delle biomasse d’origine agricola – secondo i dati dell’Italian Biomass Association, Itabia – copre attualmente appena il 2-3% del fabbisogno energetico italiano, ma la materia prima vegetale, se opportunamente sfruttata, potrebbe esprimere un potenziale pari a 16-18 Mtep coprendo addirittura il 10% dei consumi energetici del Paese.
Questo in un contesto che prevede - in base alla Direttiva europea 28/2009 - che l’insieme delle energie rinnovabili debba arrivare a coprire, entro il 2020, il 17% del fabbisogno nazionale.
Per il loro potenziale, e per la loro qualità di fonti rinnovabili, presenti e accessibili sul territorio, le biomasse sono dunque destinate ad acquisire nei prossimi anni un’importanza sempre maggiore; ma per favorirne lo sviluppo e per industrializzarne il processo produttivo occorrono macchine e attrezzature sempre più efficienti e specializzate.
Proprio a questo scopo è nato Eima Energy, il Salone dei prodotti, delle tecnologie e dei servizi per le fonti energetiche rinnovabili, collocato all’interno di Eima International, la grande rassegna delle macchine e attrezzature per l’agricoltura organizzata da Unacoma Service, che si svolge alla Fiera di Bologna dal 10 al 14 novembre prossimo con la partecipazione di 1.600 industrie costruttrici.
Ricco di oltre 100 industrie espositrici, Eima Energy presenta quest’anno l’importante novità della partecipazione Enama, l’Ente nazionale meccanizzazione agricola, e di tutti gli enti che rappresentano la filiera dell’agricoltura e della meccanizzazione. Rafforzato proprio dalla presenza dell’Enama - impegnato nel settore delle bioenergie con il recente “Progetto Biomasse” - Eima Energy si rivolge ai tecnici e agli esperti delle fonti rinnovabili, ma anche alla vasta platea degli agricoltori e degli utenti comuni, interessati alle nuove tecnologie energetiche.
Strutturato per accogliere produttori e distributori di biocombustibili solidi, liquidi e gassosi, di tecnologie impiantistiche per la conversione energetica dei biocombustibili e la produzione di energia solare, fotovoltaica ed eolica, il salone di Eima Energy si articola in due sezioni, una statica e l’altra dinamica.
Collocata all’interno del padiglione 35 del quartiere fieristico, su una superficie complessiva di 5 mila metri quadrati, la sezione statica della rassegna prevede l’allestimento di stand dedicati alle aziende e spazi istituzionali per l’Enama e per i soggetti della filiera, che comprende anche il Governo e le amministrazioni regionali.
La sezione dinamica, collocata all’esterno, nel vasto piazzale identificato come area 48 (su una superficie di circa 6 mila metri quadrati), consentirà al pubblico di vedere in azione bracci meccanici per il legname, sistemi di trasporto dei residui vegetali, tecnologie di conversione energetica, mezzi meccanici per il taglio e la triturazione della materia prima ed ogni altro genere di macchinario per la gestione delle biomasse.
Un’esposizione di alto contenuto tecnologico e professionale, ma finalizzata anche alla divulgazione e alla promozione di quella cultura dell’energia pulita che risulta nelle priorità dei ministeri delle Politiche agricole, dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, patrocinatori dell’evento fieristico. In questa prospettiva, l’edizione 2010 di Eima Energy prevede un calendario denso di convegni, tavole rotonde, seminari, visite didattiche e persino sopralluoghi tecnici presso aziende della provincia bolognese, per vedere alcune tra le più interessanti applicazioni dei sistemi energetici “verdi”.
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Fonte: BolognaFiere