Cambiano i gusti dei consumatori e le esigenze degli agricoltori e del mercato, e alle nuove varietà sono richieste caratteristiche intrinseche ed estrinseche innovative rispetto al panorama varietale attuale. Ricerca pubblica e privata assumono un ruolo determinante, svolgendo un'intensa attività di miglioramento genetico.

Il 27 agosto il CReSO - Consorzio per la ricerca e la sperimentazione per l'ortofrutticoltura piemontese - ha organizzato un incontro tecnico-divulgativo, che segue le mostre pomologiche di luglio ed inizio agosto, per fare il punto sull'innovazione varietale per il segmento tardivo del mercato di pesche ed albicocche. In queti ultimi anni il CReSO ha potuto testare e valutare nelle proprie parcelle sperimentali alcune di queste varietà ed ha elaborato per l’anno in corso una serie di dati preliminari. 'Si è ritenuto opportuno illustrarli e presentarli al pubblico interessato - spiega Silvio Pellegrino direttore del CReSO - per condividere e discutere le informazioni sulle nuove acquisizioni, e raccogliere pareri in merito da parte di chi lavora nel settore.'

'Oltre ai dati sperimentali, che necessitano ovviamente di conferme nel corso degli anni a venire, - continua Lorenzo Berra Responsabile del Dipartimento di Innovazione Varietale del CReSO - io ed i miei collaboratori abbiamo allestito una mostra pomologica che ha consentito ai presenti di vedere da vicino i primi frutti appena raccolti delle nuove varietà. Inoltre, la presentazione dei dati relativi è stata accompagnata da un’eloquente galleria fotografica curata da Cristiano Carli, con lo scopo di mostrare iconograficamente l’aspetto del frutto in pianta. Abbiamo inoltre deciso di descrivere ogni singola varietà per mettere in evidenza i punti di forza e quelli di debolezza, spaziando dagli indicatori del profilo organolettico all’habitus vegetativo e alle esigenze della pianta.'

 

Per prima cosa le pesche e le nettarine tardive

L'incontro si è aperto con le nuove nettarine a polpa gialla, dove le varietà di riferimento per l'epoca tardiva (data di raccolta dal 3 al 13 agosto circa) rimangono Nectaross e Diamond Ray*. Procedendo oltre la metà del mese di agosto, si può incontrare una selezione interessante, edita da Star Fruit, ma ancora in fase di sperimentazione presso la stazione sperimentale di Manta; questa varietà è caratterizzata da elevata produttività, sapore dolce e aromatico e dal colore esteso ed attraente.
Passando alle pesche a polpa gialla, la rassegna si è aperta con Diamond Princess* (4 agosto, + 11 Redhaven) e Royal Lee® Zaipela* (+ 13), dolcissima e subacida. La settimana successiva, incontriamo Rome Star*, la varietà di riferimento per l’epoca. A seguire si ha Zee Lady® Zaijula* (+ 24) con aspetto e sapore molto apprezzato, buona produttività e albero di facile gestione. Chiudono il gruppo delle pesche tardive a polpa gialla Summer Lady* e Royal Jim® Zaigadi*, il cui stacco per il 2008 si è collocato tra il 22 e il 24 agosto. Entrambe sono dotate di aspetto attraente, grazie all’intenso colore dell’epicarpo, e garantiscono anche buon calibro e tratti organolettici molto apprezzati.
Il gruppo delle pesche tardive a polpa bianca è invece guidato da Alirosada*, Bellerime® Maillarime*e Aliblanca* che nell'anno in corso sono maturate presso l'azienda di Manta (Cn) rispettivamente il 2, l’11 e il 28 agosto. Mentre Alirosada* assicura pezzatura costante elevata e uniforme, Bellerime® si caratterizza piuttosto per la soddisfacente produttività. Aliblanca*, già avviata in sperimentazione estesa con l’intento di sostituirla a Michelini, migliora quest’ultima per intensità ed estensione del colore, mantenendo al contempo sapore buono, addirittura migliore di Michelini per l’assenza di retrogusto amarognolo.

 

Le albicocche per il periodo tardivo

Le novità più intriganti per il settore tardivo riguardano sicuramente l’albicocco. Partendo dalla Tonda di Costigliole, tradizionale riferimento locale per l’epoca tardiva (17 luglio nel 2008), si procede, seguendo la cronologia della maturazione, con Lady Cot*, Harval* e Bergeron, raccolte a cavallo tra il 18 e il 19 dello stesso mese. Procedendo ulteriormente nel periodo si trova Zebra® Priboto* (cultivar distribuita in esclusiva) che presenta elevata tenuta di maturazione in pianta, buona resistenza al cracking, frutto acidulo e di media qualità gustativa con pezzatura elevata, forma oblunga e regolare, con tipica sutura evidente. Il mese d'agosto presenta come varietà d'apertura Ardore* (matura il 1 di agosto) che ha sapore dolce, buono ed equilibrato. La sua maturazione disforme (le due guance non maturano contemporaneamente) porta a raccogliere frutti con una parte verde.

Maturano entro la prima settimana del mese di agosto anche Tardirouge® Revlar*, Faralia* e Farely*. La prima è una varietà molto rustica, autofertile e produttiva, ma il frutto è di sapore medio, acidulo. Faralia* e Farely* aprono invece il segmento tardivo della serie Carmingo®, edite da IPS-International Plant Selection. Tutta la serie, ad eccezione di Farely*, è autofertile. Tra l’11 e il 18 di agosto si collocano poi Bergecot® Servine*, Jenny Cot® Larclyd* e Boucheran® Boutar*. Jenny Cot® Larclyd* è interessante per quanto riguarda produttività, sapore e pezzatura del frutto; è però caratterizzata da maturazione non uniforme e polpa semi-spicca. Infine, il 22 agosto, è maturata quella che i ricercatori del CReSO considerano la vera sorpresa in materia di albicocco tardivo che è Farbaly*. Essa è infatti apparsa come la più interessante tra le extra-tardive (è maturata il 22 agosto, 42 dopo Laycot*) della serie Carmingo®, a causa dei suoi frutti di elevata qualità, albero di facile gestione ed autofertile con frutti di dimensioni elevate, forma ellittica regolare e di buona tenuta di maturazione in pianta. Anche l’aspetto estetico è ottimo grazie al colore di fondo aranciato accompagnato da un sovraccolore rosso vivo esteso su circa il 25% della buccia. Il sapore, dolce ed equilibrato, conferisce a questa albicocca il marchio di bella da vedere quanto buona da mangiare. Nel percorso di maturazione tardiva si inseriscono anche Augusta2* e Augusta3*, pur essendo entrambe alla prima produzione. Sono apparse di discreto interesse, in particolare per il sapore eccellente (15,1 °Brix); tra i punti deboli si segnala la pezzatura medio-piccola e il colore non così attraente come quello di alcune delle varietà descritte in precedenza.
'L’esame dei materiali genetici costituiti negli ultimi anni consente - dice Lorenzo Berra del CReSO -, forse per la prima volta, di pensare ad una albicocchicoltura tardiva, che fornisca frutti di qualità lungo tutto il mese di agosto permettendo  un’estensione del calendario di offerta, senza rinunciare alla qualità eccellente delle cultivar di piena stagione. Sotto il profilo del marketing, il segmento tardivo dell’albicocca è appannaggio della regione francese della Drôme, dove è coltivata la tradizionale “Bergeron” che però presenta qualità gustative mediocri. Le nuove varietà che il CReSO ha presentato nell'incontro - continua Lorenzo Berra del CReSO - hanno caratteristiche organolettiche molto interessanti e valide (sapore, aroma, consistenza, tenuta di maturazione, colorazione e presenza estetica) senza nulla da invidiare alle albicocche di piena stagione. Queste piante traggono origine da un'attività di miglioramento genetico nata alla fine degli anni '80, quando spedizioni di ricercatori statunitensi e neo zelandesi si sono spinte nelle alte vallate del Pakistan, ai piedi del Karakorum, dove sono diffuse popolazioni spontanee di albicocco di montagna. Hanno raccolto semi da piante che maturano lungo tutta l'estate. Attraverso successive generazioni d'incrocio naturale con varietà europee sono state ottenute le cultivar che saranno presentate a Manta. Un mix di qualità tradizionale mediterranea e di rusticità dei frutti di monte.'