Utilizzata in diversi settori, la canapa è una coltura dalle molte potenzialità, alcune di esse sono già conosciute, mentre altre sono ancora da scoprire. Ed è per questo che è stato ideato il progetto "Canapa: una coltura da riscoprire" approvato nell'ambito del Psr Puglia 2014-2020, Misura 1, Sottomisura 1.2.

L'obiettivo del progetto è, infatti, quello di sostenere iniziative e attività per far conoscere agli imprenditori agricoli, ai titolari di imprese forestali, ai gestori del territorio e ai giovani interessati ad intraprendere un'attività in questo settore tutte le innovazioni e le informazioni necessarie per entrare del mondo della canapa.
 

Canapa: una coltura, tanti usi

Nel secolo scorso l'Italia è stata uno dei principali produttori mondiali di canapa tessile con circa 100mila ettari coltivati. La fibra di canapa è stata poi sostituita dalle fibre tessili artificiali causando una drastica diminuzione degli ettari dedicati a questa coltura. Inoltre, la crescente sensibilità ambientale ha portato alla messa al bando del processo di macerazione in umido necessario alla produzione della fibra di canapa per uso tessile: le nazioni asiatiche, pertanto, sono divenute il fulcro della produzione mondiale di canapa.

La riscoperta dell'interesse degli imprenditori agricoli per questa coltura è avvenuta grazie alla necessità di diversificare le coltivazioni, oltre alle minori restrizioni legislative imposte alla coltivazione della specie e alla messa a punto di nuove agrotecniche sostitutive della macerazione in umido.

Sono nate così numerose micro-filiere che lavorano le diverse parti della pianta di canapa: semi, infiorescenze e fusto, ottenendo interessanti prodotti. Infatti, dai semi si può estrarre un olio particolarmente ricco di omega 3, 6 e 9 che lo rendono un importante integratore alimentare. Dai semi si possono inoltre estrarre delle sostanze lipidiche che rappresentano un importante componente nella produzione di prodotti cosmetici e di saponi. Dopo l'estrazione dei grassi, i panelli esausti che si ottengono possono essere utilizzati in miscela con diversi sfarinati per realizzare diversi prodotti da forno come pasta e pane.

Le infiorescenze, invece, possono essere utilizzate per l'estrazione di cannabinoidi non psicoattivi quali il Cbd (cannabidiolo), che può avere diversi e interessanti impieghi come integratore alimentare, analgesico, antinfiammatorio, antischemico, antidiabetico.
Il canapulo (fusto ripulito dalla fibra) può essere utilizzato, opportunamente miscelato con calce, come intonaco nell'ambito della bioedilizia, per la produzione di teli per pacciamatura, per produzione di carta e cartoni. La fibra corta può essere utilizzata come coibentante termo-acustico, come materiale per imballaggi e addirittura per realizzare alcune componenti delle auto come pannelli e sedili.

Un mondo, quello della filiera della canapa, che sta iniziando ad emergere ma sono ancora tante le potenzialità da approfondire per portare nuovi sbocchi commerciali.
 

Agromnia

Agromnia, società cooperativa che si occupa da anni della progettazione di percorsi formativi e dello studio delle problematiche derivanti dai rapporti tra agricoltura, ambiente e territorio, nell'ambito di questo progetto ha realizzato una serie di iniziative per creare una rete di relazioni, unendo diversi settori produttivi e creando sinergie e coesione con la ricerca.

Per migliorare lo scambio di conoscenze e informazioni, e dare impulso allo sviluppo di adeguate capacità imprenditoriali nella filiera della canapa, Agromnia ha organizzato i seguenti eventi: