Il mese di marzo ha evidenziato un assetto circolatorio in linea con le analisi precedenti, con l'Europa contesa tra l'anticiclone e le ultime infiltrazioni a carattere più freddo, specie sui settori più orientali.
Anche il mese di aprile, dopo un inizio titubante e molto mite, sta mostrando una maggiore dinamicità; la tendenza per maggio appare invece improntata verso le prime importanti invasioni calde stabilizzanti, ma - come accennato - intervallate ancora da possibili ritorni instabili più probabili nella seconda parte del mese. La prognosi a lunga scadenza indica, comunque, un mese più asciutto del precedente.
Comparazione col precedente outlook
Questa fase stagionale è, secondo la statistica climatica, denotata da un clima spesso instabile dettato dagli ultimi affondi freddi sull'Europa centro occidentale, in contrapposizione alle più miti ed umide correnti in risalita dai quadranti meridionali.
In maggio avvertiremo pertanto le prime stabilizzazioni strutturate, con precipitazioni notoriamente meno abbondanti e temperature che in alcuni casi si orienteranno su note miti o addirittura calde. Al momento, esaminando le ultime elaborazioni modellistiche previsionali, sussiste il rischio di un probabile guasto del tempo più incisivo nella seconda parte del mese.
Italia settentrionale
Il mese di maggio aprirà le danze con variabilità sparsa associata a piovaschi, in particolare sui settori occidentali e sulle Alpi, maggiori schiarite invece al Nordest.
Tempo caldo e stabile dalla fine della prima settimana a circa metà mese, quando un fronte instabile con qualche temporale potrebbe imporre una pausa, dapprima tra alto Piemonte e Lombardia, poi successivamente verso il Nordest.
Fino al 23 non mancheranno ampie schiarite con una prevalente ventilazione di libeccio, ma l'ultima parte del mese verrebbe caratterizzata da temporali in evoluzione da Ovest verso i settori di Levante, con un peggioramento del tempo su tutto il Nord seguito da un calo generale delle temperature.
Il mese al Nord si presenterà nel complesso mite e sostanzialmente asciutto.
Italia centrale
Primi giorni di maggio variabili con piovaschi anche al Centro, specie sul lato occidentale della Sardegna e sulle zone interne peninsulari; maggiori schiarite invece sul settore Adriatico.
Fase più stabile e calda sino al giro di boa mensile, quando un fronte instabile con qualche rovescio andrà ad interessare marginalmente Toscana, Umbria, Marche ed in parte l'Abruzzo.
Nei giorni successivi, fino al 23 circa, non si prevedono eventi di rilievo, con ampie schiarite ed una prevalente ventilazione di libeccio. L'ultima parte del mese potrebbe essere caratterizzata, come per il Nord, da temporali di locale forte intensità, dapprima su Toscana e Lazio, in successiva estensione alle restanti aree con un calo generale delle temperature.
Maggio quindi nel complesso stabile con temperature oltre la norma, solo negli ultimi giorni potrebbe presentarsi capriccioso.
Italia meridionale
Variabile con piovaschi nei primi giorni del mese, specie sul lato occidentale tra Campania e settori interni appenninici; meglio invece sul settore Adriatico e Ionico, con ampi spazi sereni.
L'alta pressione garantirà una fase molto calda e stabile dalla fine della prima settimana a circa metà mese, quando un fronte instabile metterà fine all'egemonia del bel tempo, con qualche piovasco sui rilievi.
La seconda decade verrà caratterizzata da ampie schiarite e da una prevalente ventilazione settentrionale sostanzialmente asciutta; a seguire, la rotazione dei venti sui quadranti di libeccio, porteranno un cambiamento con temporali anche forti sulla Campania, in successiva estensione alle restanti aree con una diminuzione generale dei valori termici.
Maggio prevalentemente caldo e asciutto anche per il Sud Italia, in un contesto spesso ventoso.
Situazione teleconnettiva primavera-estate 2021
La situazione teleconnettiva mostra ad oggi una tendenza molto complessa, in particolare sul piano delle anomalie, ma andiamo con ordine.
Una Nina moderata in attenuazione ed il graduale riassorbimento delle anomalie presenti nel Nord del Pacifico hanno avuto un ruolo fondamentale e lo saranno anche nell'immediato futuro qualora si mantenessero, specie per il prossimo inverno in quanto l'Europa potrebbe vivere una stagione molto dinamica.
Tra l'altro, sul settore Atlantico è stata registrata l'attesa e prevista svolta della Nao verso la negatività, anche se non ci si aspettava un calo così deciso, viste le relative Sst.
Da considerare che il passaggio in fase positiva avuto a fine inverno ha coinciso con L'Ese Cold, ma ha toccato valori troppo elevati, pronta a calare appena il Vp (Vortice polare) inizierà il fisiologico decadimento stagionale con il consueto "final warming".
Tale evento segna come di consuetudine l'inizio della stagione estiva, anche se il mantenimento di una spiccata vorticità in troposfera potrebbe preservare un'attitudine agli scambi zonali, in particolare alle medie e basse latitudini, la quale potrebbe portare all'alternanza tra anticicloni africani e sortite continentali più fresche.
In vista dell'estate, dopo una primavera ove non si sono fatte attendere la prime parentesi subtropicali, potrebbe continuare un andamento orientato al mantenimento del flusso zonale, con flussi spesso umidi e freschi da Ovest che dovrebbero limitare la durata delle ondate di caldo africano.
Tendenza successiva prossimi mesi Italia
Dalle ultime analisi la tendenza tardo-primaverile potrebbe quindi orientarsi verso un clima umido ed instabile, in contrapposizione ai richiami di aria calda nordafricana, che colpirebbero in particolare le regioni del Sud.