La parentesi più mite di stampo autunnale sta per volgere al termine, in quanto sul nostro Paese torneranno a scorrere correnti d'aria più fredde dai quadranti settentrionali. Valori termici quindi in nuova diminuzione, con rovesci e nevicate fino a bassa quota proprio nel corso del prossimo weekend, anche se si tratterà solo di una breve fase presto stemperata dall'azione più umida atlantica, la quale garantirà per l'Europa un avvio di dicembre ricco di perturbazioni.

 

Il punto della situazione

In questa prima parte della settimana una profonda depressione si è spostata dal Regno Unito verso le coste meridionali della Norvegia. Il vasto vortice ciclonico richiama da un lato aria piuttosto fredda, in discesa dal circolo polare artico verso l'Europa orientale e Medio Oriente, mentre dall'altro scorrono correnti più miti ed umide atlantiche, le quali hanno interessato parte del Mediterraneo. All'interno di queste ultime ha viaggiato una modesta perturbazione che ha condizionato il quadro meteorologico anche di alcune regioni italiane con l'innesco di fenomeni in rapida evoluzione, ma generalmente deboli o al più moderati.

 

Dalle piogge alle nebbie

Nel corso delle prossime ore il tempo andrà però a migliorare, anche se il contesto resterà comunque su una base di incertezza con frequenti annuvolamenti in transito, a tratti anche compatti, specialmente al Nord e su alcune aree del Centro. Residue precipitazioni continueranno ad interessare alcuni tratti dei settori nordorientali, della Toscana e dell'Umbria.

 

Una minor ventilazione ed una generale ripresa dei valori barici in sede mediterranea favoriranno congiuntamente un maggior accumulo dell'umidità nei bassi strati, la quale si tradurrebbe nel ritorno delle nebbie soprattutto sulle pianure settentrionali e nelle vallate interne del Centro, mentre al Sud e sulle due isole maggiori arriveranno ampi spazi sereni.

 

L'ulteriore consolidamento della timida area anticiclonica che si eleverà dal continente africano verso la Francia regalerà un quadro meteorologico generalmente più stabile, con effetti anche sull'Italia. Nella giornata di venerdì 29 novembre avremo, difatti, una maggior presenza di foschie e nebbie che si presenteranno quindi fitte e diffuse, con cieli grigi anche di giorno specie in Val Padana.

 

La fase stabile sarà breve

Come accennato, l'intermezzo tra una perturbazione e l'altra non durerà molto, perché alle porte del fine settimana l'ulteriore elevazione dell'alta pressione verso la Germania attiverà una risposta fredda in discesa verso il Mediterraneo: tali correnti, incanalandosi in un corridoio molto stretto tra Polonia, Repubblica Ceca e Austria, raggiungeranno i mari italiani sui quali si verrà a formare una goccia fredda.

 

Ci ritroveremo di fronte alla classica configurazione barica proficua per instabilità diffusa, specialmente sulle nostre regioni centrali adriatiche ed il Sud Italia, con fenomeni localmente abbondanti e nevicate sui rilievi a quote sempre minori, anche grazie ad una generale flessione dei valori termici.

 

Goccia fredda in azione nel weekend

L'impulso freddo in arrivo dai Balcani porterà quindi piogge e nevicate che culmineranno proprio nel corso del weekend. Le correnti impatteranno sull'Italia dando il via ad una fase instabile di stampo prettamente invernale. Le precipitazioni più intense sono attese sulle regioni centromeridionali già dalla giornata di sabato 30 novembre, con fioccate in alta collina dai 500 metri di quota, specie sui settori del versante adriatico.

 

Poche novità anche per domenica, primo giorno del mese di dicembre, in quanto avremo ancora condizioni a tratti perturbate al Sud e sulla Sicilia, dove saranno presenti precipitazioni diffuse accompagnate da una sostenuta ventilazione dai quadranti settentrionali. La neve imbiancherà sempre i rilievi appenninici, ma solo dai 1.000-1.200 metri circa.

Andrà meglio invece sulle regioni del Nord, con fenomeni scarsi o assenti in quanto sarà invece il sole a prevalere su queste aree, con al più le classiche nebbie in formazione nottetempo.

 

Prossima settimana: torna il flusso umido ed instabile atlantico

Dopo la fase instabile del weekend ne subentrerà subito un'altra, dettata dall'apertura della porta atlantica. L'alta pressione lascerà difatti spazio alle correnti oceaniche, le quali saranno quindi libere di circolare fin nel cuore del Mediterraneo per qualche giorno. Le perturbazioni in discesa dall'Oceano Atlantico raggiungeranno anche il nostro Paese provocando fenomeni localmente abbondanti.

 

Le ultime elaborazioni dai più autorevoli centri di previsione mettono ben in evidenza l'arrivo di una serie di corpi nuvolosi ben organizzati, pronti ad investire anche l'Italia. In tale contesto la probabilità di forti precipitazioni sarà alta, tant'è che già da martedì 3 dicembre inizieranno a colpire il Paese, seppur alternati a pause con ampi spazi soleggiati.

 

Un secondo impulso perturbato potrebbe arrivare nella seconda parte della settimana, con fenomeni anche a sfondo temporalesco, innescati dai forti contrasti tra le masse d'aria diverse ed i mari ancora sostanzialmente caldi per il periodo in particolare sulle regioni del Centro Sud e sulle due isole maggiori.

Quadro meteorologico più asciutto invece sulle regioni settentrionali, ove avremo spazi sereni al più disturbati dalle classiche nebbie in formazione durante le ore più fredde.

 

L'avvio di dicembre si presenterà nel complesso dinamico, pur sempre in un contesto termico piuttosto mite con temperature localmente oltre le medie del periodo, soprattutto grazie al teso flusso umido ed instabile dall'Atlantico.

Questo articolo appartiene alle raccolte: