Chiamato precedentemente Fluthiamide, flufenacet esplica la propria azione come antigerminello, inibendo la divisione cellulare a livello dei meristemi di accrescimento e del coleoptile delle graminacee. Viene assorbito prevalentemente per via radicale e attraverso i germogli, venendo poi traslocato in tutta la pianta per via xilematica.
Questa sostanza attiva appartiene alla famiglia chimica delle ossiacetoanilidi, e il Hrac l'ha inserita nel gruppo K3, ove ricadono gli erbicidi che inibiscono la divisione cellulare agendo sulla sintesi degli acidi grassi a catena molto lunga, ovvero i VLCFAs, acronimo di Very long chain fatty acids.
Di flufenacet esistono varie formulazioni, di cui alcune non in commercio al momento, sebbene debitamente autorizzate in Italia. La molecola può infatti essere trovata da sola, oppure in miscela con molecole fra le più disparate, come terbutilazina, metribuzin, diflufenican, isoxaflutolo, anche a tre vie, come quando viene miscelato con glifosate e metosulam. Quest'ultima per usi non agricoli e ricadente fra quelle non a catalogo. Si consiglia quindi di effettuare ricerche specifiche su Fitogest.com per individuare il formulato che contiene flufenacet più consono ai propri bisogni, verificandone anche l'applicabilità.
Spettro d'azione
In risaia si applica in camera sommersa, almeno trenta giorni prima della semina, sgrondando l'acqua prima di seminare. In tal caso, ricadono nello spettro d'etichetta molte delle più comuni infestanti del riso, come riso crodo (Oryza sativa var. sylvatica), Echinochloa spp., Heterantera spp., Ammania coccinea, Alisma plantago-acquatica da seme e Schoenoplectus mucronatus, anch'esso da seme.Quando applicato invece su altre colture, flufenacet riporta in etichetta malerbe quali sanguinella comune, giaccone, panico, sabbio, sorghetta, pur esplicando una certa azione anche su amaranto, borsa del pastore, centocchio, farinaceo, erba morella e poligonacee.