Sostenibilità
In termini climatici sono state rafforzate le pratiche obbligatorie per il clima e l'ambiente, la cosiddetta "condizionalità" che ogni agricoltore deve applicare per ottenere il sostegno diretto dei fondi europei. I requisiti minimi che i beneficiari della Pac dovranno rispettare vedono l'obbligo che in ogni azienda agricola almeno il 3% dei terreni coltivabili sia dedicato alla biodiversità e ad elementi non produttivi, con la possibilità di ricevere un sostegno tramite gli ecoregimi per raggiungere il 7%. Tutte le zone umide e torbiere saranno protette.
"Dalla fattoria alla forchetta"
In termini alimentari, è stata adottata la strategia From farm to fork i cui punti cardine sono più terra per l'agricoltura biologica, obiettivi di riduzione vincolanti per l'uso di fitosanitari necessari, standard di benessere degli animali da rivedere.Confermati in questo modo gli ecoregimi, ovvero lo strumento al quale si destina il 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti 2023-2027 della nuova Pac, ovvero quasi 49 miliardi di euro in cinque anni riservati per pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente. Inoltre, almeno il 35% dei fondi per lo sviluppo rurale sarà destinato a impegni agroambientali finalizzati alla promozione delle buone pratiche ambientali, climatiche e relative al benessere degli animali.
38 miliardi all'Italia
L'accordo informale dello scorso giugno, confermato adesso dalla Commissione Agricoltura, prevedeva per l'Italia più di 38 miliardi di euro dei 340 miliardi di bilancio europeo destinati alla Pac - quasi 50 con la quota di cofinanziamento nazionale - a partire dal 2023 distribuiti in sette anni.
Sostegno a piccole aziende e agricoltori più giovani
L'accordo prevede che almeno il 10% dei pagamenti diretti nazionali sia utilizzato per sostenere le piccole e medie aziende agricole. Gli Stati Ue potrebbero inoltre usare almeno il 3% dei loro bilanci della Pac per sostenere i giovani agricoltori.Si tratta di un esempio della "dimensione sociale" prevista dalla nuova Pac, ovvero i beneficiari della Pac dovranno rispettare il diritto sociale e del lavoro europeo per ricevere i fondi europei. In sintesi, gli agricoltori devono guadagnare una quota equa del profitto del cibo prodotto in modo sostenibile e i consumatori devono poter acquistare questo tipo di prodotti a prezzi ragionevoli.
Piani strategici nazionali
Tra le novità dell'accordo, troviamo l'introduzione di Piani strategici nazionali che di fatto trasferiscono il potere e le responsabilità di attuazione della Pac da Bruxelles agli Stati membri. Nel primo semestre del 2022 i Paesi membri dovranno ottenere l'approvazione della Commissione sui piani strategici di applicazione della Pac e poi prepararsi all'entrata in vigore della riforma, il primo gennaio 2023.A questo proposito, gli eurodeputati spingono affinché sia creato un meccanismo per collegare, al più tardi dal 2025, gli ispettori del lavoro nazionali con gli organismi pagatori della Pac per sanzionare le violazioni delle norme europee sul lavoro e e per proteggere i fondi dell'Unione europea.