Semaforo verde per la riforma della Politica agricola comune (Pac) per il periodo 2023-2027 da parte della Commissione Agricoltura dell'Europarlamento. Avanti anche con la strategia From farm to fork per rendere i sistemi alimentari più sostenibili. Nuovi criteri di condizionalità per ricevere i fondi diretti, introduzione di Piani strategici nazionali ed ecoregimi per obiettivi green. 340 miliardi di bilancio, 38 destinati all'Italia, 50 se si contano i finanziamenti nazionali previsti. L'ok finale è previsto per il prossimo novembre.

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Sostenibilità

In termini climatici sono state rafforzate le pratiche obbligatorie per il clima e l'ambiente, la cosiddetta "condizionalità" che ogni agricoltore deve applicare per ottenere il sostegno diretto dei fondi europei. I requisiti minimi che i beneficiari della Pac dovranno rispettare vedono l'obbligo che in ogni azienda agricola almeno il 3% dei terreni coltivabili sia dedicato alla biodiversità e ad elementi non produttivi, con la possibilità di ricevere un sostegno tramite gli ecoregimi per raggiungere il 7%. Tutte le zone umide e torbiere saranno protette.


"Dalla fattoria alla forchetta"

In termini alimentari, è stata adottata la strategia From farm to fork i cui punti cardine sono più terra per l'agricoltura biologica, obiettivi di riduzione vincolanti per l'uso di fitosanitari necessari, standard di benessere degli animali da rivedere.

Confermati in questo modo gli ecoregimi, ovvero lo strumento al quale si destina il 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti 2023-2027 della nuova Pac, ovvero quasi 49 miliardi di euro in cinque anni riservati per pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente. Inoltre, almeno il 35% dei fondi per lo sviluppo rurale sarà destinato a impegni agroambientali finalizzati alla promozione delle buone pratiche ambientali, climatiche e relative al benessere degli animali.


38 miliardi all'Italia

L'accordo informale dello scorso giugno, confermato adesso dalla Commissione Agricoltura, prevedeva per l'Italia più di 38 miliardi di euro dei 340 miliardi di bilancio europeo destinati alla Pac - quasi 50 con la quota di cofinanziamento nazionale - a partire dal 2023 distribuiti in sette anni.


Sostegno a piccole aziende e agricoltori più giovani

L'accordo prevede che almeno il 10% dei pagamenti diretti nazionali sia utilizzato per sostenere le piccole e medie aziende agricole. Gli Stati Ue potrebbero inoltre usare almeno il 3% dei loro bilanci della Pac per sostenere i giovani agricoltori.
Si tratta di un esempio della "dimensione sociale" prevista dalla nuova Pac, ovvero i beneficiari della Pac dovranno rispettare il diritto sociale e del lavoro europeo per ricevere i fondi europei. In sintesi, gli agricoltori devono guadagnare una quota equa del profitto del cibo prodotto in modo sostenibile e i consumatori devono poter acquistare questo tipo di prodotti a prezzi ragionevoli.


Piani strategici nazionali

Tra le novità dell'accordo, troviamo l'introduzione di Piani strategici nazionali che di fatto trasferiscono il potere e le responsabilità di attuazione della Pac da Bruxelles agli Stati membri. Nel primo semestre del 2022 i Paesi membri dovranno ottenere l'approvazione della Commissione sui piani strategici di applicazione della Pac e poi prepararsi all'entrata in vigore della riforma, il primo gennaio 2023.

A questo proposito, gli eurodeputati spingono affinché sia creato un meccanismo per collegare, al più tardi dal 2025, gli ispettori del lavoro nazionali con gli organismi pagatori della Pac per sanzionare le violazioni delle norme europee sul lavoro e e per proteggere i fondi dell'Unione europea.


Critiche dal Copa Cogeca

Il Copa Cogeca, l'organizzazione europea delle rappresentanze nazionali degli agricoltori e delle cooperative agricole dei Paesi membri, chiede di garantire "la fattibilità della transizione verso un sistema alimentare più sostenibile" in quanto "non si possono continuare ad aggiungere obiettivi e traguardi senza considerare i costi e gli impatti di queste proposte".


Soddisfatto Paolo De Castro

Una "politica funzionale a raggiungere obiettivi ambientali e sociali" ha dichiarato Paolo De Castro, coordinatore del Gruppo socialisti e democratici (S&D) in Commissione Agricoltura, secondo il quale si tratta di "una Politica agricola comune che salvaguarda la sua fondamentale impronta economica, ma che sarà anche funzionale al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, e in grado di garantire sicurezza agli agricoltori e ai cittadini europei fino al 2027".


Prossimi passi

Un accordo politico tra Commissione, Europarlamento e Consiglio sulla nuova Pac era stato raggiunto nello scorso giugno. Il prossimo passo, dopo la traduzione dei testi nelle lingue ufficiali dell'Unione europea, è il via libera definitivo in plenaria nella seduta del prossimo novembre e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale europea entro l'anno.  
In collaborazione con Marika Andreoli