Il 23 aprile scorso si è svolta a Bruxelles si è tenuta la prima tavola rotonda dei principali operatori coinvolti nella riforma della Pac, Politica agricola comune.

L’incontro, che ha coinvolto i rappresentanti degli Stati membri, delle associazioni dei coltivatori, delle Ong, delle industrie ed altri organismi interessati, è stato aperto dal Centro di ricerca Opera - European observatory on pesticide and risk analysis. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di discutere in merito agli strumenti che fornirà la nuova Pac a vantaggio della competitività dell’agricoltura europea nel contesto dell’economia globale.

  

Introduzione
Jaime Lillo, vice direttore generale alle Politiche rurali e delle acque, rappresentante della presidenza spagnola presso l’Unione europea, ha esposto il contesto generale nel quale si colloca la riforma della Pac e ha riferito l’approccio con cui la presidenza vuole contribuire a questo cambiamento. Adottando lo slogan 'Alimentazione e agricoltura: un settore strategico in Europa', ha evidenziato che l’attività agricola ha un ruolo strategico per via della sua natura multifunzionale che include la gestione sostenibile delle risorse naturali e la lotta ai cambiamenti climatici. La presidenza spagnola, infatti, vuole contribuire al processo di riforma della Pac, inserendo il potenziamento della competitività produttiva agricola europea come condizione indispensabile per la reale funzionalità del sistema economico Europeo e la sostenibilità della gestione delle risorse.

Il dibattito
Sebbene la strategia politica prevista per il 2020 sottolinei l’idea che l’agricoltura sia un settore chiave per la crescita e l’occupazione, la maggior parte degli europei non lo vedono come una priorità, tanto che la Pac è spesso oggetto di critiche.
In tal senso, l’opinione è differente negli Stati Uniti, in Cina e in India, dove la produzione alimentare è tenuta in alta considerazione. La percezione dell’opinione pubblica riguardo al fatto che l'agricoltura assorba la gran parte dei fondi europei - condizione aggravata dalla crisi economica attuale - può avere una ripercussione negativa sul raggiungimento dei traguardi fissati per la Pac.
E' quindi necessario sensibilizzare il pubblico sul ruolo della produzione alimentare rispetto al benessere per la società e al contributo per la lotta ai cambiamenti climatici.

La competitività del settore si gioca ora più che mai sulla funzione assunta per la protezione delle risorse naturali. Questi i propositi alla base di quella che la Commissione europea ha definito, per la strategia economica prevista entro il 2020, la 'crescita intelligente'.
In realtà le risorse disponibili sono limitate a causa dell’insufficiente supporto dato in Europa ad altri strumenti quali la 'Ricerca e lo sviluppo'. La 'crescita intelligente' infatti, dovrebbe essere supportata dalla trasmissione del sapere, mentre nella Pac questo modus operandi non è ancora a regime.
La nuova Pac ha l’occasione di cambiare l’attuale status quo stabilendo un supporto finanziario a livelli comparabili con i capitali impiegati per la ricerca e lo sviluppo da altri Paesi concorrenti; un sistema che promuova l’occupazione nel comparto ambiente anche attraverso il potenziamento della ricerca pubblica e privata; soluzioni appropriate perché le aziende agricole traducano le innovazioni in adeguamenti reali dell’impresa e, infine, sensibilizzando l’opinione pubblica in merito ai risultati raggiunti dallo sviluppo tecnologico.

La divulgazione dei saperi spesso non raggiunge un vasto pubblico, quindi non si traduce in opinione collettiva. L’opinione pubblica è la conditio che assicura una pressione sull’operato e sulle scelte delle istituzioni politiche, pertanto dovrebbe assumere il giusto peso.

L’agricoltura europea ha dunque molteplici obiettivi che la rendono un settore 'multi-funzionale': essa risponde alla funzione primaria di produrre cibo, ma anche di preservare il paesaggio, di produrre biocombustibili, di regolare economie rurali.

Se da un lato tale ruolo è ormai noto e assodato, la capacità competitiva dell’Europa sui mercati globali non si è adeguata in modo simultaneo, anzi risente ancora di una crisi economica legata a strategie politiche passate. Urge, pertanto, un adeguamento.
Dal dibattito è emerso che la multifunzionalità deve essere realmente espressa, pena la riduzione della capacità competitiva sui mercati esteri; l’opinione pubblica deve essere più presente sui temi della sicurezza alimentare e della Pac; le attività di ricerca devono essere supportate e soprattutto applicate nella realtà. Infine tutti questi obiettivi devono essere sostenuti da fondi economici adeguati.

A cura di
Erica Màttera, corrispondente italiano per Opera
European Observatory on Pesticide and Risk Analysis
Research Centre of Università Cattolica del Sacro Cuore
 

OPERA - European Observatory on Pesticide Risk Analysis

Opera  - European Observatory on Pesticide Risk Analysis - sostenibilità in agricoltura

www.opera-indicators.eu

Le recenti riforme europee della politica agricola comune e delle politiche ambientali sono un opportunità unica per migliorare la qualità di vita dei cittadini europei a condizione di una produzione agricola efficiente e moderna.

OPERA è un organismo accademico indipendente che intende contribuire allo sviluppo delle migliori pratiche agro-ambientali, assistere l'implementazione delle migliori idee e divulgare i migliori risultati delle ricerche. L'obiettivo di OPERA è quindi fornire raccomandazioni a tutti i decisori, dagli imprenditori agli amministratori del territori, al fine di migliorare l'efficacia delle politiche agricole in tutta l'Europa.

 

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