Come da statistica storica marzo potrebbe mostrarsi davvero "pazzo". Con l'avvicinarsi del primo mese meteorologicamente primaverile di questo 2025, l'Italia verrà caratterizzata da condizioni presumibilmente dinamiche, orientate quindi alla variabilità. Secondo gli ultimi aggiornamenti dai principali centri di previsione, il mese potrebbe difatti iniziare contraddistinto dal dominio atlantico, con precipitazioni diffuse soprattutto sulle regioni centrosettentrionali. Non solo piogge però, perché le fasi di maltempo verranno accompagnate anche da nevicate specie sulle Alpi, con la possibilità di vedere la dama bianca fin sulle quote collinari.
Inizio marzo con più stabilità
Così, dopo una prima fase instabile e piovosa, i valori barici andranno ad aumentare condizionando i primi giorni del mese, questo soprattutto grazie all'estensione di un'area di alta pressione di origine oceanica con massimi su Francia e Svizzera. Tale figura si unirà all'anticiclone africano, già noto per le sue ondate di calore estive, e questa combinazione darà origine ad una più vasta struttura la quale garantirà stabilità diffusa su gran parte dell'Europa, Italia inclusa.
Nel periodo compreso tra il 3 e l'8 marzo l'alta pressione sarà quindi la protagonista sul quadro meteorologico italiano, garantendo quindi giornate caratterizzate da ampi spazi sereni accompagnati anche da un sensibile aumento delle temperature, con massime che potrebbero sfiorare i 20°C al Centro Nord ed anche oltre sulle regioni meridionali, regalando pertanto un vero assaggio di primavera.
Nei giorni successivi, al termine della prima decade, l'anticiclone dovrebbe spostarsi verso Est lasciando scoperti i settori più occidentali successivamente influenzati dal flusso perturbato atlantico, quest'ultimo in grado di riportare il maltempo sull'Italia.
Colpo di coda invernale, calo termico con freddo in vista
Le ultime analisi dai centri di previsione a lungo termine confermano difatti la concreta probabilità di un nuovo evento di stampo invernale nel cuore del mese di marzo, quando correnti piuttosto fredde provocheranno una sensibile flessione delle temperature, le quali si disporranno al di sotto delle medie stagionali. Una configurazione barica che potrebbe favorire il ritorno della neve fino a quote molto basse, talvolta in collina, specialmente sulle regioni settentrionali e centrali del Paese.
Bilancio climatico di marzo 2025
Nonostante il possibile arrivo di una corposa ondata di freddo, le proiezioni dei modelli stagionali indicano un andamento climatico mensile con temperature in linea o leggermente superiori alla media su gran parte del territorio nazionale. La variabilità atmosferica sarà un elemento dominante, con fenomeni nel complesso nella norma o localmente superiori, a conferma dell'elevata dinamicità che caratterizzerà il periodo.
Italia settentrionale
Il mese di marzo verrà inizialmente caratterizzato dalla variabilità, con ampie schiarite pur in un contesto freddo. Al termine della prima decade l'arrivo di venti occidentali più umidi attiveranno rovesci con nevicate a partire dai 700 metri sulle Alpi; fenomeni più intensi ed insistenti tra basso Piemonte, Emilia e Nord Est.
Seguirà una fase maggiormente stabile con valori termici diurni quasi primaverili, ma potrebbe successivamente finire con un nuovo aumento della copertura nuvolosa associata a piovaschi sparsi, innescati dalla umida e mite ventilazione dai quadranti meridionali.
Un sensibile calo termico aprirà la terza decade, grazie a correnti fredde che spingeranno le nevicate nuovamente in collina, specie tra Emilia e basso Piemonte. Tale fase avrà però vita breve, perché ampie schiarite non tarderanno ad arrivare.
L'ultima settimana si presenterà più stabile, ma in un contesto freddo con al più una residua nuvolosità in Romagna e sulle Alpi.
Italia centrale
Anche sulle regioni del Centro il mese di marzo esordirà con variabilità e valori termici contenuti, senza escludere schiarite anche ampie specie sulle aree tirreniche e sulla Sardegna. Subentreranno venti sudoccidentali più miti i quali potrebbero portare dei rovesci sparsi, le precipitazioni più intense interesseranno soprattutto le regioni occidentali, l'Umbria, il Nord delle Marche e la Sardegna.
Una successiva fase più stabile, con minime leggermente fredde e massime primaverili, anticiperà un nuovo peggioramento in prossimità del giro di boa mensile, con venti meridionali; un sensibile calo termico arriverà tra la fine della seconda e l'inizio della terza decade, quando correnti molto fredde porteranno nevicate in collina su Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.
Chiuderà il mese una parentesi soleggiata e fredda, con residua nuvolosità, con precipitazioni attese nel corso degli ultimissimi giorni accompagnate da correnti meridionali e, di conseguenza, da un sensibile aumento delle temperature.
Italia meridionale
Schiarite apriranno il mese di marzo, specie sulle aree tirreniche e sulla Sicilia settentrionale, ma saranno ben presto sostituite da rovesci innescati dai più umidi e miti venti sudoccidentali. Fenomeni più insistenti sulle regioni occidentali, dalla Campania alla Sicilia, in successiva diffusione alle aree ioniche.
Tra l'8 e il 12 marzo si prevede una fase stabile, con minime lievemente sotto media, ma compensate da massime tipicamente tardo primaverili. La metà del mese sarà caratterizzata da un aumento della nuvolosità associata a piovaschi sparsi, seguiti da un sensibile calo delle temperature attorno al 20 del mese.
L'irruzione di correnti molto fredde porterà difatti nevicate in montagna sui settori interni ed orientali, con quota neve più elevata in Sicilia.
L'ultima settimana inizierà con il sole, in attesa di nuove precipitazioni innescate dalle correnti meridionali che torneranno per chiudere marzo.