Grazie a una panoramica a 360 gradi su prodotto, tecnologia, formazione e turismo, Sol2Expo - Full Olive Experience 2025, che si è svolta a Veronafiere dal 2 al 4 marzo scorsi, ha acceso i riflettori sull'intera filiera dell'olivicoltura italiana, dalla terra alla tavola e dalla produzione alla trasformazione, con focus che hanno spaziato dall'olio all'oliva e tutti i sottoprodotti e derivati, fino a wellness e cosmesi. L'anima business, con un piano di incoming di operatori esteri specializzati, è stata affiancata da un intenso programma consumer che ha previsto cooking show, workshop e degustazioni con pairing per il pubblico e gli appassionati, oltre alla possibilità di acquisto diretto.

 

"Con questa edizione - ha affermato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere - abbiamo realizzato un importante progetto di filiera, aggregando tutto il sistema che ruota intorno a questo straordinario prodotto del made in Italy, dalle istituzioni alle associazioni di categoria, ai consorzi, le regioni e i singoli produttori in rappresentanza di tutte le aree vocate del Paese".

 

Un successo dunque per l'edizione 2025 del Salone interamente dedicato al mondo dell'olivo e dell'olio, la prima come rassegna autonoma dopo ventotto edizioni in convivenza con Vinitaly, che ha visto duecentotrenta aziende espositrici presenti e una superficie espositiva raddoppiata di oltre 10mila metri quadrati.

 

La fiera ha visto la presenza di circa 2mila visitatori tra consumatori e operatori professionali, dei quali il 13% esteri, pari a duecentotrentaquattro buyer da trentaquattro Paesi (Austria, Albania, Armenia, Azerbaijan, Brasile, Bosnia ed Erzegovina, Corea del Sud, Croazia, Cile, Cina, Colombia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Israele, Marocco, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ungheria, Vietnam), di cui settanta top buyer selezionati e invitati da Veronafiere e Agenzia Ice.

 

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Sol2Expo - Full Olive Experience 2025, buona la prima

Dopo l'inaugurazione alla presenza di Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), e del presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas, il programma della rassegna ha proposto oltre cinquanta appuntamenti tra convegni, cooking show, degustazioni e approfondimenti, per una maratona formativa e informativa che ha interessato il pubblico specializzato ma anche i consumatori, in particolare nella prima giornata.

 

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste a Sol2Expo - Full Olive Experience 2025

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste a Sol2Expo - Full Olive Experience 2025

(Fonte foto: © Veronafiere EnneviFoto)

 

Olio, l'analisi dei mercati

Trasformare la spinta inflattiva generata dalla crisi produttiva dell'olio italiano in un'occasione di riposizionamento verso l'alto sul mercato. È stato questo il buon proposito per la filiera olivicola made in Italy emerso nel corso del convegno dedicato proprio a "Il mercato dell'olio di oliva in Italia e in Europa: realtà e prospettive".

 

Secondo l'analisi dell'Osservatorio Sol2Expo - Nomisma presentata, in Gdo la crescita media dei prezzi derivante dalla scarsità di offerta a livello nazionale e globale ha già ridotto dal 47% del 2022 al 20% del 2024 il differenziale esistente tra l'olio extravergine di oliva comunitario (che continua a rappresentare la tipologia più venduta, con una quota a volume del 62%) e il "100% italiano". Questo avvicinamento di prezzo ha reso più "attrattivo" al consumatore il prodotto ottenuto da olive italiane, il cui prezzo medio a scaffale è giustamente più elevato.

 

Per Denis Pantini, responsabile Agroalimentare di Nomisma, "in questo periodo così movimentato per il mercato, l'auspicio è che il consumatore italiano acquisisca una maggior consapevolezza sul valore reale dell'olio extravergine di oliva".

 

Sul fronte della distribuzione moderna (su base NielsenIQ), il principale canale di vendita dell'olio d'oliva all'interno dei confini nazionali, gli ultimi tre anni sono segnati dagli effetti combinati dell'inflazione e di una produzione straordinariamente leggera, che hanno determinato una riduzione delle vendite a volume di olio extravergine di oliva (tra il 2022 e il 2024) del 10% a fronte di un aumento del 64% a valore.

 

Per quanto riguarda il mercato estero, oggi l'export di extravergine di oliva dall'Italia raggiunge complessivamente centosessanta Paesi, ma il 65% del valore delle vendite all'estero è realizzato nei cinque top mercati, con gli Stati Uniti in testa a quota 32% seguiti, a distanza, da Germania (15,5%), Francia (7,9%), Canada (4,7%) e Giappone (5,3%).

 

Tuttavia, non mancano segnali di dinamismo. Tra gennaio e novembre 2024, l'olio d'oliva made in Italy ha registrato performance sopra la media in Germania (+58% la crescita del tricolore contro un aumento delle importazioni del 42%), Corea del Sud (+141% Vs +86%), Australia (192% Vs 106%) e Messico (99% Vs 82%). In particolare, l'extravergine di oliva ha messo a segno crescite interessanti anche sul fronte dei volumi proprio in Corea del Sud e in Germania, dove le quantità sono aumentate rispettivamente dell'82% e del 19,4% sulle cifre del 2023, a fronte di un aumento a valore del 152,6% verso Seul e del 68% verso Berlino.

 

In vent'anni il consumo mondiale di olio d'oliva è cresciuto a piccoli passi (da 2,7 a 3 milioni di tonnellate), denotando tassi di crescita più rilevanti nei Paesi extra Ue, che hanno visto aumentare il loro peso dal 28% al 57%. Il consumo è aumentato nei mercati non tradizionalmente produttori, mentre è diminuito in Italia, Spagna e Grecia. Tra i top market di consumo, è cresciuta la domanda negli Stati Uniti (+35% tra il 2014 e il 2024), in Brasile (+42%) e in Francia (+6%); e se Europa e Nord America si confermano le principali aree di importazione, si rilevano segnali di crescita molto interessanti in Sud America e in Asia, con incrementi in doppia cifra delle importazioni tra il 2013 e il 2023 di Cile e Perù (+15%), Colombia (+13%), Corea del Sud (+12%) e Indonesia (+11%).

 

Un Piano di Settore Olivicolo-Oleario Nazionale per rilanciare il comparto

Nel corso della rassegna si è riunito per la prima volta anche il Tavolo Olivicolo del Masaf presieduto da Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario al Masaf. Con i rappresentanti della filiera sono state definite le linee guida del nuovo Piano di Settore Olivicolo-Oleario Nazionale pensato per garantire non solo risorse economiche, ma anche strumenti strategici in grado di rafforzare la produzione nazionale e rilanciare una filiera strategica per l'agricoltura italiana.

 

"Oggi la vera sfida per il settore olivicolo italiano è tornare a produrre e a riaffermare il ruolo dell'Italia come Nazione leader nel settore, senza mai rinunciare alla qualità. Dobbiamo - ha dichiarato Patrizio Giacomo La Pietra - rafforzare il valore economico e culturale del nostro olio extravergine, garantendo un giusto prezzo ai produttori e alla filiera. La nostra forza sta nella qualità, ed è su questo terreno che siamo imbattibili".

 

L'obiettivo finale è quello di "giungere in tempi rapidi all'individuazione di un percorso che rafforzi la competitività dell'olio italiano in termini economici, ma anche e soprattutto dal punto di vista del riconoscimento della qualità senza pari della nostra produzione. Il riconoscimento del giusto prezzo per un prodotto di qualità è doveroso per supportare adeguatamente i nostri olivicoltori e tutti i componenti della filiera, la promozione del messaggio che l'olio italiano è un olio di qualità elevatissima è il primo passo fondamentale per far ripartire il settore e accompagnarlo nell'affrontare le sfide di un mercato internazionale complesso, ma allo stesso tempo ricco di opportunità", ha concluso Patrizio Giacomo La Pietra.

 

Olio extravergine di oliva, the winner is…

L'Italia si è confermata esempio di qualità per l'olio extravergine d'oliva vincendo quasi tutti i riconoscimenti del 23esimo Concorso Internazionale Sol d'Oro Emisfero Nord. I migliori extravergini sono stati selezionati in blind tasting da un panel internazionale di sedici assaggiatori professionali tra trecentoventisei etichette di olio extravergine di oliva giunte da undici Nazioni (Italia, Slovenia, Turchia, Albania, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Croazia, Portogallo e Giappone).

 

Il podio Sol d'Oro, Sol d'Argento e Sol di Bronzo rappresenta i migliori interpreti delle seguenti categorie: Extravergine - a sua volta articolata in Fruttato Leggero, Medio e Intenso -, Biologico, Dop-Igp e Monovarietale. Completano la selezione le migliori referenze tra gli Absolute Beginners (con produzioni tra i 500 e 1.499 litri) e Big Producers (che commercializzano olio extravergine di oliva con un volume complessivo superiore a un 1 milione di litri o che esprimono un fatturato totale superiore ai 50 milioni di euro) con le Targhe d'Oro, d'Argento e di Bronzo.

 

"È stato un concorso molto partecipato che ha evidenziato il grande lavoro dei produttori nella ricerca continua della qualità, nonostante le condizioni climatiche abbiano condizionato molto il ciclo produttivo dell'ultima annata" ha spiegato il capo panel Marino Giorgetti. "L'Italia si è confermata nei comparti Dop, biologico, monovarietale e gli extravergine fruttato leggero, medio, intenso con diciassette medaglie complessive su diciotto ancora una volta al top della qualità del prodotto. Mentre nelle categorie Absolute Beginners e Big Producers anche altri Paesi hanno avuto spazio".

 

Sol2Expo - Full Olive Experience si fa conoscere all'estero

"Abbiamo compiuto un passo decisivo decidendo di lanciare una fiera interamente dedicata all'olio e ai suoi derivati, una direzione che da tempo gli espositori ci chiedevano di intraprendere. Con la loro collaborazione delineeremo i prossimi passi per rappresentare l'intera filiera e valorizzare al massimo le opportunità offerte da questa manifestazione. Le tecnologie di matching con i buyer introdotte fin da questa edizione hanno già dato incoraggianti risultati", ha commentato a margine dell'evento Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere.

 

"Sol2Expo - ha continuato - vuole affermarsi come appuntamento autonomo nel calendario di Veronafiere, un evento di primo piano con una forte identità propria. Al contempo, a livello internazionale, stiamo posizionando la rassegna, mantenendo un forte legame con Vinitaly in molte tappe estere, valorizzando sinergie e visibilità comuni. Questa visione strategica ci permette di gettare basi solide per il futuro del comparto oleario, creando nuove opportunità di business e di incontro sia per gli operatori professionali che per i consumatori finali".

 

Per Federico Bricolo, il prossimo passo da compiere sarà infatti quello di "promuovere il comparto attraverso le nostre iniziative all'estero in Asia, Nord e Sud America, Expo di Osaka il prossimo luglio incluso, con l'obiettivo di portare a Verona il prossimo anno ancora più buyer internazionali".

 

Già, perché Sol2Expo - Full Olive Experience dà appuntamento al 2026 dal primo al 3 marzo prossimi.

 

Il Salone dedicato all'olio in tutte le sue sfaccettature dà appuntamento al 2026

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(Fonte foto: © Veronafiere EnneviFoto)