Il contributo dell'agricoltura alla produzione di energia rinnovabile elettrica del Paese si attesta all'11%: un traguardo raggiunto attraverso 48mila impianti e una capacità installata pari a 5 gigawatt, con una produzione di 13 terawattora. Si tratta di un supporto già notevole che presenta margini di crescita, come dimostrato dal primo rapporto dell'Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura con il sostegno di Enel, presentato ieri, 11 febbraio 2025 a Roma, nella sede di Palazzo della Valle.

 

Il documento, elaborato dalla confederazione partendo dai dati raccolti da un gruppo di lavoro dell'agenzia di consulenza aziendale Ey, che ha analizzato database pubblici, report di mercato e diversi interlocutori esperti di mercato, nonché un campione di 400 aziende agricole di medie-grandi dimensioni sul territorio italiano, propone una fotografia dell'esistente, nell'ambito delle agroenergie, e un'analisi delle prospettive di sviluppo da qui al 2030.

 

La capacità installata delle fonti rinnovabili target dell'Osservatorio - bioenergie, idroelettrico, fotovoltaico - nel 2023, supera i 57GW e risulta dislocata principalmente nella Pianura Padana (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte). Dalla stima degli aggiustamenti di mercato, quali conversione a biometano, repowering e maggiore livellamento dell'offerta di energia tra le aziende produttrici, si evince un impatto di circa 6GW di  capacità aggiuntiva entro il 2030.

 

Mentre, la capacità stimata complessiva nel settore agricolo risulta pari a circa 9GW entro il 2030 equivalente a circa il 10% della produzione totale. Non solo, è evidente un incremento nelle stime della potenza installata dell'80%, nel giro dei prossimi anni.

 

Nel 2026, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza giungerà a termine e bisognerà tracciare nuove traiettorie. Nel settore primario c'è molto fermento. Le Comunità Energetiche Rinnovabili, ad esempio, sono tra le innovazioni più interessanti per lo sviluppo dell'energia verde. L'Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura inizia il suo percorso per accendere un faro su una sinergia, quella tra comparto agricolo ed energetico, utile al Sistema Paese.

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"Le imprese agricole che investono in agroenergie hanno migliorato le performance nella produzione primaria. La produzione di energia si conferma un'opportunità per le nostre aziende, sia perché dà la possibilità di diversificare le fonti di reddito sia perché consente di aderire alla transizione ambientale, abbattendo le emissioni e contribuendo attivamente alla produzione di energia verde" ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, intervenuto all'evento.

 

Durante l'incontro, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affermato "nella produzione di energia l'agricoltura torna ad essere centrale", sottolineando come sia cambiato l'approccio verso le energie rinnovabili in agricoltura, sia a livello nazionale che unionale.

 

"Enel conferma con il Piano Industriale 2025-2027 il proprio percorso verso una transizione energetica equa dal punto di vista sociale e inclusiva dei territori. Potenziamento delle reti ed elettrificazione sono al centro di questo percorso, confermato dal trend di costante accelerazione dei prosumer.

L'agricoltura è un settore strategico per la decarbonizzazione ed Enel si pone come partner tecnologico con le proprie competenze e soluzioni innovative, abilitando la trasformazione delle aziende agricole" ha dichiarato Nicola Lanzetta, direttore Italia, Enel, partecipando all'iniziativa.

 

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