La fertirrigazione è la pratica colturale che consiste nel disciogliere i nutrienti necessari alla coltura nel flusso irriguo e si avvale di una serie di monitoraggi al fine di ottimizzare gli obiettivi produttivi. Molto importante è la quantità di sali disciolti e la solubilità degli stessi in quanto questi parametri influenzano significativamente la capacità di assorbimento da parte delle piante.

A questo proposito, il controllo e l'eventuale correzione del pH e dell'elettroconducibilità della soluzione, monitorata tramite il controllo EC, risultano strumenti utili nel migliorare la precisione dei dosaggi e le condizioni di efficienza nell'uso dell'acqua e dei nutrienti.

La programmazione della fertirrigazione viene utilizzata sia in pieno campo che in serra per raggiungere risultati produttivi e qualitativi di rilievo. D'altro canto, se non correttamente gestita, si può incorrere in squilibri nella crescita e nella fruttificazione della coltura oppure in un incremento di costi senza un commisurato rientro economico. A tal fine, occorre conoscere i fabbisogni irrigui e nutrizionali della coltura e le caratteristiche fisico-chimiche del suolo e dell'acqua irrigua per poi progettare accuratamente l'impianto irriguo come strumento per ottenere un alto grado d'uniformità e precisione. Per approcciare correttamente l'uso di questi strumenti introdurremo alcuni concetti base e la loro importanza riguardo all'uso della fertirrigazione.

 

Qualità delle acque irrigue

Prima di procedere all'impostazione del piano irriguo è buona norma fare l'analisi fisico-chimica dell'acqua per ottimizzare, oltre all'irrigazione, anche la scelta dei fertilizzanti. Le determinazioni di pH, cloruri, elementi nutritivi e conducibilità elettrica sono analisi di base da fare con cadenza regolare. Tali analisi permettono di sapere con quali elementi graditi o sgraditi avremo a che fare. Importante è anche l'analisi qualitativa della salinità, che ci permette di conoscere a quale tipologia di sali è dovuta. Da non trascurare la presenza di ferro, che può causare occlusioni da ferrobatteri dei sistemi filtranti.

Le analisi fotografano la situazione nel periodo in cui sono state campionate, ma spesso, durante l'anno le condizioni possono variare.

Importante è anche conoscerne la provenienza per valutare i rischi durante la stagione irrigua. Acque provenienti da canali, dove possono ristagnare, possono essere ricche di alghe e batteri durante l'estate; acque da pozzo possono avere sospensioni solide come sabbia o limo, ecc. Tutti questi elementi concorrono, oltre che ad una corretta pianificazione irriguo-nutrizionale, al corretto dimensionamento dei filtri, che sono elementi indispensabili quando si opera con i sistemi di microirrigazione.

 

Importanza del controllo pH

La possibilità di controllare e correggere il pH della soluzione irrigua (che in relazione alle condizioni del suolo influenzerà la soluzione circolante nel terreno) ha grande importanza dal punto di vista nutrizionale. Il pH influenza le cosiddette condizioni di abitabilità e nutrizione del terreno e va tenuto in considerazione quando, per esempio in presenza di acque ricche di bicarbonati, si vogliono ovviare i rischi di precipitati pericolosi per i sistemi microirrigui.

I valori di pH sono influenzati direttamente e in maniera complessa da una serie di fattori legati alla natura del terreno e dell'acqua irrigua. Il terreno, in particolare, agisce con un forte potere tampone opponendosi ai cambiamenti di pH tendendo a riportarli al valore originale. In molti terreni tale 'potere' è talmente forte da impedire qualunque variazione di pH a medio o lungo termine. Ogni specie vegetale predilige un determinato valore di pH ma, la maggior parte di esse, è comunque in grado di adattarsi ad ampi intervalli di valori.

Come accennato, il pH influenza la fertilità chimica del terreno. Nella soluzione circolante nel suolo, dalla quale la pianta assorbe gli elementi nutritivi, si svolgono i principali fenomeni chimici che possono portare a gradi diversi di disponibilità dei nutrienti presenti. Inoltre, il pH può modificare l'assorbimento del ferro in forma chelata. L'aggiunta di sostanze nutritive nella soluzione irrigua (tramite fertirrigazione) implica innalzamenti di pH che andranno corretti con acido, possibilmente in continuo ed in relazione alle rilevazioni degli appositi sensori di pH, al fine di mantenerli ai valori desiderati per il corretto assorbimento delle sostanze nutritive e per non causare precipitazioni. L'incremento di sali in soluzione oltre al pH influenza l'elettroconducibilità della stessa, nota come EC.

 

Importanza del controllo EC

L'apparato radicale assorbe per osmosi acqua e nutrienti necessari dalla soluzione circolante. Questo fenomeno fisico si verifica tra due soluzioni a diversa concentrazione salina. L'assorbimento per osmosi cesserà quando le due concentrazioni saranno uguali. Pertanto maggiore sarà la concentrazione della soluzione circolante, maggiore sarà la difficoltà da parte delle radici di assorbirla fino a livelli critici che tenderanno a devitalizzare per disidratazione le radici.

Poiché l'EC aumenta con la concentrazione di soluti, la sua misura permette di stimare in modo indiretto la pressione osmotica. Una conducibilità bassa è correlata ad un'eccessiva diluizione della soluzione, pertanto le piante si trovano in condizioni di nutrizione minerale carente. Fasi di fertirrigazione temporanee ad EC bassa sono tollerate anche per tempi relativamente lunghi, ma si ripercuotono negativamente sia sulla resa quantitativa sia sulle proprietà organolettiche del prodotto. Fasi di fertirrigazione temporanee ad EC elevata sono tollerate solo per tempi brevissimi in quanto le specie più sensibili possono avvizzire in poche ore.

La conducibilità elettrica è quindi il parametro con cui si controlla la concentrazione della soluzione nutritiva e fornisce indicazioni quantitative e non qualitative sulla natura dei sali in soluzione.

 

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Sono disponibili tutti gli approfondimenti sui sistemi di automazione Netafim per il controllo di pH ed EC.

Nell'ultimo anno Netafim ha introdotto per applicazioni in pieno campo, sia su orticole che vivaistica, le piccole unità di fertirrigazione Fertikit S300, con iniezione da 300 l/h per ogni canale dosatore, Fertikit PB120 l/h Junior che, oltre ai canali dosatori include anche la centralina e la pompa di rilancio e il Fertikit PD 120 l/h Junior funzionante utilizzando il differenziale di pressione.

Per quanto riguarda applicazioni in serra il prodotto consigliato è sicuramente il NetaJet 3G checonsente il controllo quantitativo e qualitativo di fertilizzanti e dell'acido così come la regolazione della corretta quantità di acqua di irrigazione. Questo sistema, dotato di controllo pH ed EC, utilizza la tecnologia Idromix che garantisce lo stesso grado di uniformità di miscelazione di un sistema a vasca aperta pur avendo una iniezione diretta.