Il Consiglio Agricolo Ue del 20 novembre scorso ha approvato a Bruxelles le conclusioni su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'Ue. Le conclusioni sono state approvate all'unanimità dai ministri dell'Agricoltura dell'Ue. Tra i documenti informativi presentati spicca una proposta dell'Italia sulla rivisitazione del ruolo dell'agricoltore che deve diventare custode riconosciuto delle zone rurali.
Su tanto, la proposta italiana ha posto anche l'accento sulla necessità di meglio finanziare la Pac e a tal proposito il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha anche fatto una grande apertura sulla questione degli animali selvatici e sulla necessità di rivedere le norme a protezione dei grandi carnivori, lupo incluso. Infine il Consiglio ha approvato il budget agricolo dell'Unione per il 2024 e ha autorizzato la Commissione a firmare la Dichiarazione Cop28 per l'agricoltura.
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La nuova visione a lungo termine per le aree rurali
Le conclusioni su una visione a lungo termine per le zone rurali dell'Ue - approvate il 20 novembre scorso - forniscono orientamenti politici alla Commissione e agli Stati membri sulle loro azioni future a sostegno di queste aree, che coprono oltre l'80% del territorio dell'Ue. Il testo riconosce il ruolo chiave che le aree rurali svolgono nel contribuire alla forza economica dell'Ue, alle transizioni verde e digitale, all'azione per il clima e nel preservare il patrimonio culturale delle comunità locali.
Le conclusioni prestano particolare attenzione alla necessità di rafforzare il tessuto sociale ed economico delle zone rurali utilizzando strumenti pertinenti in tutte le politiche Ue. Il Consiglio ha inoltre evidenziato diverse questioni rilevanti, come la necessità di incoraggiare la partecipazione dei cittadini e degli attori locali interessati, migliorare la connettività e lo sviluppo delle competenze digitali nelle zone rurali e sostenere gli investimenti.
In questo contesto, tutte le politiche e gli strumenti più opportuni dell'Ue dovrebbero essere rivolti a contribuire - con risorse adeguate - a sostenere le zone rurali. In questo senso andrebbero rafforzate la coerenza e le sinergie delle politiche e degli strumenti.
Il testo sottolinea anche il ruolo dei giovani e delle donne. Inoltre, i ministri hanno riconosciuto la necessità di semplificare le procedure al fine di ridurre al minimo i costi amministrativi, incoraggiando così gli attori rurali a sviluppare e attuare nuovi progetti per lo sviluppo delle aree rurali. Nelle conclusioni, il Consiglio incoraggia gli Stati membri a sviluppare ulteriormente strategie a vantaggio delle zone e delle comunità rurali.
Le conclusioni si basano su una comunicazione pubblicata dalla Commissione nel giugno 2021, intitolata "Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'Ue", che mira a creare comunità rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040.
Lo scambio di informazioni
Nel corso della giornata i ministri hanno ricevuto numerose informazioni su diversi argomenti. La presidenza ha informato il Consiglio sullo stato di avanzamento dei lavori in corso sulla proposta sulle Ngt, Nuove Tecniche Genomiche. In particolare, i ministri sono stati aggiornati sul lavoro tecnico svolto finora nell'ambito del Gruppo Risorse Genetiche e Innovazione in Agricoltura. Sono stati evidenziati i buoni progressi compiuti finora nell'esame della proposta a livello tecnico e i ministri sono stati informati che i lavori proseguiranno in vista di un accordo su una posizione del Consiglio. Anche la delegazione croata ha fornito informazioni al Consiglio sull'argomento.
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La Commissione ha inoltre fornito al Consiglio informazioni aggiornate sull'attuazione della strategia forestale dell'Ue per il 2030.
Successivamente la delegazione austriaca ha fornito informazioni sul Gruppo per la Foresta, mentre la delegazione tedesca ha informato i ministri sulle misure di sostegno ai Paesi partner in materia di deforestazione. Infine, la delegazione italiana ha fornito informazioni al Consiglio sul ruolo degli agricoltori nella sostenibilità delle aree rurali, e la delegazione francese ha informato i ministri di un'applicazione parziale dello standard 8 sulle buone condizioni agricole e ambientali (Bcaa) per la campagna 2024.
Il documento presentato dall'Italia
Ha destato particolare interesse l'Italia, che ha presentato il documento "Un nuovo ruolo degli agricoltori per zone rurali vitali e sostenibili - Informazioni fornite dalla delegazione italiana, sostenuta dalle delegazioni austriaca, finlandese, francese, greca, lettone, polacca e rumena".
Il documento è stato così presentato nei suoi più essenziali contenuti dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: "L'agricoltore è un bioregolatore. Il suo ruolo come custode del territorio e come regolatore della biodiversità deve essere riconosciuto" ha detto il ministro, che ha sottolineato come "Attraverso il documento che l'Italia ha presentato nel corso della Commissione Agricoltura e Pesca, e che è stato sottoscritto da Francia, Austria, Polonia, Romania, Grecia, Finlandia e Lettonia ed è stato appoggiato dalla ampia maggioranza dei ministri europei in sede di discussione, la nostra Nazione torna protagonista in Unione Europea".
Attraverso questo documento, presentato dal ministro Lollobrigida, l'Italia chiede di considerare l'agricoltore figura centrale nella tutela dell'ambiente. "Dobbiamo investire sull'agricoltura - ha detto Lollobrigida - come misura principale utile a garantire la manutenzione del territorio. La figura dell'agricoltore, infatti, non può essere considerata in contrasto con l'ambiente".
In particolare, nel documento si chiede la revisione della Direttiva Habitat per agire nella protezione dell'ambiente senza pregiudiziali ideologiche, ma solo basandosi su oggettivi dati scientifici.
"L'uomo - ha spiegato il ministro - deve aiutare le specie in estinzione a sopravvivere ma, con la stessa determinazione, deve valutare e intervenire per ridurre il sovrappopolamento di alcune specie, per garantire equilibrio nella stessa specie ma anche per tutte le altre, uomo compreso, nelle attività che gli sono proprie. Proprio per questo va rivista la posizione europea sui grandi carnivori, lupo compreso, alla luce della presenza attuale divenuta eccessiva in molte aree del continente. Riteniamo quindi che occorra affrontare con urgenza le sfide legate alla presenza degli animali selvatici, rivedendo e aggiornando l'attuale quadro normativo sullo status di protezione dei lupi".
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Tra le altre richieste avanzate alla Commissione Europea, quella di continuare a finanziare adeguatamente la Pac per mantenere l'attività agricola e riconoscere la necessità di mantenere in produzione l'intera superficie agricola. Infine, si chiede un bilancio completo dell'attuazione della legislazione sul Green Deal e del suo impatto sull'agricoltura dell'Ue, per "accertarci che sia in linea con gli obiettivi prioritari dell'autonomia strategica, della sicurezza alimentare e della sovranità alimentare dell'Unione Europea", ha aggiunto ancora il ministro Lollobrigida.
In conclusione il commissario europeo Janusz Wojciechowski ha ringraziato l'Italia per gli spunti e per il documento presentato garantendo un'azione decisa su tutte le questioni sollevate dal BelPaese.
Confagricoltura loda il ministro per la posizione italiana
"Un'iniziativa di grande rilievo perché propone una visione realistica del rapporto tra agricoltura e ambiente. Gli agricoltori svolgono una funzione centrale per la tutela delle risorse naturali, ma gli ulteriori impegni per la sostenibilità ambientale devono essere sostenuti con risorse finanziarie aggiuntive, comparabili con quelle messe a disposizione - 20 miliardi di dollari - degli agricoltori Usa. Il Green Deal a costo zero non è un'opzione". Lo sostiene la Giunta esecutiva di Confagricoltura con riferimento al documento presentato dal ministro Lollobrigida durante la sessione del Consiglio Agricoltura dell'Ue.
Il documento dell'Italia - secondo la Giunta di Confagricoltura - assume anche un'importanza fondamentale in vista delle prossime elezioni al Parlamento Europeo. I temi della riforma e del finanziamento della Pac, dell'adattamento al cambiamento climatico dovranno essere al centro del dibattito. Anche in questa prospettiva, Confagricoltura rivolge un particolare ringraziamento al ministro Lollobrigida.
Mettendo finalmente da parte visioni meramente ideologiche, sottolinea la Giunta, il documento dell'Italia chiede di riconoscere il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e regolatori della biodiversità sulla base di dati scientifici obiettivi. A questo riguardo, a supporto delle innovazioni tecnologiche, Confagricoltura esprime apprezzamento per la decisione, sostenuta dalla delegazione italiana, di raggiungere un accordo politico in seno al Consiglio sulle Nuove Tecniche Genomiche ed auspica l'accelerazione dei negoziati relativi alla certificazione dei crediti di carbonio per gli agricoltori.
La Giunta dell'organizzazione ha apprezzato il richiamo all'esigenza di una revisione della normativa sui grandi carnivori, lupi compresi, che stanno creando crescenti problemi ai cittadini e alle imprese. Ha espresso inoltre apprezzamento per la ripresa delle discussioni, su iniziativa dei ministri di Italia e Francia, per riconsiderare le norme esistenti in materia di destinazione a finalità non produttiva dei terreni e rotazione obbligatoria annuale dei seminativi.
Si tratta di obblighi previsti dalla nuova Pac che possono avere un impatto negativo sul potenziale produttivo delle imprese e degli allevamenti, in una fase dei mercati agricoli internazionali che continua ad essere caratterizzata da grande incertezza ed instabilità.
Commissione autorizzata a firmare la Dichiarazione Cop28
Ma torniamo al Consiglio Agricolo che ha inoltre adottato senza discussione i punti degli elenchi legislativi e non legislativi. In particolare, il Consiglio ha autorizzato la Commissione a firmare la Dichiarazione Cop28 su "Agricoltura sostenibile, sistemi alimentari resilienti e azione per il clima" a nome dell'Ue durante il vertice mondiale sull'azione per il clima della Cop 28.
La dichiarazione invita i capi di Stato e di Governo ad agire in diversi settori legati all'adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Riconferma inoltre il loro fermo impegno nei confronti dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell'Accordo di Parigi. Questa dichiarazione politica richiede l'integrazione dell'agricoltura e dei sistemi alimentari nell'azione della Ue per il clima e la garanzia della sicurezza alimentare.
Approvato il budget agricolo 2024
Inoltre, il Consiglio ha approvato il progetto comune sul bilancio generale dell'Ue per il 2024. Il bilancio 2024 prevede 40.517,3 milioni di euro in impegni e 40.505,5 milioni di euro in pagamenti per il Feaga, Fondo Europeo Agricolo di Garanzia, e 13.155,8 milioni di euro in impegni e 11.991,9 milioni di euro in pagamenti per il Feasr, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.