Gli eurodeputati della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo hanno adottato la proposta della Commissione Europea per il miglioramento delle zone rurali entro il 2040. Ristrutturazione degli edifici, cattura del carbonio, digitalizzazione, internet veloce e attività per i giovani sono solo alcune delle riforme richieste. Horizon Europe, i fondi di coesione e il New European Bauhaus, oltre a un aumento dei finanziamenti pubblici, sono i programmi Ue che potrebbero contribuire all'ammodernamento delle zone rurali.

 

Approvata la visione a lungo termine per le aree rurali

La Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo ha adottato la bozza di risoluzione "Una visione a lungo termine per le aree rurali dell'Ue - Verso aree rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040".

 

Si tratta di un documento presentato dalla Commissione Europea a giugno 2021 per risolvere le problematiche che da anni persistono in questi territori, rendendo impossibile un loro sviluppo a pari passo di quello del resto dell'Unione Europea.

 

I problemi nelle aree rurali

Secondo i dati della Commissione Europea, nel 2018 il 30,6% della popolazione Ue viveva nelle aree rurali, che rappresentavano l'83% della superficie totale dell'Ue, più di 341 milioni di ettari. Tuttavia, in questi territori ci sono diversi problemi, tra cui la perdita di popolazione dalle zone remote, livelli più bassi di Pil pro capite rispetto alla media Ue, scarso accesso a servizi, trasporti e alla connessione a banda larga, un divario tra i tassi di occupazione maschile e femminile, scarsità di competenze digitali basiche, molti giovani tra i 15 e i 29 anni senza un lavoro o un adeguato livello di istruzione.

 

La visione a lungo termine per le aree rurali

Il 30 giugno 2021 la Commissione Europea ha pubblicato la comunicazione "Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'Ue", che contiene alcune proposte per rendere le aree rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040, con cinque iniziative faro:

  • Aree rurali più forti: sostenere l'innovazione tramite il programma Horizon Europe, più attività sportive, di formazione e giovanili.
  • Aree rurali connesse: 100% di accesso a internet veloce (banda larga) entro il 2025, digitalizzazione dell'agricoltura, miglioramento di trasporti e mobilità.
  • Aree rurali resilienti: ristrutturazione degli edifici, produzione di energia rinnovabile (attraverso i fondi e le iniziative dell'Ue, come il New European Bauhaus e la politica di coesione), azioni per il clima attraverso l'agricoltura del carbonio e pari opportunità per bambini, donne e disabili.
  • Aree rurali prospere: promuovere le piccole e medie imprese, la commercializzazione di prodotti Ig, più accesso ai programmi Ue come Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà.
  • Attuare il Piano d'Azione Rurale e la governance:
     • creare un "patto rurale" per mobilitare autorità pubbliche e parti interessate a rispondere alle aspirazioni e ai bisogni delle comunità rurali,
     • istituzione di un osservatorio rurale attraverso un gruppo di ricerca della Commissione Europea, per migliorare la raccolta e l'analisi dei dati sulle aree rurali,
     • kit di strumenti sull'accesso alle varie opportunità di finanziamento e alla loro combinazione.

 

Cosa hanno chiesto gli eurodeputati della Commissione Agricoltura

La pandemia e la guerra in Ucraina hanno ulteriormente peggiorato la condizione delle aree rurali in Ue, e urgenti misure per il loro sviluppo sono ancora più necessarie.

 

Gli eurodeputati della Commissione Agricoltura, votando la visione di lungo termine per le aree rurali, hanno chiesto alla Commissione Europea prima di tutto di aumentare gli investimenti pubblici per modernizzare trasporti, infrastrutture e per la rete veloce, poi di studiare la possibilità di destinare una quota del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo di Coesione alle Aree Rurali, sviluppando un meccanismo di monitoraggio del contributo di ciascun fondo e di mettere in atto un meccanismo di verifica per valutare l'impatto delle nuove politiche sulle aree rurali. Chiesto anche un maggior coinvolgimento degli attori locali nell'attuazione delle politiche per le aree rurali e garantire che i Piani Strategici Nazionali della Pac tengano conto della visione per le aree rurali. Infine puntare su una maggiore cooperazione tra governi nazionali, regionali e locali.

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Cosa succede adesso?

L'approvazione della bozza di risoluzione da parte degli europarlamentari della Commissione Agricoltura è solo il primo passo di un processo che dovrebbe portare alla realizzazione degli obiettivi della visione a lungo termine per le zone rurali dell'Ue nel 2040.

 

Entro la metà del 2023 la Commissione farà il punto sulle azioni realizzate e programmate nei regimi di sostegno alle zone rurali finanziati dall'Ue e dagli Stati membri nel periodo di programmazione 2021-2027 per la Pac e i fondi della politica di coesione, evidenziandone eventuali lacune. Entro il primo trimestre del 2024, la Commissione Europea presenterà una relazione pubblica basata sull'attuazione del Piano d'Azione Rurale dell'Ue, con una serie di riflessioni sui possibili orientamenti per una maggiore azione di sostegno e di finanziamento e le vie da seguire per le zone rurali. Le discussioni scaturite dalla relazione serviranno a preparare delle proposte per il periodo di programmazione 2028-2034.