In breve

  • Con 14 milioni di euro si alleggerisce il mercato del pecorino e con altri 10 si incentiva l'organizzazione della filiera. Ma c'è troppa divisione fra gli allevatori. Lo dice Teresa Bellanova.
  • Troppa burocrazia impedisce la ripresa delle aree del Centro colpite dal terremoto. E gli allevatori scendono in piazza.
  • Olivicoltura a due facce. A Nord raccolto decimato da clima e patogeni, a Sud la produzione tiene, a dispetto della Xylella.
  • Per gli agrumi si teme l'attacco dell'Hlb, acronimo di Huanglongbing, detto anche "malattia del ramo giallo".
  • Un insetto autoctono, l'Anastatus bifasciatus, potrebbe dare del filo da torcere alla proliferazione delle cimici asiatiche.
  • Clima e parassiti mettono in difficoltà il raccolto di castagne e nemmeno le zucche se la passano meglio.
  • Inasprimento dei dazi americani. C'è chi li teme e chi li vede come una opportunità per superare la concorrenza di altri paesi.
  • L'agricoltura fa parlare di sé in molti modi, dalla scienza spaziale alla moda. E dopo gli androidi potrebbero arrivare i plantoidi.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.


"Filiera disfunzionale"

Teresa Bellanova, ministroaper le Politiche agricole, lo ha detto senza mezzi termini incontrando gli allevatori di ovini a Cagliari per cercare una via di uscita alla crisi del latte. Troppe divisioni fra gli operatori.
O si fa squadra o non se ne esce.
Basta leggere quanto riporta il 30 ottobre “L'Unione Sarda”, con la cronaca dell'incontro di "tre ore con l'affollata e disfunzionale filiera del pecorino romano".

Sullo sfondo la protesta dei pastori descritta da “La Stampa”, che lamentano come nulla sia cambiato dallo scorso anno, con il prezzo del latte fermo a 74 centesimi.

Intanto arriva da Teresa Bellanova la conferma, attraverso le pagine di “Italia Oggi”, dello stanziamento di 24 milioni di euro, 10 dei quali per riorganizzare la filiera e 14 da destinare all'acquisto di pecorino da destinare agli indigenti per alleggerire il mercato.

Ma i problemi per gli allevatori della Sardegna non si fermano qui.
A quelli di mercato si aggiungono le complicazioni della burocrazia, come scrive la “Nuova Sardegna” a proposito della richiesta da parte dell'Istituto zooprofilattico del pagamento anticipato dei farmaci.


Terremoto, il tempo della protesta

Alla protesta dei pastori sardi si aggiunge quella degli agricoltori delle zone colpite dal terremoto che a Roma, come si legge su “Il Tempo” del 27 ottobre, hanno alzato la voce invocando semplificazione delle procedure per far ripartire ricostruzione ed economia.

Se ne parla nello stesso giorno su “Il Sole 24 Ore”, che punta l'attenzione sulla frenata dell'economia delle aree terremotate, con le vendite dei prodotti agroalimentari crollate anche del 70%.

Su queste manifestazioni di piazza, promosse dalla Coldiretti, si sofferma “Repubblica” del 28 ottobre per tratteggiare il percorso di quella che definisce la "balena verde", ricordandone le origini con la presidenza di Bonomi, sino alla attuale presidenza di Ettore Prandini.
 

Fisco e dintorni

Sempre su “Il Sole 24 Ore”, del 26 ottobre in questo caso, si parla di temi fiscali per precisare che la produzione di biometano rientra nel reddito agrario.

Ancora sui temi fiscali, nello stesso giorno il quotidiano finanziario “MF” precisa che i terreni agricoli non possono accedere alle agevolazioni per loro previste qualora siano edificati.
Dal 2021, precisa "Italia Oggi" del 31 ottobre, gli agricoltori dovranno poi fare i conti con il conteggio dei redditi dominicali al 50%, oggi totalmente esclusi dalla formazione del reddito imponibile.

"Il Foglio" del 31 ottobre si occupa della disposizione di legge che quasi alla chetichella è stata approvata in questi giorni, che consente alle pubbliche amministrazioni di lanciarsi nel business lattiero caseario con le municipalizzate del latte.

Ci spostiamo a Bruxelles con il “Quotidiano del Sud” che si sofferma sulle proposte per la prossima Pac, per la quale si prospettano preoccupanti tagli di budget.


Olivi a due facce

Tagli in vista anche per la produzione di olive, ma in questo caso non si tratta di scelte politiche, ma delle conseguenze del clima sull'andamento della produzione, che secondo il ”Corriere dell'Umbria” del 25 ottobre subirà in questa regione un crollo del 50%.

Non va meglio per l'olivicoltura del Veneto e “L'Arena” del 28 ottobre riferisce di un crollo nella provincia scaligera che potrebbe arrivare al 90%.
Le cause, anche in questo caso, sono legate all'andamento climatico.

Situazione opposta quella che si incontra per l'olivicoltura pugliese, dove, a dispetto della Xylella, la produzione si prevede su buoni livelli e persino eccellente per la tipica "Ogliarola garganica", della quale si parla sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 30 ottobre.

I problemi delle olive e dell'olio non si fermano ai campi, ma proseguono sugli scaffali della grande distribuzione e “Libero” del 27 ottobre spiega come sia possibile trovare bottiglie di extravergine a prezzi "ridicoli".
Il trucco, nemmeno troppo nascosto, sta nella provenienza.


Di corsa solo le lumache

Fra le produzioni in difficoltà “La Sicilia” del 31 ottobre annovera anche l'uva e in particolare quella di Mazzarrone, che pur potendo vantare un marchio di origine resta invenduta.

Difficoltà anche per le castagne, argomento del quale si occupa il quotidiano piacentino “La Libertà” del 27 ottobre, per commentare il calo del 30% conseguente sia al clima sia agli attacchi di parassiti.

Non si salvano dalle bizzarrie del clima nemmeno le zucche, che a causa delle temperature elevate, come scrive “Il Giornale” del 29 ottobre, vedono il raccolto compromesso.

Situazioni difficili che hanno indotto gli agricoltori del ferrarese a chiedere dalle pagine de "Il Resto del Carlino" del 31 ottobre la sospensione delle rate per il pagamento dei contributi previdenziali.

A correre, a quanto pare, sono solo le lumache, ed è boom di allevamenti e crescita del fatturato, afferma “Il Messaggero” del 27 ottobre.
 

Cimici e Xylella

Buone notizie per la lotta alla cimice asiatica che tanti problemi sta arrecando alle colture, in particolare al Nord e non solo.
La “Gazzetta d'Asti” del 28 ottobre anticipa gli esiti di alcune ricerche in corso sull'impiego dell'Anastatus bifasciatus, un insetto autoctono che sembra in grado di contrastare la crescita della cimice asiatica.

Ricerche in corso anche per la lotta alla Xylella.
Se ne parla sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 29 ottobre, secondo la quale ci sarebbero oltre 400 cultivar di olivo sotto esame alle quali si attribuisce la capacità di offrire una resistenza naturale contro questo patogeno.

Per gli agrumi della Sicilia si affaccia una nuova minaccia. Si tratta dell'Hlb, acronimo di Huanglongbing o "malattia del ramo giallo".
All'Università di Catania, scrive “La Sicilia” del 30 ottobre, sono al lavoro per cercare sistemi di lotta per evitarne la comparsa.


Il paradosso dei dazi

Tiene ancora banco il tema dell'inasprimento del dazi americani all'importazione e il settimanale “Gente” in edicola il 25 ottobre dedica un ampio servizio al Parmigiano Reggiano per ricordarne le inimitabili caratteristiche distintive e il timore dei falsi, la cui concorrenza è solo sul prezzo, non certo sulla qualità.

Controcorrente la tesi di “Avvenire” del 26 ottobre, secondo la quale i dazi potrebbero in modo paradossale favorire l'export italiano, grazie alle tasse imposte ai prodotti rivali di altri paesi.

Non la pensa allo stesso modo Alberto Auricchio, alla guida dell'omonimo gruppo caseario, che invoca dalle pagine de “Il Gazzettino” del 30 ottobre l'intervento dell'Unione europea.


Arrivano i plantoidi

Infine le notizie più interessanti o semplicemente curiose, come quella del “Corriere della Sera” del 25 ottobre a proposito dei "plantoidi", una sorta di "robot" che per svolgere i compiti loro assegnati si ispirerebbero al comportamento delle piante invece che a quello degli uomini, come farebbe un "androide".

Al TedxNapoli, evento che si è svolto in questi giorni, del quale si occupa “Il Mattino” del 26 ottobre, si è parlato fra l'altro di come produrre cibo in condizioni estreme, come quelle sulla Luna o su Marte.

Il miglioramento genetico utilizzando le moderne conoscenze sulle Nbt (New breeding techniques), che vanno oltre gli Ogm, è l'argomento affrontato da “Repubblica” del 28 ottobre.

Il Messaggero” del 30 ottobre dedica alle innovazioni in campo agricolo un intero inserto nel quale si parla delle opportunità offerte dall'utilizzo di prodotti agricoli o più semplicemente dei loro scarti, come dimostrato dalla manifestazione intitolata "paesaggi da indossare".

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