In Europa mancano i lavoratori stagionali agricoli a causa dell'emergenza coronavirus e della chiusura delle frontiere. In Italia la raccolta di frutta e verdura dipende da circa 370mila lavoratori provenienti dall'estero. La Commissione europea chiede ai governi di garantire l'arrivo di lavoratori extracomunitari e di permettere il passaggio di tutti gli stagionali alle frontiere interne. Raccomandati controlli sanitari coordinati e puntuali. In Francia disoccupati e volontari partecipano alla raccolta stagionale.

Per garantire la continuità dell'approvvigionamento all'interno dell'Unione europea, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a permettere passaggi alla frontiera di tipo "corsia verde" per tutti i veicoli trasporto merci, compresi i prodotti agricoli e agroalimentari, con controlli di screening sanitari non superiori ai quindici minuti. Tuttavia resta il problema della mancanza di manodopera agricola in tutti i paesi europei in una stagione, quella primaverile, di intensa raccolta di frutta e verdura.


Ue: garantire il passaggio degli stagionali

La presidente della Commissione europea, la tedesca Ursula von der Leyen, ha detto a chiare lettere che "i lavoratori transfrontalieri devono poter raggiungere il proprio posto di lavoro nonostante questo momento di crisi". Tra lavoratori, stimati in circa 1,5 milioni in tutta Europa, ci sono i lavoratori stagionali dell'agricoltura.
 


Ue: permettere l'arrivo di lavoratori extracomunitari

La Commissione europea, in una comunicazione ufficiale del 30 marzo 2020, ha chiesto ai governi nazionali di permettere l'arrivo in Europa di lavoratori stagionali provenienti da paesi non comunitari - come i paesi del Nord Africa - in deroga alla decisione di chiudere tutti i viaggi non essenziali da fuori Europa verso l'Europa adottata il 16 marzo 2020.


Controlli sanitari alla frontiera

La Commissione europea raccomanda per questi lavoratori dei "controlli sanitari coordinati e rafforzati". La Commissione europea ha chiesto, inoltre, ai paesi membri di scambiarsi informazioni sui propri bisogni di lavoratori stagionali per poter coordinarne gli spostamenti in modo sicuro. Il commissario Ue all'Agricoltura, il polacco, Janusz Wojciechowski, ha recentemente parlato su Twitter degli stagionali come "lavoratori cruciali per poter garantire il normale approvvigionamento di cibo all'interno dell'Unione europea".


Teresa Bellanova: "Abbiamo bisogno dei migranti"

La ministra italiana per l'Agricoltura Teresa Bellanova ha affermato che per risollevare l'agricoltura italiana sono necessari i migranti: "Dobbiamo capire come possiamo dare a queste persone la possibilità di lavorare in modo regolare e non avere un deficit di manodopera per le prossime raccolte. Noi abbiamo bisogno di loro per portare avanti la normalizzazione della catena alimentare".
 


Gli stagionali mancano in tutta Europa

Tutti i paesi dell'Unione europea soffrono della mancanza di lavoratori stagionali. Secondo la Coldiretti, in Italia oltre il 25% della produzione agricola dipende da circa 370mila lavoratori stagionali provenienti dall'estero. Non diversa la situazione negli altri paesi. Ad esempio la Gran Bretagna lamenta la mancanza di lavoratori per la raccolta di patate e lamponi, in Germania si sta assistendo alla lenta macerazione nei campi di asparago bianco.


Francia, disoccupati nei campi

Alcuni paesi hanno preso misure alternative per sopperire a questa carenza. In Francia, quasi 40mila lavoratori si sono messi a disposizione, tramite richiesta online, per lavorare nelle fattorie più bisognose, e 150mila volontari, tra cui disoccupati, sono impegnati nella raccolta e nell'imballaggio dei prodotti, specialmente frutta. In Spagna, a Huelva, il sindacato agricolo ha fatto richiesta di reclutamento indirizzato ai residenti per la raccolta dei mirtilli - dove c'è al momento una perdita complessiva di quasi 9 milioni di lavoratori stagionali provenienti dal Marocco. La Polonia ha approvato il prolungamento dei permessi di soggiorno, purché i loro termini rientrino nei tempi dell'emergenza. La Gran Bretagna si sta organizzando per predisporre voli per portare i lavoratori stagionali agricoli, che al momento scarseggiano.
 


Stagionali, attenzione alle condizioni sanitarie

L'European federation of food, agriculture and tourism (Effat), ha suonato l'allarme sulle condizioni sanitarie e sulla sicurezza sociale dei lavoratori stagionali, che, quest'anno ancora più che in passato, potrebbero soffrire di condizioni di alloggio, lavorative, igieniche e di trattamento salariale ancora peggiori di quelle degni anni passati.
 
In collaborazione con Serena Mazzurana