Per secoli la vite è stata coltivata nel Mediterraneo senza l'ausilio dell'irrigazione. I vigneti venivano impiantati su terreni relativamente poveri, in grado di produrre vini di qualità in condizioni pedoclimatiche di relativa aridità.
Negli ultimi decenni, diversi fattori hanno portato ad un cambiamento significativo nell'approccio all'irrigazione in vigneto. Il cambiamento climatico e la persistenza di condizioni di stress idrico hanno reso l'irrigazione un'opzione sempre più diffusa, soprattutto nelle regioni mediterranee.
Il produttore di soluzioni per l'irrigazione The Toro Company, presente all'ultima edizione di Enovitis in campo, racconta l'importanza per le aziende vitivinicole di dotarsi di sistemi d'irrigazione di precisione che possano difenderne la redditività.
Toro espone a Enovitis in campo 2024 una soluzione completa e smart per l'irrigazione in vigneto
(Fonte foto: AgroNotizie)
Automazione, la nuova sfida per l'irrigazione
"Partiamo da un dato di fatto: l’irrigazione di precisione e specialmente quella a goccia, è ormai ampiamente riconosciuta come la migliore strategia irrigua da adottare in vigneto" premette Cristian Margheri responsabile tecnico commerciale Emea di Toro, nel corso del convegno organizzato dal Brand durante la manifestazione in campo.
Sul mercato sono disponibili già da diversi anni prodotti efficienti, pratici e sostenibili da installare in campo per attuare strategie di microirrigazione e fertirrigazione. Sono disponibili interi ecosistemi, come quello fornito da Toro, che dispongono di tutti gli elementi necessari: dai sistemi di filtraggio a monte ai gocciolatori a valle.
Le ali gocciolanti autocompensanti come Neptune PC permettono di erogare l'acqua puntualmente, controllando lo stress idrico di ogni singola vite e massimizzando qualità e rese.
La possibilità di distribuire fertilizzanti insieme all'acqua di irrigazione attraverso sistemi di iniezione, consente di razionalizzare l'apporto dei nutrienti, migliorando l'efficienza complessiva.
Esempio di installazione in subirrigazione dell'ala gocciolante autocompensante Neptune PC di Toro in vigneto
(Fonte foto: AgroNotizie)
Produrre più con meno: obiettivo raggiunto
"La sfida sta oggi nell'automazione - prosegue Margheri. Rendere più smart gli impianti, consentirà di fare una passo avanti verso una gestione irrigua migliore e più efficiente. Ma ciò richiede innanzitutto il superamento di alcuni ostacoli tecnici e pratici, come l'accesso alla tecnologia e i potenziali costi più elevati d'implementazione".
Con l'automazione si può gestire l'intero impianto irriguo e monitorare i parametri ambientali e del sistema, per ottimizzare le scelte irrigue e le risorse aziendali. In sintesi, i sistemi automatici consentono di regolare l'apporto idrico in base alle reali esigenze delle viti.
"Toro Tempus Air - spiega Margheri - si propone quale strumento per superare le sfide e raggiungere l'obiettivo di automazione dell'irrigazione. Toro ha scelto di sviluppare un sistema semplice, puntuale, scalabile e interconnesso capace di integrarsi con gli altri nostri prodotti".
Leggi anche Toro Tempus Air, l'innovazione irrigua che conquista Enovitis in Campo
Toro Tempus Air: l'irrigazione è smart
Tempus Air è l'innovativa soluzione proposta da Toro e premiata durante Enovitis in campo 2024 con il nuovo Green Innovation Award. Si tratta di un sistema modulare wireless per la gestione intelligente dell'irrigazione.
Stefano Mangialardo, Product manager Toro, con Cristian Margheri, responsabile tecnico commerciale Emea ritirano il Green Innovation Award dalle mani di Lamberto Frescobaldi, Presidente Uiv
(Fonte foto: AgroNotizie)
"La prima sfida che ci siamo posti è stata creare un sistema facilmente installabile e adattabile alla grande varietà di contesti vitivinicoli esistenti - prosegue Margheri. Combinando tecnologie avanzate come il protocollo LoRa™ e la connettività Wi-Fi, abbiamo creato un sistema estremamente semplice".
Tempus Air si compone di un modulo Gateway e da diversi moduli di campo, tutti connessi senza cablaggio fisico, gestibili da smartphone o tablet. I moduli di campo sono alimentati a batteria con autonomia fino a 5 anni, così da disporre di un sistema indipendente dalla rete elettrica.
"L'utilizzo dei moduli di campo permette di ottenere misurazioni puntuali dei principi parametri del suolo. L'assenza di collegamenti o cavi permette anche di spostare i moduli per collocarli dove più utile, a seconda delle necessità aziendali" spiega Margheri.
Dettaglio del modulo di campo Toro Tempus Air MV montato su di una condotta in vigneto
(Fonte foto: AgroNotizie)
I diversi moduli di campo disponibili con Tempus Air possono monitorare i parametri ambientali e controllare il funzionamento dell'impianto irriguo.
In particolare:
- i moduli CT comandano da 1 a 6 valvole a solenoide;
- i moduli MV comandano una Master Valvola (o un comando pompa);
- i moduli MS leggono i dati rilevati da fino a 4 sensori (umidità del terreno o dell'aria, velocità del vento, temperatura, pioggia);
- i moduli PS leggono i dati rilevati da un sensore di pressione.
"Un singolo Gateway può controllare fino a 25/30 moduli in un area di circa 200 ettari (800 metri di raggio). Ciò rende estremamente scalabile il sistema Tempus Air: che sia un piccolo appezzamento o un vigneto molto esteso è infatti possibile configurare il proprio sistema con il numero e la disposizione dei moduli desiderati" commenta Margheri.
La possibilità di interconnettere più Gateway per gestire aree maggiori o diversi vigneti vicini, permette di raggiungere il massimo controllo dell'irrigazione.
Il Gateway del sistema Toro Tempus Air può essere alimentato mediante un pratico pannello solare
(Fonte foto: AgroNotizie)
Data la natura modulare di Tempus Air è possibile ampliare e upgradare i sistemi a seconda delle necessità e delle disponibilità economiche.
"Se per iniziare è necessario un investimento minimo (se l'impianto irriguo è già presente e predisposto ndr.) per l'acquisto di pochi dispositivi - un Gateway e uno o più moduli di campo -, il viticoltore può successivamente aggiungere componenti ampliando le possibilità di automazione" sottolinea Margheri.
Monitoraggio, la chiave per una corretta irrigazione
Quanto visto fin ora deve però essere integrato in una strategia di gestione irrigua più ampia. Non è sufficiente regolare la distribuzione dell'acqua, occorre adottare una gestione idrica "dalla sorgente al campo". In altre parole, si deve monitorare l'intero impianto dall'ingresso dell'acqua alla verifica della corretta irrigazione.
"Un impianto irriguo può essere un sistema molto complesso da gestire. Tempus Air con i suoi sensori wireless permette il controllo da remoto dell'intero impianto, il tutto tramite una comoda app mobile o dal portale web" spiega Margheri.
L'automazione aiuta anche fuori dal campo
Oltre al monitoraggio cosiddetto attivo dato dalla sensoristica di campo, Toro ha recentemente introdotto il supporto di forme di monitoraggio "passivo" operate tramite dati agro meteo e immagini satellitari che possono aiutare il viticoltore nella scelta e nella verifica delle strategie da adottare.
Esempio di interfaccia web di Tempus Air disponibile per visualizzare i dati relativi alle immagini satellitari e ai dati meteo
(Fonte foto: AgroNotizie)
"Ad esempio - conclude Margheri - le immagini satellitari dello stato vegetativo del vigneto, con una risoluzione di 5 metri, permettono di verificare rapidamente la presenza di stress idrico in determinate aree. Spostando i sensori - e i relativi moduli di campo Tempus Air - nell'area individuata, è poi possibile identificare con precisione le cause e intervenire".