Ebic, l'European Biostimulants Industry Council, ha presentato il nuovo Manifesto 2024 per i biostimolanti, dove si richiedono trasformazioni importanti per il settore agricolo in vista del prossimo mandato parlamentare dell'Ue e il programma di lavoro della Commissione per il periodo 2024-2029. Il settore, infatti, si trova sprovvisto dei giusti strumenti per fronteggiare le sfide impellenti dell'agricoltura moderna, relative ai mezzi di sussistenza degli agricoltori, alla mitigazione del cambiamento climatico, alla degradazione dei suoli e alla sicurezza alimentare.

Il vertice Ebic del 2024 ha riunito rappresentanti degli agricoltori, attori della filiera alimentare, responsabili politici, Ong, accademici e industria, per discutere su come collaborare per creare opportunità per sistemi alimentari più resilienti a fronte della volatilità e del ruolo vitale che giocano i biostimolanti. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di cooperazione all'interno del settore agroalimentare per sfruttare al meglio le tecnologie disponibili.

 

La previsione, secondo dati recenti, infatti, è che il mercato globale dei biostimolanti quasi triplicherà nei prossimi anni (da 3,2 miliardi di dollari nel 2023 a oltre 9 miliardi di dollari nel 2030), con l'Europa che rappresenterà circa un terzo di tale quota di mercato.

 

Durante l'evento, l'Ebic ha presentato il suo nuovo Manifesto.

 

I punti del Manifesto 2024

La politica europea di Ebic chiede di ridurre le barriere regolatorie e incentivi per l'adesione degli agricoltori.

Nel dettaglio, i punti del Manifesto sono 3.

  • Dare potere alle scelte degli agricoltori. Gli agricoltori hanno bisogno di accedere ad una serie di strumenti innovativi per creare sistemi alimentari sostenibili, tra cui la libertà di selezionare opzioni su misura per le loro colture, terreni, condizioni climatiche, preferenze dei clienti e altri fattori che influenzano le loro operazioni. Gli agricoltori sono nella posizione migliore per decidere come adattare le loro pratiche agricole se dispongono della giusta autonomia.
  • Agricoltura clima-resiliente. Sfruttare le nuove tecnologie attraverso la politica dell'Ue. Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici estremi che minacciano la sicurezza alimentare globale. I biostimolanti vegetali aiutano a ridurre le perdite di raccolto, migliorando diversi aspetti della crescita delle piante, tra cui resa e qualità, e ottimizzano le produzioni rendendo le colture più resilienti agli stress abiotici, inclusi eventi climatici estremi come alluvioni, siccità e temperature estreme.
  • Garantire l'autonomia strategica. Porre la sicurezza alimentare al centro della nuova agenda dell'Ue è una necessità a vantaggio dei redditi degli agricoltori e di una maggiore competitività della produzione agricola europea, dal momento che la geopolitica influenza il costo e la disponibilità delle materie prime. 

"ll Manifesto riunisce le proposte di Ebic per l'Ue ed è stato presentato il 13 giugno 2024 durante il vertice Ebic, con lo scopo di sensibilizzare l'intera filiera agroalimentare e le autorità sull'importanza dei biostimolanti. Questi, infatti, sono uno strumento fondamentale per coniugare le richieste del Farm to Fork relative al contenimento dell'uso di agrofarmaci e fertilizzanti. Inoltre, i biostimolanti sono in grado di aumentare la nutrient efficiency, migliorare la gestione dell'acqua e agire contro gli stress abiotici, grande criticità causata dal cambiamento climatico.

Il settore, in particolare gli agricoltori, deve essere informato di questa opportunità, essendo i biostimolanti efficaci nell'aumentare la resilienza delle colture al cambiamento climatico" commenta Lorenzo Gallo, produttore associato Ebic di Greenhas Italia e national liaison di Ebic.

 

Scopri di più sul Manifesto 2024 di Ebic.

 

Ma cosa sono i biostimolanti per Ebic?

Una definizione univoca e comunitaria quella proposta da Ebic.

"I biostimolanti vegetali sono prodotti che contengono una o più sostanze e/o microrganismi la cui funzione, quando applicati alle piante o alla rizosfera, è stimolare i processi naturali per aumentare/favorire l'assorbimento dei nutrienti, l'efficienza nutrizionale, la tolleranza agli stress abiotici e la qualità della coltura indipendentemente dal loro contenuto di nutrienti".


E gli ingredienti più comuni dei biostimolanti includono:

  • microrganismi;
  • estratti di piante e alghe;
  • amminoacidici;
  • acidi umici;
  • sali minerali e alcuni prodotti chimici.

Cos'è Ebic: ruolo e obiettivi

L'European Biostimulants Industry Council (Ebic) vuole aiutare gli agricoltori ad avere produzioni competitive, sia in termini di resa che di qualità, utilizzando input e risorse in maniera saggia. Per farlo, Ebic vuole sviluppare un mercato unico europeo per i biostimolanti, riconoscendo il loro contributo nella realizzazione di produzioni agricole sostenibili e innovative.

Ebic rappresenta 70 produttori di biostimolanti in Europa ed è un membro affiliato all'Associazione Internazionale dei Fertilizzanti (Ifa). Inoltre, Federchimica Assofertilizzanti è partner di Ebic.

 

Codice di condotta

L'adesione a Ebic è aperta a tutti i produttori europei di biostimolanti interessati a collaborare in aree di interesse comune. Attraverso il suo Codice di condotta, Ebic richiede ai suoi membri di fare rivendicazioni d'uso dei prodotti basate unicamente sulla scienza, garantendo che tutti i prodotti venduti siano efficaci, sicuri e rispettino il principio della leale concorrenza.

Inoltre, i membri si impegnano a sviluppare una commercializzazione etica e trasparente dei prodotti, rispettando un Codice di condotta che prevede l'impegno a:

  • sviluppare evidenze scientifiche per giustificare le rivendicazioni agronomiche d'uso fatte per i propri prodotti;
  • assicurare che le rivendicazioni siano adeguatamente autorizzate;
  • condividere i loro dati di ricerca con le autorità (nel rispetto della protezione dei dati). 

Per maggiori informazioni su Ebic è possibile scaricare la brochure.