Dicembre 2023 ha mostrato un clima estremamente mutevole, con una fase iniziale molto dinamica seguita però da una seconda più deludente da chi ama freddo e neve, caratterizzata invece da un contesto spesso anticiclonico e un clima insolitamente mite. Questa dinamica contrastante ha suscitato interrogativi sulla possibilità di un cambiamento nelle condizioni atmosferiche per gennaio e febbraio, con l'ipotesi di un'inversione verso un inverno più incisivo.

 

Attualmente, gennaio segue la traiettoria tipica degli inverni recenti. Si osservano temperature fredde, precipitazioni diffuse, ma nessun segno di gelo intenso. È probabile che, anche negli inverni meno rigidi, si manifesti una fase di clima più freddo, anche se brevemente o meno intenso rispetto al passato.

 

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Le tendenze attuali, tuttavia, non offrono un quadro che fa ben sperare. Le previsioni indicano un periodo relativamente mite soprattutto per la seconda metà di gennaio, anche se è cruciale sottolineare che i modelli meteorologici, soprattutto per le previsioni stagionali, non possono essere interpretati rigidamente. La loro precisione diminuisce con l'incrementare della durata del periodo previsionale.

 

È importante considerare che, nonostante l'alta probabilità di temperature più miti del normale per gennaio e febbraio, ciò non esclude la possibilità di gelate e nevicate a quote basse. Potrebbe verificarsi un periodo temporaneamente più freddo, anche relativamente intenso, accompagnato da nevicate anche a quote pianeggianti e temperature notevolmente basse. Tuttavia, è probabile che tali eventi siano di breve durata, con la prevalenza di anticicloni nel complesso.

In conclusione, mentre si possono verificare episodi di freddo intenso e nevicate, sembra che l'andamento complessivo si orienti verso un periodo più mite, con la possibile influenza di correnti oceaniche e/o nordafricane.

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