Le Marche hanno ricevuto 103.676,91 euro in più da usare per i finanziamenti all'apicoltura.

 

I nuovi fondi sono stati assegnati dal Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare dopo la richiesta fatta dall'assessorato all'Agricoltura di Ancona, che li utilizzerà nell'ambito del suo programma apistico 2023/2027.

 

Si tratta di fondi non spesi da altre regioni e dallo stesso Ministero che le Marche hanno richiesto e ottenuto, e con i quali ora andranno a far scorrere la graduatorie del bando per i contributi in apicoltura del 2024, finanziando tutte le domande ricevute.

 

Il bando, che all'inizio aveva una disponibilità di 695.588,45 euro ora salita a 799.265,36 euro, offriva contributi per le attività delle associazioni apistiche (come l'assistenza tecnica, l'organizzazione di corsi e seminari per i soci e la promozione dei prodotti apistici) e per gli apicoltori, in particolare per l'acquisto di farmaci veterinari antivarroa, arnie, attrezzature varie per l'apiario e le mielerie, oltre che comprare sciami e api regine di sottospecie Apis mellifera ligustica per il ripopolamento apistico della Regione.

 

Non cambiano però i termini previsti dal bando e quindi chi riceverà i fondi aggiuntivi dovrà usarli e rendicontarli entro il 30 giugno 2024.

 

Con questa assegnazione, le Marche si confermano come una delle regioni più virtuose per l'uso dei fondi pubblici per l'apicoltura, ottenendo per il secondo anno consecutivo una somma aggiuntiva di soldi non spesi da altri enti e confermando l'impegno che la Regione sta mettendo per la valorizzazione della sua apicoltura, che conta oltre 71mila alveari, 3.386 apicoltori e 6 associazioni apistiche e che vede la Regione al secondo posto in Italia per numero di alveari per chilometro quadrato.

 

Un risultato ottenuto ovviamente dalla buona gestione dell'amministrazione regionale, ma anche dall'attività degli apicoltori e delle loro associazioni che chiedono e usano i contributi pubblici.