Definire la priorità di intervento nel futuro della prossima politica agricola comunitaria diventa sempre più fondamentale nell'avvicinamento all'entrata in vigore della Pac 2021-2027.

In Lombardia è in partenza una raccolta di dati tramite consultazioni online. L'apicoltura torna a essere centrale a livello legislativo in Piemonte, mentre in Emilia Romagna è in arrivo una tranche importante di risorse per la biodiversità e i seminativi.
 

Lombardia

Pac 2021-2027, consultazione online per individuare le priorità del futuro
Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, ha presentato il piano delle attività 2019 con l'obiettivo di definire una proposta di strategia regionale sulla programmazione comunitaria.

"Quest'anno inizieremo i lavori per programmare in maniera adeguata la strategia di distribuzione di risorse in ambito agricolo nei prossimi sette anni – ha sottolineato l'assessore – Per la prima volta vogliamo definire le priorità di intervento per rimanere al passo con i tempi e garantire futuro e redditività alle nostre aziende agricole. Sarà un cambiamento che riguarderà tutti i lombardi, perché il cibo e i prodotti agroalimentari sono un patrimonio collettivo. Elaboreremo tutti i dati raccolti entro maggio".

"Istituiremo quattro tavoli tecnici dedicati a competitività, innovazione, tutela dell'ambiente, foreste e sviluppo delle aree rurali – ha spiegato Rolfi – circa una quindicina di esperti, espressione dei principali referenti istituzionali e tecnici, che si riuniranno indicativamente nell'arco di tempo da giugno a settembre, per sviluppare le più opportune scelte strategiche per la Regione Lombardia nell'ambito della Pac 2021-2027".


Piemonte

Apicoltura, adottato il piano regionale 2019-2022
La Giunta regionale ha acquisito il programma apistico regionale triennale 2019-2022, il piano di interventi a sostegno degli apicoltori del Piemonte, prima regione italiana per numero di aziende e apiari nel settore.
Il piano apistico regionale è stato redatto dall'assessorato all'Agricoltura regionale, insieme ai rappresentanti del mondo agricolo e apistico, e prevede alcune tipologie di intervento come l'assistenza tecnica agli apicoltori, la lotta contro gli aggressori e le malattie all'alveare, le misure di sostegno del ripopolamento e la collaborazione con organismi specializzati nella realizzazione di programmi di ricerca applicata nei settori dell'apicoltura.

"Con questo piano vogliamo valorizzare sempre più questo comparto sempre più in crescita – spiega l'assessore regionale Giorgio Ferrero non solo per la produzione di miele e altri prodotti dell'alveare, ma anche per la sua rilevanza ambientale e di monitoraggio costante sullo stato di salute dell'ambiente e per la valorizzazione economica dell'impollinatore".

Con oltre 5600 aziende per quasi 19mila apiari, il Piemonte è la prima regione italiana per importanza nel settore. La nuova legge quadro sull'agricoltura interviene sul ruolo multifunzionalità dell'apicoltura, sulla lavorazione, trasformazione e confezionamento dei prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale, sugli obblighi, la vigilanza e le sanzioni in materia di apicoltura.


Emilia Romagna

Finanziamenti, continuano le erogazioni per biodiversità e seminativi
E' previsto un altro fondo da 10 milioni di euro per la gestione di zone umide, boschetti, corridoi ecologici, salvaguardia del paesaggio agrario, sequestro di carbonio nei suoli, difesa delle razze animali autoctone e varietà vegetali antiche. Sono le risorse stanziate dal nuovo Psr e messe a disposizione dalla Regione attraverso il meccanismo di altri 5 bandi destinati ad aziende agricole e altre realtà che gestiscono e curano animali autoctoni.

Gli interventi saranno finanziati attraverso il tipo di operazione 10 "Pagamenti agro-climatico-ambientali" e dovranno essere realizzati a partire dal primo gennaio 2019. A riguardo di questi interventi il sostegno della biodiversità animale e vegetale di interesse agrario, il ritiro dei seminativi a scopo ambientale, il mantenimento del paesaggio agrario e l'agricoltura conservativa. Le domande potranno essere presentate online fino al 27 febbraio 2019.

"Dobbiamo tutelare le razze autoctone e la biodiversità è una priorità non solo culturale, ma anche ambientale ed economica – sottolinea l'assessore Simona Caselli - con questi bandi valorizziamo e sosteniamo il lavoro degli agricoltori e di tutti coloro che, operando in un settore importante per la nostra economia, hanno anche un ruolo strategico nella salvaguardia del nostro territorio e dell'ambiente".

1,3 milioni di euro andranno per le razze autoctone, 4,3 milioni per prati e macchie arbustive, 1,1 milioni per corridoi ecologici e paesaggio agrario, 1,6 milioni per l'agricoltura che sequestra carbonio.