“E' indispensabile ed urgente la riorganizzazione del comparto suinicolo nazionale. Ministeri e amministrazioni preposte facciano la loro parte in supporto al rilancio della filiera”. Lo sollecita Confagricoltura dopo aver verificato, nel corso della riunione del Gruppo di lavoro Carni suine della Commissione Ue, la situazione europea ed aver analizzato i dati di previsione diffusi dall’Eurostat, l'Agenzia ufficiale dell'Unione europea, preposta a fornire agli uffici della Commissione le statistiche produttivo-previsionali europee. 

Dai dati Eurostat emerge una conferma del trend di riduzione della produzione nazionale, processo peraltro già avviato dal 2009. Nel primo trimestre del 2010 c’è stata una contrazione dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2009; nel secondo trimestre dell’anno la flessione stimata dovrebbe essere dello 0,1%, nel terzo dello 0,2% e nel quarto dello 0,5%; cali di produzione sono previsti anche in Spagna, Francia e Belgio. 

Inversione di tendenza invece per quel che riguarda gli altri Paesi maggiori produttori europei di carni suine. Nel corso del 2010, infatti, si prevede un aumento della produzione suinicola in Germania, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria e Polonia. 

Nella riunione del Gruppo consuntivo Carni suine della Commissione Ue è stato rimarcato che importanti Paesi produttori suinicoli hanno già da tempo avviato profonde riorganizzazioni dei rispettivi comparti; come la Danimarca, che ormai ha indirizzato il proprio allevamento prevalentemente alla produzione di suinetti, oltre 10 milioni di capi, di cui 7 esportati nella sola Germania. 

Lascia ben sperare l’andamento dei consumi in crescita. Dai dati previsionali sui prodotti Dop, diffusi dagli Istituti di controllo Ipq/Ineq nel circuito dei salumi a denominazione d’origine, emerge un trend in aumento (anche se limitato) della produzione, soprattutto a partire dal secondo trimestre di quest’anno.