Un fondo di 3 miliardi di euro per la concessione di prestiti a favore dei giovani agricoltori per i settori agricoltura, silvicoltura e pesca. È quanto ha annunciato nei giorni scorsi la presidente del Gruppo Banca Europea per gli Investimenti (Bei), Nadia María Calviño Santamaría, al debutto degli EU Agri-Food Days 2024 di Bruxelles, appuntamento organizzato dalla Commissione Agricoltura dell'Unione Europea per affrontare le sfide del futuro.
Il sostegno economico, che andrà ad affiancarsi a quelli stanziati dalla Politica Agricola Comune e dagli istituti finanziari dei ventisette Stati membri per gli imprenditori al di sotto dei quaranta anni (che oggi rappresentano il 12% del totale degli agricoltori, con la prospettiva che nel prossimo decennio vada in pensione la metà degli agricoltori europei, considerato che hanno un'età media di cinquantasette anni), per la presidente della Bei "contribuirà a mobilitare quasi 8,4 miliardi di investimenti tra il 2025 e il 2027 per il settore e rappresenta una delle più importanti iniziative di finanziamento a favore dell'agricoltura europea sostenuta dalla Banca Europea per gli Investimenti".
Oltre alle aziende agricole potranno accedere ai sostegni della Bei anche le Pmi e quelle a media capitalizzazione della filiera agroalimentare e i finanziamenti potranno contribuire a favorire il ricambio generazionale, tenuto conto che le sfide per il futuro riguarderanno l'accesso ai finanziamenti, ai terreni e alla conoscenza e che per i giovani imprenditori l'ostacolo economico è più alto rispetto a quanti possiedono da generazioni terre e aziende agricole.
Nel mirino, sempre gli obiettivi concordati a livello europeo, alcuni dei quali costitutivi della Pac fin dai Trattati di Roma del 1957: produrre alimenti dai prezzi sostenibili, assicurare un reddito equo agli agricoltori, ma anche tutelare la produzione e la sussistenza delle aziende agricole nonostante i cambiamenti climatici, e preservare l'ambiente e le risorse naturali, elementi che si sono affacciati con prepotenza con la rivoluzione climatica degli ultimi anni.
Accanto a questo, i finanziamenti permetteranno di raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di salute del suolo, di innovazione digitale, gestione delle risorse idriche e di transizione ecologica.
"L'agricoltura nel contesto europeo rappresenta un elemento dinamico, che svolge un ruolo attivo dal punto di vista dell'economia e della sicurezza" ha proseguito la presidente Nadia María Calviño Santamaría. "I finanziamenti annunciati oggi contribuiranno a formare una nuova generazione di agricoltori e imprese attivi nel settore agroalimentare e nella catena del valore della bioeconomia".
Il neo commissario all'Agricoltura e Alimentazione, Christophe Hansen, appartenente a una famiglia agricola del Nord del Lussemburgo, ha accolto favorevolmente l'impegno della Bei. "Colmare - ha affermato - il divario finanziario è fondamentale e gli strumenti finanziari messi in campo dalla Banca Europea per gli Investimenti sono un aiuto per garantire maggiore competitività alle imprese agricole giovani".
Il dialogo fra la Bei e i giovani agricoltori parla un po' anche italiano. I primi contatti vennero presi nel 2013, quando la presidenza del Ceja, il Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, era guidata dall'italiano Matteo Bartolini, oggi vicepresidente di Cia - Agricoltori Italiani.
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