"Situazioni di rischio fitosanitario come quelle in corso nel Salento – aggiunge Sisti - sono spesso provocate dallo sviluppo degli scambi commerciali internazionali, dall’aumento dei flussi turistici nonché dei mutamenti climatici, e quindi sono destinate ad aumentare con effetti sempre più gravi non solo sulle nostre produzioni agricole e sui nostri paesaggi ma anche sulla sicurezza alimentare. E proprio questo ultimo aspetto è al centro dell’attuale politica Ue che ha proposto, nel maggio scorso, una serie di schemi di regolamento che entreranno in vigore nel 2016 e che toccano quattro punti tra cui la salute delle piante e la qualità del materiale vegetale riproduttivo, oltre che i controlli ufficiali e la salute degli animali".
Il Conaf ha apprezzato la tempestività con cui il ministro ha deciso di mettere a disposizione del Servizio fitosanitario regionale pugliese una squadra di pronto intervento, una vera e propria task force, coordinata da personale altamente qualificato con il preciso scopo di effettuare un capillare monitoraggio delle aree interessate.
"La ricerca, con gli studi sulla dinamica delle popolazioni – sottolinea Enrico Antignati, consigliere Conaf e coordinatore Conef - Emergenze fitosanitarie - ci ha insegnato che le infestazioni sono caratterizzate da una prima fase di latenza, nella quale l’espansione del parassita/patogeno sul territorio è relativamente lenta, seguita da una fase di esplosione, nella quale il ritmo di crescita del processo di colonizzazione è esponenziale". "Per questi motivi – conclude Cosimo Damiano Coretti, consigliere Conaf e coordinatore Conef - è di importanza fondamentale il continuo monitoraggio sul territorio".
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Fonte: Conaf - Consiglio dell'Ordine nazionale dottori agronomi e dottori forestali