E' questa è l’ultima iniziativa, lanciata dall’Università di Palermo, per contrastare la diffusione del Punteruolo rosso. Con una sperimentazione di 11 mesi di cattura massale nel territorio marsalese, ove sono state collocate e controllate settimanalmente 47 trappole innescate con attrattivi feromonali e alimentari , sono stati sottratti all’ambiente oltre 4000 adulti di Punteruolo rosso, di cui oltre 70% erano femmine.
Adesso l’Università di Palermo chiede a privati, scuole, uffici pubblici, che vogliano collaborare attivamente, di adottare una trappola per ridurre le nuove infestazioni.
Per adottare una trappola non serve avere un giardino, né piante di palme (anzi la trappola va collocata ad almeno 20 m da una palma), basta avere un piccolo spazio da dedicare per almeno un paio di anni.La trappola può essere collocata in un giardino, in un’aiuola o anche su un piazzola (in questo caso le sarà ammassata attorno della terra). L’unico accorgimento è collocarla in modo da preservarla da atti vandalici e/o curiosità dei bambini.
La trappola non contiene prodotti insetticidi ma pur sempre prodotti chimici. La trappola e le sostanze in essa contenute saranno fornite gratuitamente dall’Università, ma a chi adotta la trappola sarà chiesta una collaborazione fattiva, e cioè di:
· controllarla (affinché sia sempre in perfetto stato);
· contare (se è possibile a cadenza quindicinale) il numero degli adulti catturati;
· dividerli per sesso (il maschio ha una fitta peluria bruna sul rostro, cioè la ‘proboscide’);
· trasmettere i dati raccolti utilizzando l’apposito modulo presente sul sito creato apposta dall’Università.
Con lo stesso modulo sarà anche possibile comunicare eventuali problemi che dovessero insorgere o la necessità di effettuare sostituzione sostanze contenute nella trappola.
Per informazioni: Università degli Studi Palermo - Adotta una trappola
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Fonte: La voce del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale di Lecce