L'autunno 2025 e la prima parte dell'inverno promettono di essere tutt'altro che monotone. Le previsioni stagionali per i prossimi mesi delineano difatti un quadro estremamente dinamico, dominato da frequenti contrasti e da una notevole variabilità atmosferica.

 

Dopo mesi estivi particolarmente stabili, il ritorno di un'attività atlantica più vivace potrebbe imprimere un ritmo altalenante al trimestre, alternando brevi fasi miti e soleggiate a episodi di maltempo più marcato. Una vivacità che potrebbe proseguire fino all'inizio di dicembre.

 

Un contesto climatico in evoluzione

Le ultime analisi stagionali indicano un graduale indebolimento della fase di El Niño, ormai su valori debolmente positivi, con la possibilità di un ritorno a condizioni neutre nel corso dell'inverno.

 

Nel settore euroatlantico, la North Atlantic Oscillation (Nao) tende a mantenersi su valori lievemente favorevoli: una configurazione che solitamente favorisce un flusso occidentale più attivo alle alte latitudini e una maggiore presenza anticiclonica sul Mediterraneo.

 

Questa combinazione dovrebbe tradursi in una prima parte d'autunno relativamente secca per l'Europa meridionale, seguita da un graduale aumento della dinamicità atmosferica verso l'inizio della stagione più fredda.

 

Ultime parentesi calde nel Mediterraneo

L'autunno ha aperto le danze con una netta anomalia termica positiva concentrata soprattutto su Spagna, Portogallo e Nord Africa, aree dove il persistere di un regime anticiclonico ha favorito condizioni più calde e asciutte del normale.

 

L'Italia e gran parte dell'Europa centromeridionale si sono ritrovate in territorio di confine, con frequenti oscillazioni termiche dovute a passaggi instabili intervallati da pause più miti.
Perciò il rischio di fredde incursioni precoci continuerà a restare basso sulla penisola Iberica, mentre nel resto del continente potranno verificarsi brevi episodi di maltempo intenso, tipici di un'atmosfera più dinamica.

 

Sul fronte delle precipitazioni continueremo a registrare anomalie negative diffuse sul Mediterraneo occidentale e sui Balcani. Italia (principalmente le regioni settentrionali), Francia e Spagna sperimenteranno quindi un periodo tendenzialmente anticiclonico con poche piogge, con quantitativi pluviometrici generalmente al di sotto della norma. Solo l'Europa centrale e la Grecia potrebbero registrare lievi surplus, senza però effetti rilevanti.

 

Novembre: le prime gelate e il ritorno delle piogge al Nord

Con l'arrivo di novembre, l'anomalia termica positiva sull'Iberia tenderà ad estendersi verso il Mediterraneo occidentale, determinando un mese più mite della norma in queste aree. Tuttavia, le perturbazioni atlantiche torneranno gradualmente a interessare l'Europa centrosettentrionale, portando piogge più frequenti su Regno Unito, Scandinavia e Danimarca.

 

In Italia, la maggiore variabilità potrebbe tradursi in episodi di maltempo più organizzati al Nord, mentre il Sud e le isole maggiori manterranno ancora un leggero deficit idrico.

 

Le prime gelate notturne faranno la loro comparsa nelle aree interne del Centro Nord, ma senza eccessi o freddi precoci diffusi.

 

Dicembre: equilibrio e clima nella norma

L'ultimo mese dell'anno mostrerà un quadro più bilanciato. Le anomalie positive di temperatura continueranno ad interessare l'area iberica, tendendo successivamente a coinvolgere anche le aree più a Nord, segnale di una possibile variazione nella circolazione generale.

 

Le precipitazioni si riportano su valori vicini alla media in gran parte del continente, con lievi surplus solo tra Scozia, Islanda e Scandinavia, più avare invece tra Mar Nero e Anatolia.

 

Il Mediterraneo, nel complesso, non presenterà scarti significativi: un dicembre quindi nella norma, senza estremi pluviometrici o termici di rilievo.

 

Bilancio stagionale: più secco sul Mediterraneo, più piovoso al Nord Europa

Nel complesso l'autunno 2025 potrebbe risultare più secco della media nel bacino centroccidentale del Mediterraneo, soprattutto sul finire della stagione, mentre il mese di dicembre segnerà un graduale ritorno entro i valori attesi per il periodo.

 

Le regioni settentrionali europee, invece, dovrebbero beneficiare di un ritorno più deciso delle perturbazioni atlantiche, con un incremento delle precipitazioni tra la Gran Bretagna e la Scandinavia.

 

L'insieme delle proiezioni delinea dunque un autunno e un inizio inverno moderatamente variabile, ma senza eccessi, con scarti pluviometrici contenuti ed un clima sostanzialmente in linea con la norma stagionale. Un mix di contrasti, pause e improvvisi colpi di scena, degno di un vero autunno europeo.

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