Nel cuore di Montalcino, in provincia di Siena, presso Poggio Antico la viticoltura incontra la tecnologia. Tra i vigneti che disegnano le colline della denominazione Brunello di Montalcino, a un'altitudine compresa tra i 450 e i 600 metri, il responsabile aziendale Pier Giuseppe D'Alessandro racconta come la collaborazione con Agrobit abbia trasformato la gestione delle vigne e soprattutto l'approccio alla vendemmia selettiva e alla concimazione di precisione.
Nel video il responsabile aziendale Pier Giuseppe D'Alessandro racconta l'esperienza di Poggio Antico con si servizi di Agrobit
Oltre l'esperienza: il bisogno di una visione dall'alto
"Più che di difficoltà parlerei di esigenze" esordisce D'Alessandro. Forte di un'osservazione quotidiana consolidata negli anni, Poggio Antico cercava uno strumento capace di affiancare l'esperienza agronomica con dati oggettivi e puntuali. L'obiettivo era quello di comprendere in maniera più precisa le differenze vegetative all'interno dei vigneti, soprattutto in una realtà complessa e altimetricamente variabile come quella di Montalcino.
Per rispondere a questa esigenza, Agrobit ha messo a disposizione una serie di strumenti digitali pensati per leggere e interpretare la variabilità del vigneto a diverse scale: dalla visione d'insieme ottenuta tramite i rilievi da drone, fino al supporto operativo in campo garantito da iAgro, la mobile app Dss che consente di consultare mappe di vigore e informazioni agronomiche direttamente da smartphone.
In questo contesto, l'incontro con i voli e i rilievi da drone con camera multispettrale di Agrobit ha rappresentato un punto di svolta. Le mappe di vigore realizzate poco prima della vendemmia e considerando solo la vegetazione (eliminazione del suolo e dell'interfila), offrono ogni anno una radiografia dettagliata della situazione reale delle piante. Una visione dall'alto che diventa complementare agli occhi esperti di chi il vigneto lo vive ogni giorno.

I rilievi da drone, per Poggio Antico, hanno rappresentato un punto di svolta
(Fonte foto: Tratta dal video di Agrobit dedicato a Poggio Antico)
Suolo e vigore: quando la tecnologia conferma l'intuito agronomico
Prima ancora dell'arrivo dei droni, Poggio Antico aveva condotto uno studio approfondito dei suoli, identificando diverse unità pedologiche all'interno dei poderi. Le mappe di vigore ottenute da Agrobit hanno permesso di verificare e rafforzare le correlazioni tra struttura del suolo, sviluppo vegetativo e maturazione delle uve.
"Stiamo tuttora verificando questa correlazione" racconta Pier Giuseppe D'Alessandro. "Ed è estremamente interessante vedere come, anno dopo anno, le mappe confermino ciò che osserviamo in campo e ci aiutino a raffinare ulteriormente le nostre decisioni".

Le mappe di vigore offrono ogni anno una radiografia dettagliata della situazione reale delle piante
(Fonte foto: Agrobit)
Vendemmia selettiva: selezioni sempre più accurate
È durante la vendemmia che le mappe diventano uno strumento essenziale. Poggio Antico non le utilizza da sole per prendere decisioni, ma come supporto agronomico per capire quali aree del vigneto possano essere raccolte insieme e quali invece richiedano tempi diversi. Le zone a vigore basso, medio o elevato vengono identificate con precisione, consentendo selezioni mirate che migliorano l'omogeneità delle partite e l'espressione territoriale dei vini.
In un territorio dove la qualità si gioca sui dettagli, questi strumenti permettono di affrontare la raccolta con una strategia agronomica sempre più sofisticata.
Concimazione di precisione: ridurre la variabilità intra-campo per aumentare la resa
Durante la concimazione autunnale le mappe di vigore in due-tre zone consentono di visualizzare in modo estremamente comprensivo la variabilità intra-campo e ottimizzare l'apporto di nutrienti, in un'ottica di agricoltura di precisione. Questo ha permesso negli anni di ridurre la variabilità vegetativa, consentendo di aumentare la produzione con un migliore bilanciamento della resa delle uve.
La verifica del miglioramento ottenuto è stata ottenuta confrontando nel tempo le mappe di vigore, confrontando le zone tra loro e calibrando sempre meglio di volta in volta la concimazione a rateo variabile.
Risultati concreti: più conoscenza, più controllo
Negli anni i benefici sono diventati evidenti. Le correlazioni tra tipologie di suolo, vigore e maturazione hanno consentito a Poggio Antico di aumentare il numero e la precisione delle selezioni vendemmiali, affinando ogni anno il proprio lavoro.
Una conoscenza più profonda e misurabile dei vigneti ha portato a una gestione più consapevole e a una capacità crescente di valorizzare le differenze naturali che rendono unico il territorio di Montalcino.

Pier Giuseppe D'Alessandro, responsabile aziendale di Poggio Antico
(Fonte foto: Tratta dal video di Agrobit dedicato a Poggio Antico)
Il futuro dell'agricoltura digitale secondo chi la vive
Pier Giuseppe D'Alessandro ammette di non essere nato in un'epoca digitale e di portare con sé una formazione tradizionale. Eppure, riconosce il valore concreto di questi strumenti. "I supporti che Agrobit sta creando sono sempre più importanti perché ci danno una mano fondamentale nell'analisi quotidiana del nostro lavoro".
La tecnologia, quando ben integrata, non sostituisce l'esperienza: la amplifica. E nel mondo del vino, dove la sensibilità agronomica resta centrale, soluzioni come quelle offerte da Agrobit diventano alleate preziose per comprendere meglio il vigneto e per rispettarne la naturale complessità.
Agrobit - Digitizing Agriculture
La mission di Agrobit è democratizzare l'accesso alle tecnologie di agricoltura di precisione, aiutando agricoltori e tecnici nelle sfide quotidiane e supportando le aziende agricole verso una maggiore sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Attività realizzata nell'ambito del bando Tecnonidi Puglia - Iniziativa finanziata con risorse del FSR+ PR Puglia 2021-2027 - Asse prioritario I "Competitività e Innovazione".
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito di Agrobit
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Fonte: Agrobit































